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sommario - Ordine degli Avvocati di ROMA

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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO<br />

se vi capita tra le mani i depliant pubblicitari dei gran<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> internazionali, una delle prime<br />

cose che trovate è l’elenco <strong>di</strong> tutti i clienti in giro per il mondo. E del resto è logico, quale miglior<br />

referenza quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>re “io assisto la Fiat, la Banca d’Italia” e così via. Questa è la migliore delle<br />

referenze per un avvocato. Secondo il Consiglio Nazionale Forense questa cosa non si può fare,<br />

e non si può fare perché? Non si può fare perché è una violazione del segreto professionale,<br />

molto semplicemente, nient’altro che per questo.<br />

Secondo me la <strong>di</strong>sciplina che ha dettato il Consiglio Nazionale Forense è accettabile, ha<br />

detto: va bene, accettiamo un certo qual grado <strong>di</strong> concorrenza, accettiamo la pubblicità, questa<br />

deve essere ristretta entro certi limiti, cioè dei limiti li deve avere, e quelli che ha dettato il<br />

Consiglio Nazionale Forense secondo me sono ragionevoli e legittimi.<br />

Restano due problemi: il primo riguarda <strong>di</strong>rettamente i consigli dell’or<strong>di</strong>ne, perché il<br />

rispetto <strong>di</strong> queste regole deontologiche è affidato al Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>. Ora noi siamo<br />

abituati a pensare, in Italia siamo abituati a un controllo del contenuto della pubblicità che è<br />

un controllo estremamente rapido ed estremamente efficace, che è il Giurì <strong>di</strong> auto<strong>di</strong>sciplina<br />

pubblicitaria. Quello interviene nel giro <strong>di</strong> 2-3-4 giorni. Io non vorrei che i Consigli dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />

avessero, rispetto al controllo dei messaggi pubblicitari lo stesso tipo <strong>di</strong> efficienza che hanno<br />

attualmente, nel senso che nelle gran<strong>di</strong> città io mi immagino che un controllo in 3-4 giorni sia<br />

assolutamente impossibile, impensabile. E allora abbiamo dei problemi da questo punto <strong>di</strong><br />

vista, perché rischiamo <strong>di</strong> essere inondati da messaggi pubblicitari comparativi, aggressivi, con<br />

i nomi dei clienti e <strong>di</strong> tenerceli lì per mesi. L’effetto l’avranno già avuto. Poi c’è un altro rischio,<br />

immaginate che qualcuno faccia della pubblicità, un qualche collega faccia della pubblicità<br />

citando i nomi dei propri clienti. Interviene il Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, commina una sanzione,<br />

il Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> non ha il potere che ha il Giurì, che è un potere contrattuale nei<br />

confronti delle testate e dei me<strong>di</strong>a in genere. Il Giurì interviene e la decisione del Giurì è<br />

automaticamente eseguita da tutti i giornali, da tutte le televisioni, da tutte le ra<strong>di</strong>o. I Consigli<br />

dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> hanno questo potere? Non mi pare.<br />

Ma comunque, viene sanzionata, immagino che chi ha fatto la pubblicità voglia resistere<br />

e dove può andare, è una attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico, è una attività amministrativa, an<strong>di</strong>amo<br />

davanti al Tar? an<strong>di</strong>amo davanti al giu<strong>di</strong>ce or<strong>di</strong>nario? Non lo so, non voglio entrare nel<br />

dettaglio, mi interessa invece segnalare un problema.<br />

Secondo la giurisprudenza della Corte <strong>di</strong> Giustizia della Comunità le regole deontologiche<br />

restrittive della concorrenza possono essere <strong>di</strong>sapplicate dal giu<strong>di</strong>ce or<strong>di</strong>nario. Questa è stata<br />

l’ultima sentenza <strong>di</strong> questo genere, una sentenza <strong>di</strong> un paio <strong>di</strong> anni fa, la sentenza CIF,<br />

Consorzio Italiano Fiammiferario, o una cosa del genere. Disapplicata dal giu<strong>di</strong>ce. E queste<br />

clausole deontologiche che violano i <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> concorrenza, i <strong>di</strong>vieti <strong>di</strong> restrizione <strong>di</strong><br />

concorrenza sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto nulle. Allora bellissimo il co<strong>di</strong>ce deontologico del Consiglio<br />

Nazionale Forense, ma come facciamo ad applicarlo? E in quanto tempo e con quale efficacia?<br />

Grazie.<br />

Presidente<br />

Ringrazio a nome <strong>di</strong> tutti l’avvocato De Martini per questa relazione così densa, che ha<br />

messo in luce in maniera brillante tutte le antinomie che sono all’interno <strong>di</strong> questa frammentata<br />

materia. Speriamo che con il contributo anche dei nostri ospiti stranieri riusciamo alla fine<br />

ad avere un quadro generale che poi potremmo offrire per le scelte future.<br />

03_attivita del consiglio_2.pmd 298<br />

22/06/2007, 11:18<br />

FORO <strong>ROMA</strong>NO 2/2007

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