sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA
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364<br />
IL NOSTRO MONDO<br />
genitoriale).<br />
Il fenomeno dell’abuso all’infanzia, sia che si tratti <strong>di</strong> abuso materiale sia che si tratti <strong>di</strong><br />
abuso psicologico, appare quin<strong>di</strong> nel <strong>di</strong>stretto assai consistente.<br />
Va infine ricordato che importanti innovazioni sono state introdotte, sia sul piano<br />
sostanziale che su quelli processuale, dalla legge 8.2.2006 n. 54, sull’affidamento con<strong>di</strong>viso<br />
dei figli, legittimi o naturali: è preve<strong>di</strong>bile un incremento <strong>degli</strong> affari presso il Tribunale per<br />
i Minorenni rispetto alla competenza in materia <strong>di</strong> affidamento dei figli naturali, con<br />
verosimile estensione anche agli aspetti economici, questione finora riservata alla competenza<br />
del Tribunale Or<strong>di</strong>nario.<br />
Si verificato inoltre un notevole aggravio del lavoro della Sezione Persona e Famiglia della<br />
Corte <strong>di</strong> Appello, in conseguenza della reclamabilità imme<strong>di</strong>ata davanti al giu<strong>di</strong>ce superiore<br />
(introdotta dall’art. 2 della legge n. 54 del 2006) dei provve<strong>di</strong>menti provvisori ed urgenti<br />
emessi dal Presidente del Tribunale in sede <strong>di</strong> separazione o <strong>di</strong>vorzio, con relativa <strong>di</strong>latazione<br />
dei tempi <strong>di</strong> definizione <strong>di</strong> tali giu<strong>di</strong>zi.<br />
5. Quanto alle linee <strong>di</strong> tendenza della criminalità minorile, si rileva in via generale<br />
una lieve <strong>di</strong>minuzione dei proce<strong>di</strong>menti penali e dei minori che delinquono (-2,53%).<br />
Tuttavia tale <strong>di</strong>minuzione non riguarda la gran parte dei delitti <strong>di</strong> maggiore allarme sociale.<br />
Si nota infatti, la preoccupante presenza dei delitti <strong>di</strong> omici<strong>di</strong>o (3 casi per la prima volta dopo<br />
quattro anni ) nonché il sensibile aumento dei delitti <strong>di</strong> rapina, violenza sessuale ed omici<strong>di</strong>o<br />
colposo.<br />
Prevalgono i reati contro il patrimonio (70,57%); fra i reati più gravi, tutti in significativo<br />
aumento, l’omici<strong>di</strong>o (3 casi), il tentato omici<strong>di</strong>o (13), l’estorsione (29), la violenza sessuale<br />
(53), la rapina consumata e tentata (274), lo spaccio <strong>di</strong> sostante stupefacenti (333).<br />
Il numero globale dei minori denunciati è stato <strong>di</strong> 5.307, <strong>di</strong> cui 3.750 maschi e 1.557<br />
femmine, 2.371 italiani e 2.936 stranieri (questi ultimi costituiscono 55,32%).<br />
Un elemento particolarmente significativo è costituito dal consistente numero <strong>di</strong> minori<br />
non imputabili, italiani e stranieri infra-quattor<strong>di</strong>cenni denunciati: 1.339 (1.2.12 nel periodo<br />
precedente) <strong>di</strong> cui ben 1.079 (1.009) stranieri e ben 1.056 (997) appartenenti all’area del<br />
noma<strong>di</strong>smo, dal che può desumersi il sempre più precoce ingresso dei minori <strong>di</strong> nazionalità<br />
straniera, spesso inseriti in famiglie criminogene nell’area della devianza.<br />
Non appare opportuno un decentramento della giustizia penale minorile, essendo<br />
pienamente razionale ed efficace l’attuale <strong>di</strong>stribuzione a livello <strong>di</strong>strettuale dei Tribunali<br />
per i Minorenni.<br />
Quanto alle iniziative <strong>di</strong> recupero e al reinserimento dei minori interessati da proce<strong>di</strong>menti<br />
penali, talvolta i progetti <strong>di</strong> messa alla prova, elaborati dai servizi e recepiti dal giu<strong>di</strong>ce<br />
minorile, appaiono ripetitivi e insufficienti allo scopo, mentre permangono le note carenze<br />
<strong>di</strong> strutture idonee ad accogliere i minori dopo l’espiazione della pena o in genere i ragazzi<br />
<strong>di</strong>fficili o devianti, il che rende <strong>di</strong>fficile il definitivo recupero sociale.<br />
IL PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA<br />
Salvatore Vecchione<br />
FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007