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sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />

<strong>di</strong> una particella, questa “cesserà” <strong>di</strong> esistere nella <strong>di</strong>mensione velocità , e posizione, e<br />

parleremo solo <strong>di</strong> probabilità <strong>di</strong> localizzazione (principio <strong>di</strong> indeterminazione).<br />

1.5.3) I fisici si sono spinti così profondamente nell’analisi della materia e quin<strong>di</strong><br />

dell’energia, da rendersi conto della verità <strong>di</strong> ciò che avevano sempre negato: la inter<strong>di</strong>pendenza<br />

totale tra oggetto e soggetto.<br />

Esiste pertanto una relazione illimitata tra osservatore e osservato, ovvero la realtà si può<br />

mo<strong>di</strong>ficare nel momento in cui <strong>di</strong>viene oggetto <strong>di</strong> indagine.<br />

L’osservazione, lo stu<strong>di</strong>o, alterano dunque la natura del reale, ovvero l’universo ci appare<br />

tale perché lo osserviamo. Se non la osservassimo la natura dell’intera creazione sarebbe altra.<br />

La meccanica quantistica pone fine al sogno <strong>di</strong> un’intera civiltà scientifica che si è sempre<br />

basata sul fatto in<strong>di</strong>scusso che osservatore e osservato fossero realtà in<strong>di</strong>pendenti e che fosse<br />

possibile stu<strong>di</strong>are una realtà “esterna” senza alterarla.<br />

Le gran<strong>di</strong> rivoluzioni della scienza sono spesso seguite da sconvolgimenti in campo<br />

filosofico e sociale. Certamente si tratta <strong>di</strong> teorie e ogni teoria è migliorabile o sostituibile.<br />

Ora, lentamente ma inesorabilmente, la meccanica quantistica sta entrando nella nostra vita,<br />

mettendo in <strong>di</strong>scussione antiche certezze, facendoci considerare che molto spesso le realtà<br />

sono più <strong>di</strong> una e <strong>di</strong> questo bisogna tenere conto anche nel “metodo scientifico”, soprattutto<br />

quando viene assunto come prova.<br />

La ricerca scientifica non ha mai fine e non approda mai a verità ultime. Le leggi<br />

scientifiche frutto della ricerca descrivono spesso realtà parziali; la massa <strong>di</strong> un corpo, ad<br />

esempio nella meccanica classica è una costante, mentre nella meccanica relativistica è una<br />

grandezza che varia con la velocità dell’oggetto.<br />

Le due teorie si contrad<strong>di</strong>cono, anche se <strong>di</strong> poco, e le loro verità non sono mai state<br />

<strong>di</strong>mostrate con totale certezza, anche se la possibilità <strong>di</strong> avvicinarsi alla verità è molto alta.<br />

Ma anche nella meccanica quantistica dobbiamo parlare <strong>di</strong> probabilità.<br />

Una delle conseguenze rivoluzionarie della fisica quantistica è la mo<strong>di</strong>ficazione del<br />

principio causa/effetto.<br />

La fisica classica è deterministica: dato A, allora possiamo avere B. Una pallottola sparata<br />

contro una finestra manda sempre in frantumi i vetri.<br />

Su scala quantistica ciò è solo “probabilmente vero”: la maggior parte dei miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

particelle subatomiche che compongono la pallottola si scontrano con le particelle subatomiche<br />

del vetro, ma un certo numero va altrove e la traiettoria <strong>di</strong> ciascuna particella può<br />

essere prevista solo facendo appello alle leggi statistiche delle probabilità, e non a quelle <strong>di</strong><br />

causa/effetto.<br />

1.5.4) Quanto sopra esposto esaspera talvolta alcuni concetti base della teoria classica e<br />

<strong>di</strong> quella quantistica, all’unico scopo <strong>di</strong> farci riflettere che la “prova scientifica” può avere<br />

molti limiti e affinché la probabilità che si avvicini alla realtà <strong>di</strong>venti ragionevolmente alta,<br />

deve essere sempre ricercata nel modo più rigoroso possibile attraverso metodologie e<br />

protocolli sempre riproducibili.<br />

Il metodo scientifico utilizzato nella ricerca della prova non deve essere mai parziale ma<br />

devono sempre essere sviluppati tutti (poiché possono essere più <strong>di</strong> uno) i possibili protocolli<br />

<strong>di</strong> indagine chimico fisica, e le metodologie tecniche utilizzate devono essere rese pienamente<br />

atten<strong>di</strong>bili dal livello del sapere acquisito dalla comunità scientifica, nel tentativo <strong>di</strong> avere<br />

la maggior probabilità possibile <strong>di</strong> avvicinarsi alla verità.<br />

“La verità è figlia del tempo”, aveva detto Menandro l’Ateniese nelle sue sentenze. Ma<br />

purtroppo il fattore tempo richiesto dal metodo scientifico per il controllo e la sperimentazione,<br />

porta spesso a lavori parziali determinando clamorosi errori che si ripercuotono<br />

FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007 333<br />

03_attivita del consiglio_2.pmd 333<br />

22/06/2007, 11:18

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