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sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />

idea che la professione stessa si prende alle sue spalle il compito <strong>di</strong> creare delle formazioni<br />

e delle preparazioni dei giovani avvocati. E c’era un grande entusiasmo dopo tanti <strong>di</strong>scorsi<br />

durante una lunga sessione <strong>di</strong> questo tipo. Mi <strong>di</strong>spiace <strong>di</strong>re che purtroppo la professione non<br />

era in quel momento <strong>di</strong>sponibile, purtroppo come si vede siamo arrivati al punto dove la<br />

regola adesso viene imposta. A quel tempo, mi ricordo, il <strong>di</strong>battito era basato su questa teoria,<br />

che se la professione stessa non si prende alle sue spalle l’idea che deve darsi una formazione<br />

più adeguata, più rilevante alla professione moderna, purtroppo prima o dopo verrà imposta.<br />

Per noi è successo 12 anni fa, forse anche 15 anni fa, e ci siamo resi conto che se l’or<strong>di</strong>ne <strong>degli</strong><br />

avvocati inglesi non mettevano le cose per bene, prima o dopo un governo o l’altro avrebbe<br />

avuto l’intenzione <strong>di</strong> imporre delle regole per la professione.<br />

Ci siamo resi conto che questo sarebbe stata la peggior cosa immaginabile, perché solo<br />

la professione stessa si può rendere conto dell’importanza dell’etica, della deontologia, <strong>di</strong><br />

tutte queste cose che creano una professione, una professione vera. E per questa ragione<br />

l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> cui faccio parte, Bar Council, hanno deciso 12 anni fa <strong>di</strong> creare un sistema dove<br />

l’or<strong>di</strong>ne stesso avrebbe imposto obbligatoriamente, specialmente per i giovani, un regime<br />

dove entro tre anni dovevano fare certe ore <strong>di</strong> preparazione. Questa era una evoluzione<br />

perché prima <strong>di</strong> questo momento l’avvocato inglese si immaginava che aveva questo dono<br />

<strong>di</strong> Dio, che era un esperto sulla legge e poteva innanzitutto poteva parlare, poteva <strong>di</strong>scutere,<br />

poteva fare tutte queste cose, però la realtà era che questa era un’altra <strong>di</strong> queste fiction, una<br />

fiction <strong>di</strong> cui parlava Paolo perché in realtà è ri<strong>di</strong>cola la proposta che uno ha questo dono<br />

che può <strong>di</strong>scutere, fare l’avvocato, perché anche il musicista, che ha questo dono <strong>di</strong> poter<br />

suonare uno strumento è logico se questo studente non ha la possibilità <strong>di</strong> formare la<br />

capacità <strong>di</strong> suonare questo strumento e <strong>di</strong> evolvere questo dono è logico che non arriverà<br />

mai ai livelli <strong>di</strong> un professionista. Devo <strong>di</strong>re anche ci sono stati gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>battiti perché certi<br />

nell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong>cevano “no, questo è assurdo, noi non abbiamo la necessità <strong>di</strong> dover fare<br />

questi corsi. Perché bisogna fare questi corsi?” Non si sa cosa vuol <strong>di</strong>re l’advocacy, ad<strong>di</strong>rittura<br />

questo è il nostro compito, noi siamo cresciuti sotto questo sistema, però ci siamo resi conto<br />

che come tutte le capacità, capacità universali, in tutte le professioni il compito dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />

è quello <strong>di</strong> creare la formazione, la preparazione <strong>di</strong> queste capacità. Tutte le professioni lo<br />

fanno, i me<strong>di</strong>ci devono farlo, ad<strong>di</strong>rittura anche i comandanti <strong>degli</strong> aerei devono farlo,<br />

regolarmente, ad<strong>di</strong>rittura quasi ogni mese devono fare tante ore <strong>di</strong> training su questi<br />

simulatori. Perché l’avvocato deve essere <strong>di</strong>verso? Purtroppo ci siamo resi conto, per fortuna<br />

ci siamo resi conto perché abbiamo evitato, fino ad ora, questa regola che ci impone <strong>di</strong> fare<br />

certe ore. Però devo <strong>di</strong>re, i governi essendo quello che sono, l’esecutivo si può <strong>di</strong>re per non<br />

dare la colpa a un governo o l’altro, l’esecutivo cerca sempre <strong>di</strong> mantenere un controllo sulle<br />

professioni. I controlli sono giustificati perché <strong>di</strong>cono alla fine dei conti, dobbiamo essere<br />

sicuri che la professione ha la fiducia del pubblico, come ha detto il signor Presidente un<br />

momento fa. Chi <strong>di</strong> noi avrebbe fiducia in un me<strong>di</strong>co che non ha fatto dei corsi <strong>di</strong><br />

aggiornamento, e così perché dovrebbe avere fiducia un cliente <strong>di</strong> un avvocato, magari dare<br />

in mano a un avvocato tutta la sua libertà, o qualcosa <strong>di</strong> così prezioso, a uno che non ha<br />

aggiornamento, è una cosa assurda pensare che questo è possibile al giorno d’oggi. In ogni<br />

modo in questi ultimi anni, come <strong>di</strong>co, ci siamo resi conto <strong>di</strong> questo e abbiamo cercato <strong>di</strong><br />

creare dei corsi <strong>di</strong> formazione ideati dalla professione, per la professione stessa. Ci è voluto<br />

un po’ <strong>di</strong> tempo per trovare la maniera in cui la metodologia in cui si potrebbe insegnare a<br />

questi giovani avvocati, non il <strong>di</strong>ritto sostanziale, perché questa è già una cosa che l’avvocato<br />

FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007 271<br />

03_attivita del consiglio_2.pmd 271<br />

22/06/2007, 11:17

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