sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA
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CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE<br />
consumatori <strong>di</strong> avere accesso ad una maggiore scelta <strong>di</strong> servizi a prezzi competitivi. È<br />
importante sottolineare che il settore dei servizi costituisce un settore chiave in materia <strong>di</strong><br />
occupazione, soprattutto per le donne, e che esse possono, pertanto, trarre enormi benefici<br />
dalle nuove opportunità offerte dal completamento del mercato interno dei servizi. Il<br />
Parlamento europeo ed il Consiglio hanno sottolineato che l’eliminazione <strong>degli</strong> ostacoli<br />
giuri<strong>di</strong>ci alla realizzazione <strong>di</strong> un vero mercato interno costituisce una priorità per conseguire<br />
l’obiettivo stabilito dal Consiglio europeo <strong>di</strong> Lisbona del 23 e 24 marzo 2000 <strong>di</strong> migliorare<br />
l’occupazione e la coesione sociale e <strong>di</strong> pervenire ad una crescita economica sostenibile allo<br />
scopo <strong>di</strong> fare dell’Unione europea l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e più<br />
<strong>di</strong>namica del mondo entro il 2010 con nuovi e migliori posti <strong>di</strong> lavoro. L’eliminazione <strong>di</strong><br />
questi ostacoli, accompagnata da un avanzato modello sociale europeo, rappresenta<br />
pertanto una premessa per superare le <strong>di</strong>fficoltà incontrate nell’attuazione dell’agenda <strong>di</strong><br />
Lisbona e per rilanciare l’economia europea, soprattutto in termini <strong>di</strong> occupazione e<br />
investimento. È quin<strong>di</strong> importante realizzare un mercato unico dei servizi, mantenendo un<br />
equilibrio tra apertura dei mercati, servizi pubblici nonché <strong>di</strong>ritti sociali e del consumatore.<br />
(5) È necessario quin<strong>di</strong> eliminare gli ostacoli alla libertà <strong>di</strong> stabilimento dei prestatori<br />
negli Stati membri e alla libera circolazione dei servizi tra Stati membri nonché garantire ai<br />
destinatari e ai prestatori la certezza giuri<strong>di</strong>ca necessaria all’effettivo esercizio <strong>di</strong> queste due<br />
libertà fondamentali del trattato. Poiché gli ostacoli al mercato interno dei servizi riguardano<br />
tanto gli operatori che intendono stabilirsi in altri Stati membri quanto quelli che prestano<br />
un servizio in un altro Stato membro senza stabilirvisi, occorre permettere ai prestatori <strong>di</strong><br />
sviluppare le proprie attività nel mercato interno stabilendosi in uno Stato membro o<br />
avvalendosi della libera circolazione dei servizi. I prestatori devono poter scegliere tra queste<br />
due libertà, in funzione della loro strategia <strong>di</strong> sviluppo in ciascuno Stato membro.<br />
(6) Non è possibile eliminare questi ostacoli soltanto grazie all’applicazione <strong>di</strong>retta <strong>degli</strong><br />
articoli 43 e 49 del trattato in quanto, da un lato, il trattamento caso per caso me<strong>di</strong>ante l’avvio<br />
<strong>di</strong> proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> infrazione nei confronti <strong>degli</strong> Stati membri interessati si rivelerebbe<br />
estremamente complesso da gestire per le istituzioni nazionali e comunitarie, in particolare<br />
dopo l’allargamento e, dall’altro lato, l’eliminazione <strong>di</strong> numerosi ostacoli richiede un<br />
coor<strong>di</strong>namento preliminare delle legislazioni nazionali, anche al fine <strong>di</strong> istituire una<br />
cooperazione amministrativa. Come è stato riconosciuto dal Parlamento europeo e dal<br />
Consiglio, un intervento legislativo comunitario permette <strong>di</strong> istituire un vero mercato<br />
interno dei servizi.<br />
(7) La presente <strong>di</strong>rettiva istituisce un quadro giuri<strong>di</strong>co generale a vantaggio <strong>di</strong> un’ampia<br />
varietà <strong>di</strong> servizi pur tenendo conto nel contempo delle specificità <strong>di</strong> ogni tipo d’attività o<br />
<strong>di</strong> professione e del loro sistema <strong>di</strong> regolamentazione. Tale quadro giuri<strong>di</strong>co si basa su un<br />
approccio <strong>di</strong>namico e selettivo che consiste nell’eliminare in via prioritaria gli ostacoli che<br />
possono essere rimossi rapidamente e, per quanto riguarda gli altri ostacoli, nell’avviare un<br />
processo <strong>di</strong> valutazione, consultazione e armonizzazione complementare in merito a<br />
questioni specifiche grazie al quale sarà possibile modernizzare progressivamente ed in<br />
maniera coor<strong>di</strong>nata i sistemi nazionali che <strong>di</strong>sciplinano le attività <strong>di</strong> servizi, operazione<br />
in<strong>di</strong>spensabile per realizzare un vero mercato interno dei servizi entro il 2010. È opportuno<br />
prevedere una combinazione equilibrata <strong>di</strong> misure che riguardano l’armonizzazione mirata,<br />
la cooperazione amministrativa, la <strong>di</strong>sposizione sulla libera prestazione <strong>di</strong> servizi e che<br />
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FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007