sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

BILANCIO
complessità, hanno consentito di raggiungere l’obiettivo.
Erano presenti anche in pieno agosto Sandro Fasciotti, che mi ha dato un aiuto
formidabile; il Consigliere Segretario Antonio Conte, Goffredo Barbantini, Carlo Testa in
qualità di Tesoriere e Francesco Gianzi. Luglio, agosto e l’inizio di settembre hanno
costituito un periodo di impegno assoluto, direi giornaliero, dalla scelta della sede dove si
doveva svolgere la manifestazione; la preoccupazione di individuare gli argomenti, l’organizzazione
e l’andamento dei lavori. E’ un segno di gratitudine che io ritengo doveroso
perchè altrimenti mi approprierei di una cosa che mi riguarda soltanto di riflesso. Il Consiglio
dell’Ordine, in questo caso, ha dato una grande manifestazione di efficienza. Rosa Ierardi
è stata sempre presente, ha svolto anche un’attività di pubbliche relazioni, accogliendo gli
intervenuti, poi si sono qualificati e anche distinti per i loro interventi Giorgio Della Valle,
Giulio Prosperetti e la Collega Livia Rossi. Detto questo, voglio dire che il fronte delle
battaglie che hanno visto una reazione decisa dell’Avvocatura e, in particolare, del Consiglio
dell’Ordine, è rimasto aperto. Tutti voi sapete che noi siamo, noi come Consiglio
dell’Ordine, in quest’Aula con una spada di Damocle che pende sulle nostre spalle, perchè
in maniera inopinata e imprevedibile ci è stato notificato un avviso, che io ho definito di
sfratto, dopo cento anni, da questa che è la sede istituzionale, da parte di chi non aveva alcuna
competenza a farlo e da parte poi di chi dovrebbe avere tutto l’interesse a mantenere un buon
rapporto con l’Avvocatura. Taccio sull’argomento. Voi sapete che abbiamo reagito in tutte
le sedi e che siamo pronti ad andare avanti in questa battaglia, che riguarda non il Consiglio
ma tutta l’Avvocatura, tanto è vero, voglio ricordarlo, che tutti i Consigli dell’Ordine d’Italia
hanno fatto delibere, che abbiamo pubblicato sul sito, con le quali hanno stigmatizzato
questo fatto. Il discorso non finisce qui evidentemente, è un periodo nel quale oltre ai
compiti istituzionali, oltre a quello che si fa giornalmente per rendere un servizio all’Avvocatura,
siamo chiamati a stare sulla breccia. Non è un destino, mi auguro, ma certamente è
una condizione nella quale ci troviamo.
Noi siamo in quest’Aula, nella stessa Aula dove ogni giorno si svolgono i corsi della
Scuola Forense, i corsi per i Difensori d’Ufficio, le Conferenze e le manifestazioni culturali
alle quali voi partecipate. Ebbene, qualcuno vorrebbe che tutto questo si interrompesse, in
nome di un concetto, di una preoccupazione per la sicurezza del “Palazzo” che non riguarda
nessuno, non riguarda tutte quante le altre attività che si svolgono nel “Palazzo” e che poco
o nulla hanno a che vedere con la vita giudiziaria che fino a prova contraria riguarda,
soprattutto, Magistrati e Avvocati.
Abbiamo ricevuto delle lettere alle quali abbiamo risposto, nelle quali si dice che questo
dovrebbe essere l’ultimo anno nel quale noi svolgiamo i corsi. Io ho risposto che siamo
obbligati: intanto per un motivo di ordine generale, perchè noi rendiamo un servizio
all’Avvocatura soprattutto quando cerchiamo di migliorarne la qualità ma, poi, perchè esiste
il Codice Deontologico che ce lo impone come dovere, poi esistono le leggi che riguardano
soprattutto i Difensori d’Ufficio che impongono che venga tenuto un corso. Vedremo
quello che succederà, quello che è certo è che il Consiglio dell’Ordine compatto, rimarrà
sulla breccia e combatterà fino all’ultimo momento le sue battaglie in tutte queste direzioni.
Detto questo, io devo anche dire che è stato, malgrado tutto e malgrado queste
preoccupazioni e questi impegni che non avremmo mai previsto di dover affrontare, un
anno proficuo: non lo dico, ripeto, per farmi bello davanti ai Colleghi, lo dico per prendere
atto di quello che il Consiglio, tutto il Consiglio ha fatto, basta vedere l’elenco delle
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