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sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

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PARERI DEONTOLOGICI<br />

scorta <strong>di</strong> quanto da lui specificato: a) è stato nominato <strong>di</strong>fensore <strong>di</strong> fiducia da A, persona<br />

raggiunta da avviso <strong>di</strong> garanzia per una ipotesi <strong>di</strong> reato associativo; b) il P.M. ha delegato<br />

l’interrogatorio alla Polizia giu<strong>di</strong>ziaria; c) nel corso dell’espletamento i verbalizzanti, dopo<br />

aver chiesto ed ottenuto informazioni concernenti l’oggetto dell’indagine, hanno rivolto<br />

all’indagato domande relative ad altro argomento, concettualmente e processualmente<br />

<strong>di</strong>stinto ed autonomo, riguardante il possibile coinvolgimento <strong>di</strong> B, funzionario <strong>di</strong> P.S., in<br />

un’asserita ipotesi <strong>di</strong> corruzione passiva per atti contrari ai doveri d’ufficio; d) A ha risposto<br />

a quanto chiestogli; e) si dà peraltro il caso che esso Avv. (omissis), presente all’interrogatorio<br />

nell’espletamento del mandato ricevuto, assista fiduciariamente lo stesso B in altri proce<strong>di</strong>menti,<br />

anch’essi senza relazione <strong>di</strong> sorta né, ovviamente, con quello <strong>di</strong> cui all’interrogatorio<br />

come sopra delegato né con la vicenda inerente alla sipposta corruzione; f) esso Avv.<br />

(omissis), terminato l’esame e avvertita la singolarità della situazione venutasi a creare, ha<br />

innanzitutto chiesto la secretazione dell’atto per poi, dopo aver fatto presente al cliente le<br />

ragioni che gli imponevano la rinuncia al mandato conferitogli, recatosi dal P.M. per ivi darvi<br />

veste formale non senza spiegarne verbalmente le motivazioni.<br />

Domanda, l’Avv. (omissis), se vi siano le ragioni ostative all’assunzione della <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> B<br />

qualora gliene venga fatta richiesta da parte dell’interessato, una volta che dovesse essere<br />

instaurato proce<strong>di</strong>mento penale nei confronti <strong>di</strong> costui per la cennata implicazione in quel<br />

delitto <strong>di</strong> corruzione rispetto al quale A potrebbe d’altra parte assumere, con notevole<br />

probabilità, la veste <strong>di</strong> testimone a seguito <strong>di</strong> quanto come sopra riferito ai verbalizzanti.<br />

Premesso quanto sopra si osserva:<br />

la possibile ostativa potrebbe al limite <strong>di</strong>scendere dal <strong>di</strong>sposto dell’art.37 del co<strong>di</strong>ce<br />

deontologico che sancisce il dovere dell’avvocato <strong>di</strong> astenersi dalla prestazione professionale<br />

in caso <strong>di</strong> sussistenza <strong>di</strong> un conflitto <strong>di</strong> interessi con il proprio assistito.<br />

Senonché, nessuna delle tre ipotesi previste al punto 1 della normativa in questione -le<br />

uniche in astratto concepibili- è ravvisabile nella specie descritta.<br />

Non la prima (espletamento <strong>di</strong> un nuovo mandato che determini la violazione del<br />

segreto sulle informazioni fornite da altro assistito), perchè non risulta in nessun modo che<br />

A abbia comunque confidato all’Avv. (omissis) informazioni o notizie <strong>di</strong> qualsivoglia natura<br />

relative alla vicenda che potrebbe vedere implicato B e perché quanto dallo stesso A riferito<br />

a tal proposito in sede <strong>di</strong> interrogatorio è stato, com’è ovvio, debitamente verbalizzato e<br />

costituisce parte integrale ed ufficiale dell’incarto, come tale conoscibile da qualsivoglia<br />

<strong>di</strong>fensore a sensi <strong>di</strong> legge.<br />

Non la seconda (conoscenza <strong>di</strong> affari <strong>di</strong> una parte che possa avvantaggiare ingiustamente<br />

altro assistito), perchè manifestamente estranea all’ipotesi de qua.<br />

Non la terza (svolgimento <strong>di</strong> un precedente mandato che limiti l’in<strong>di</strong>pendenza dell’avvocato<br />

nello svolgimento <strong>di</strong> un nuovo incarico), perchè nessun con<strong>di</strong>zionamento sembra<br />

poter conseguire dall’avere appreso, assistendo all’interrogatorio <strong>di</strong> A, quanto da lui riferito<br />

a seguito <strong>di</strong> domande estranee al suo preciso oggetto, rivoltegli su iniziativa dei verbalizzanti<br />

e da costoro debitamente documentate, unitamente alle risposte, in funzione dei successivi<br />

sviluppi processuali, non rilevando sotto il profilo deontologico eventuali situazioni <strong>di</strong><br />

personale <strong>di</strong>sagio del professionista, in quanto tali rimesse alla sua esclusiva ed incensurabile<br />

valutazione.<br />

FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007 397

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