sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

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BILANCIO
riforma professionale, un importante dibattito che sta portando il C.N.F. e l’O.U.A. alla
definizione di un testo di legge congiunto che il Senatore Calvi ha deciso di fare, in qualche
modo proprio, attraverso emendamenti e, quindi, dovrebbe essere il testo che l’Avvocatura
tutta va a chiedere che il Parlamento approvi come nuova riforma professionale.
Faccio una specie di catalogo ... perchè il tema è il bilancio ed è questo al quale voglio
fare riferimento, però non posso non dire che l’O.U.A. ha svolto quest’anno un importante
ruolo di unificazione dell’Avvocatura. Le Associazioni insieme con l’Organismo hanno
definito un’autoregolamentazione delle astensioni e l’hanno presentata al Garante. Le
Associazioni sono tutte, comprese le Camere Penali e l’A.I.G.A. che non si riconoscono
ufficialmente nell’O.U.A. ma che in questa attività sono state assolutamente adesive ad altre
Associazioni e all’O.U.A. stessa. Abbiamo definito un codice della privacy, cioè del
trattamento dei dati, che abbiamo trasmesso al Garante della privacy e che sarà probabilmente
l’autoregolamenta-zione che gli avvocati si sono dati per il trattamento dei dati.
L’O.U.A. ha definito il contro-rapporto, che è la base attraverso la quale si è presentata
a Bruxelles al Parlamento con una interrogazione al fine di attivare un intervento del
Parlamento europeo nei confronti del Governo italiano per l’adozione di una serie di
iniziative per la maggiore rapidità, iniziative che abbiano un valore sostanziale, quelle che
sta presentando Mastella in questi giorni hanno veramente qualche valenza ma non sono
sicuramente tali da allocare risorse che rendano più efficace il [...].
Il 4 giugno andremo dal Presidente della Repubblica che ci ha invitato per presentare le
istanze dell’Avvocatura. A ottobre abbiamo bandito, insieme con gli Ordini e le Associazioni,
una Conferenza della Giustizia nella quale l’Avvocatura tutta, Ordini e Associazioni, la
Magistratura, la Politica, rifletteranno seriamente sul destino da dare alla giurisdizione e alla
funzionalità del sistema, nella speranza di ottenere effettivamente iniziative di qualche
significato in questo senso.
Questo mi fa ritenere che sia legittimo il mio stupore quando ho visto che nel bilancio
di quest’anno non c’è una posta per l’adesione dell’Ordine romano all’Organismo Unitario
dell’Avvocatura. Devo dire che, tanto perchè si sappia, di che numeri stiamo parlando: di
6,30 euro ad avvocato, circa un cappuccino e cornetto, perchè Roma sia, come il resto
d’Italia, presente nell’Organismo di rappresentanza dell’Avvocatura.
Io sono qui con il bastone del pellegrino e l’umiltà che mi contraddistingue in qualunque
cosa io faccia. Aderire all’Organismo dell’Avvocatura è una cosa che sicuramente, oltre ad
essere gratuita, ha anche necessità di una particolare sensibilità perchè uno possa provarci
anche qualche soddisfazione, perchè le delusioni sono tante, come per chi opera nell’Avvocatura
in generale. Però è stato per me un legittimo motivo di orgoglio poter rappresentare
Roma, il Foro più importante d’Europa, in questo Organismo di rappresentanza politica
degli Avvocati. Certo c’è stata contestata molte volte, mi si dice: “ma come mai tu fai il
Segretario dell’O.U.A. e l’Ordine di Roma non aderisce e non paga i 114.500,00 euro che
la metterebbero in condizione di poter contribuire?”. Ovviamente, non è che con questi
soldi ci pagano i gettoni di presenza dei Delegati all’Assemblea dell’O.U.A., perchè quelli
non esistono, però si possono fare una serie di iniziative molto significative. Abbiamo, ad
esempio, avviato una campagna di immagine che abbiamo girato gratuitamente all’Ordine
e con la quale l’Ordine potrà intervenire su organi di stampa e abbiamo girato il software
operativo immediato per poter trasferire questa iniziativa.
Quindi, in prima istanza, la mia richiesta è un emendamento nel preventivo di spesa. Mi
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FORO ROMANO 2/2007