09.03.2013 Views

sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

256<br />

ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />

un elevato livello libertario che si traduce nel binomio contesa-negozialità, talché, come<br />

linearmente messo in luce da un altro relatore, l’Avv. Bosco dello stu<strong>di</strong>o Sherman & Sterling,<br />

si assiste ad un «gioco delle parti» che «contendono <strong>di</strong> fronte ad un terzo».<br />

E’ un sistema decisamente meno paritetico in Italia, benché le rimembranze pirandelliane<br />

in tema <strong>di</strong> gioco delle parti -cui inevitabilmente saranno, con me, inclini gli appassionati<br />

<strong>di</strong> letteratura-, pur portando a ragionamenti in vero poco giuri<strong>di</strong>ci, tracciano conclusioni<br />

simili rispetto alla logica processuale: la verità rimbalza sui fatti a seconda <strong>di</strong> chi li narri, <strong>di</strong><br />

chi li spieghi, <strong>di</strong> chi li provi e con quali elementi; la verità corre lungo il filo dell’introiezione<br />

<strong>di</strong> un episo<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> una rappresentazione <strong>di</strong> un fatto; la verità non costituisce un unicum, ma<br />

è infinitamente scin<strong>di</strong>bile nelle verità <strong>di</strong> ognuna delle parti.<br />

La <strong>di</strong>fferenza, piuttosto, risiede, per quel che qui consta, nella concreta gestione del<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, che, in realtà patisce nel nostro sistema gli strali <strong>di</strong> un’inferiorità allarmante.<br />

La rischiosa pratica <strong>di</strong> incentivare la rinuncia al <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, <strong>di</strong> cui sono macroscopici<br />

esempi i riti speciali a carattere premiale, continua ad estendersi in modo silente a varie<br />

propaggini del compen<strong>di</strong>o proce<strong>di</strong>mentale tipico, formato dal climax ascendente “prescrizione<br />

legale / fatto storico / accertamento giuris<strong>di</strong>zionale / sanzione”, abbattendo, molte<br />

volte, il baluardo dei <strong>di</strong>ritti della persona, la cui più o meno ampia tutela denota il grado<br />

stesso <strong>di</strong> civiltà <strong>di</strong> un popolo. Difendere, infatti, non significa giustificare il crimine, come<br />

ha magistralmente osservato il Prof. Stile, ma tutelare l’essere umano; è in tal senso che il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, come egli afferma, <strong>di</strong>viene «uno <strong>degli</strong> in<strong>di</strong>catori più rilevanti per la in<strong>di</strong>viduazione<br />

del livello <strong>di</strong> uno Stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto». La emarginazione del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, però, non incide<br />

solo sulla <strong>di</strong>gnità della persona, depauperando il senso stesso della civiltà, ma, come<br />

osservato dal Prof. Marafioti nel suo intervento, determina un effetto “rimbalzo” <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

pratico: attira l’attenzione dei giu<strong>di</strong>canti più sui casi in cui sia la <strong>di</strong>fesa ad ingenerare abusi<br />

che non il contrario, in palese <strong>di</strong>spregio <strong>di</strong> quanto sancito dalla Carta Costituzionale. Né,<br />

del resto, il quadro processuale generale dallo stesso Relatore tracciato promette considerazioni<br />

più consolatorie in tema <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa: il processo tria<strong>di</strong>co, egli prosegue, è <strong>di</strong>ventato<br />

<strong>di</strong>a<strong>di</strong>co e vede contrapposti l’imputato ai magistrati -requirente e giu<strong>di</strong>cante-, che «sono<br />

d’accordo, sono nella stessa <strong>di</strong>rezione» e danno a<strong>di</strong>to ad «uno stravolgimento <strong>di</strong> ruoli», che in<br />

nessun senso inteso lascia spazio a buone speranze.<br />

L’argomento affrontato è <strong>di</strong> bruciante attualità e, personalmente, oserei estenderlo non<br />

solo alla <strong>di</strong>atriba sull’opportunità che l’accusa continui ad essere rappresentata da un<br />

magistrato, ma anche alla ormai <strong>di</strong>lagante pratica d’affidare il ruolo requirente ai vice<br />

procuratori onorari, che si muovono in un limbo tra la magistratura-impiego, cui aspirano,<br />

e la libera professione, che non esercitano, se non marginalmente in altri <strong>di</strong>stretti, non<br />

riuscendo, così, a svolgere, in senso tipicamente accusatorio, il ruolo del prosecutor, a<br />

<strong>di</strong>scapito -potrebbe accadere- della correttezza proce<strong>di</strong>mentale in un sistema <strong>di</strong> tale<br />

impronta.<br />

Al processo, quale rito <strong>di</strong> pseudoconoscenza veri<strong>di</strong>ca, a volte fortemente orientato, a<br />

seconda delle inclinazioni intellettuali e dell’esistenza più o meno marcata <strong>di</strong> un’auspicabile<br />

appen<strong>di</strong>ce morale nei magistrati, si affiancano, poi, profeti e pre<strong>di</strong>catori politici, che<br />

traducono in norme le correnti <strong>di</strong> pensiero partitiche, non sempre ben formate e pur tuttavia<br />

<strong>di</strong>segnate, sulla carta <strong>degli</strong> atti legislativi, con una fluida quanto carente logicità. La scienza<br />

della normazione raramente appartiene ai più recenti legislatori. Appare falsato il delicato<br />

rapporto tra physis e logos.<br />

03_attivita del consiglio_2.pmd 256<br />

22/06/2007, 11:17<br />

FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!