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sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />

in mezzo alla strada.<br />

Lo stesso si vorrebbe per le mense nelle scuole, negli ospedali, nelle fabbriche e nelle<br />

carceri ove i mussulmani non possono essere costretti ad assumere “carne <strong>di</strong> maiale”.<br />

La storia del crocifisso, del presepe, e della festa <strong>di</strong> Natale che offendono le loro coscienze<br />

è nota a tutti.<br />

Ma a questo punto anche la poligamia è entrata nei nostri paesi e, mentre i citta<strong>di</strong>ni sono<br />

soggetti alla pena della reclusione da uno a cinque anni se contraggono matrimonio con<br />

persona già sposata, i mussulmani pretendono <strong>di</strong> vivere in Europa con due o più moglie ed<br />

i loro numerosi figli, tutti assistiti dagli stessi <strong>di</strong>ritti e previdenze previste dal paese che li<br />

ospita, <strong>di</strong>ritti e leggi che essi possono invocare ma che non sono tenuti a rispettare secondo<br />

la Sharia.<br />

E’ logico chiedersi dove sia andato a finire il principio <strong>di</strong> “reciprocità” tenuto conto che<br />

mentre in Europa sono sorte centinaia <strong>di</strong> moschee, nei paesi <strong>di</strong> fede islamica non è consentito<br />

e<strong>di</strong>ficare neanche il più piccolo tabernacolo o semplicemente esibire una croce sul petto.<br />

In molti <strong>di</strong> questi paesi le donne europee in visita come turiste sono obbligate a velarsi<br />

il capo e ad accompagnarsi soltanto con il proprio marito, salvo l’obbligo <strong>di</strong> concludere un<br />

matrimonio “temporaneo” (mut’a) previsto dalla religione islamica per giustificare l’accompagnamento<br />

<strong>di</strong> un uomo con una donna anche per breve periodo.<br />

In una tale prospettiva è assai <strong>di</strong>fficile prevedere una possibilità <strong>di</strong> “incontro” tra la<br />

religione islamica e tutte le altre religioni ed essendo l’Islam un paese in cui la politica è<br />

fondata sulla religione (teocrazia) è impossibile una integrazione politica delle popolazioni<br />

islamiche.<br />

E questo con buona pace <strong>di</strong> tutti gli islamici moderati che vorrebbero convincerci del<br />

contrario.<br />

Tornando al tema delle professioni al femminile richiamo la Vostra attenzione sull’esistenza<br />

<strong>di</strong> “<strong>di</strong>scriminazioni invisibili” che si deducono dall’alto numero <strong>di</strong> donne che si<br />

laureano ed accedono alle più varie professioni e dal ridottissimo numero <strong>di</strong> donne titolari<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> professionali o in posizione apicale nei posti <strong>di</strong> potere.<br />

Solo quarant’anni dopo l’istituzione della Corte Costituzionale una donna è stata<br />

chiamata a farvi parte.<br />

Il ridotto numero <strong>di</strong> rappresentanti femminili al Parlamento ed al Senato <strong>di</strong>mostra che<br />

la <strong>di</strong>scriminazione ancora esiste.<br />

Lo stesso <strong>di</strong>casi, per quanto riguarda l’avvocatura, considerata la ridotta presenza delle<br />

donne nei Consigli dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>.<br />

Del resto lo stesso CNF non ha elementi femminili tra i suoi membri e la Commissione<br />

Pari Opportunità costituita presso <strong>di</strong> esso è presieduta da un avvocato sia pur <strong>di</strong> ampie vedute.<br />

Tutto questo per <strong>di</strong>re che le <strong>di</strong>scriminazioni risultano “per tabulas” e che sono <strong>di</strong>mostrate<br />

dai fatti.<br />

Come eliminarle?<br />

Con un sistema transitorio <strong>di</strong> “perequazione”, che esiste in Francia paese che ha la stessa<br />

nostra costituzione e non esiste in Italia perché è stato ritenuto “incostituzionale”.<br />

Mi riferisco al sistema delle “quote” che è perfettamente legittimo se considerato<br />

strumento <strong>di</strong> natura “temporanea” e cioè destinato ad operare sino a che non vengano<br />

eliminate dal tessuto sociale le <strong>di</strong>scriminazioni che esse sono destinate a combattere.<br />

Ciò è avvenuto in tutti i Paesi nor<strong>di</strong>ci dove le quote non hanno più ragione <strong>di</strong> esistere<br />

03_attivita del consiglio_2.pmd 244<br />

22/06/2007, 11:17<br />

FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007

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