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sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />

Godel ha, inoltre, <strong>di</strong>mostrato anche che la proprietà <strong>di</strong> una teoria <strong>di</strong> essere coerente è<br />

proprio una <strong>di</strong> quelle proposizioni “in deci<strong>di</strong>bili” <strong>di</strong> cui abbiamo parlato (seconda parte del<br />

teorema <strong>di</strong> Godel).<br />

Le conseguenze <strong>di</strong> tutto questo sembrano devastanti, non solo per ogni teoria logica, che<br />

non si può mai pretendere <strong>di</strong> essere vera/coerente (ve<strong>di</strong> ad esempio la pretesa <strong>di</strong> teorizzare<br />

tutta la matematica da parte <strong>degli</strong> assiomi <strong>di</strong> Hilbert, oppure la teoria <strong>degli</strong> insiemi <strong>di</strong><br />

Zermelo-Frenkel), ma per ogni “verità” scientifica. In realtà, tutto il nostro universo si basa<br />

su un car<strong>di</strong>ne fondamentale della fisica attuale delle particelle (quantistica), detto “principio<br />

<strong>di</strong> indeterminazione” (<strong>di</strong> Heisenberg) che afferma che “non è mai possibile conoscere con<br />

esattezza al medesimo istante la posizione e la velocità <strong>di</strong> una particella (elettrone, fotone,<br />

atomo che sia)”, ovvero se ne conosci la posizione non puoi sapere quale sia la sua velocità,<br />

oppure se ne conosci la velocità non puoi sapere dove sia! Poiché questo è vero (ammesso<br />

che questa parola abbia ancora un senso) per ogni particella fisica, ogni corpo/oggetto<br />

dell’universo è soggetto al principio <strong>di</strong> indeterminazione, e sembrerebbe essere tutto<br />

aleatorio, se non intervenisse in nostro soccorso, almeno (e per fortuna!) per gli oggetti<br />

macroscopici (ve<strong>di</strong> ad esempio la luna <strong>di</strong> Einstein: “..se mi giro a non guardarla, potrebbe<br />

non essere là) un effetto che possiamo definire <strong>di</strong> compensazione, che tende ad annullare,<br />

o quasi, le oscillazioni quantistiche dei miliar<strong>di</strong> delle particelle componenti l’oggetto. Per cui<br />

si può affermare che “grossolanamente” l’oggetto non è soggetto ad indeterminazione (la<br />

luna è ferma dov’è). Se applichiamo tutto questo a quanto abbiamo sinora detto, possiamo<br />

anche affermare che ogni teoria assiomatica/scientifica/logica/concettuale possa essere<br />

“grossolanamente” vera, consistente e completa, e <strong>di</strong> questo (noi fortunati mortali) dobbiamo<br />

e possiamo accontentarci: il mondo va così!<br />

(Capitolo del dr. Carlo Piacentini).<br />

1.4.2) La classe dei controfattuali – co<strong>di</strong>ficati grammaticalmente dalle proposizioni<br />

ipotetiche, al congiuntivo – é incommensurabile. Possiamo negare, trasmutare, <br />

persino ciò che é più ovvio, più saldamente stabilito.<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista logico, la verità dell’enunciato é in<strong>di</strong>pendente dalla verità delle<br />

singole proposizioni che lo compongono (per es. “se Cesare non fosse stato assassinato, oggi<br />

Roma dominerebbe ancora il mondo”).<br />

Per essere un buon matematico non basta la logica, occorre anche immaginazione,<br />

intuizione, visione, ovvero tutte le qualità <strong>di</strong> un artista. Le <strong>di</strong>mostrazioni matematiche sono,<br />

<strong>di</strong> solito, l’ultimo passaggio <strong>di</strong> un complesso processo creativo, che ha molto dell’attività<br />

artistica. Talvolta la <strong>di</strong>mostrazione é necessaria per mantenere unita la struttura, un po’ come<br />

l’acciaio negli e<strong>di</strong>fici, ma altre volte, quando sei veramente riuscito a mettere tutto assieme,<br />

la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong>venta soltanto l’ultimo tocco <strong>di</strong> vernice alle pareti (Michael F. Atiyah).<br />

Quante affinità con il nostro mestieraccio! (v. Satta, De Marsico, Biamonti, Fornario,<br />

ecc.)<br />

1.5) Prova scientifica<br />

Si tratta <strong>di</strong> una procedura <strong>di</strong> accertamento della vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> teorie, della utilità <strong>di</strong><br />

metodologie <strong>di</strong> indagine, della correttezza <strong>di</strong> risultati ottenuti, me<strong>di</strong>ante un metodo<br />

(scientifico) rigoroso <strong>di</strong> valutazione avente caratteristiche <strong>di</strong> riproducibilità nello spazio e nel<br />

tempo e che presenti significatività ed utilità per lo scopo che la prova stessa intende<br />

perseguire.<br />

Perché la prova possa essere definita scientifica il metodo <strong>di</strong> valutazione deve essere<br />

condotto secondo un percorso logico che comprende i seguenti passi:<br />

· osservazione dei dati oggettivi <strong>di</strong>sponibili;<br />

FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007 331<br />

03_attivita del consiglio_2.pmd 331<br />

22/06/2007, 11:18

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