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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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LA CHIRURGIA DI REVISIONE DELL’OTOSCLEROSI<br />

P. Laudadio, R. Consalici<br />

INTRODUZIONE<br />

Le revisioni di stapedoplastica sono tra gli interventi più impegnativi per l’otochirurgo;<br />

per la varietà delle situazioni anatomiche e degli esiti chirurgici esse<br />

possono infatti mettere in difficoltà anche il chirurgo più esperto. Per tali motivi<br />

gli interventi di revisione sono sempre stati considerati a maggior rischio di<br />

insuccesso e di complicanze (in particolare la “coclearizzazione”) rispetto alla<br />

chirurgia primaria.<br />

In realtà negli ultimi 15 anni l’introduzione di strumentazione specifica, e in<br />

particolare del laser, riducendo il traumatismo chirurgico, ha reso più semplice,<br />

efficace e sicura la chirurgia di revisione. Nonostante i progressi compiuti i reinterventi<br />

devono essere comunque sempre considerati particolarmente delicati per<br />

le possibili difficoltà tecniche e la varietà dei reperti intraoperatori, che richiedono<br />

al chirurgo non solo impegno, ma anche grande versatilità ed esperienza.<br />

Per tali motivi è bene conoscere le cause principali di insuccesso del primo<br />

intervento, le situazioni anatomo-chirurgiche che più spesso si devono affrontare<br />

e, non ultime, le indicazioni (e le controindicazioni) a un intervento di revisione,<br />

che è sempre da proporre in maniera meditata.<br />

Diverse sono le problematiche poste dall’insorgenza di un insuccesso immediato<br />

e tardivo.<br />

1) Insuccesso immediato<br />

- In caso di insuccesso immediato trasmissivo è consigliabile non intervenire<br />

immediatamente, ma attendere almeno 6 mesi prima di considerare un reintervento.<br />

Il tempo di attesa è infatti necessario per consentire la completa<br />

cicatrizzazione; inoltre rappresenta un ragionevole periodo di osservazione<br />

per evidenziare recuperi tardivi anche parziali, sempre possibili.<br />

- In caso di ipoacusia prevalentemente neurosensoriale fluttuante con acufeni e<br />

vertigini, tale da far sospettare una fistola perilinfatica, soprattutto se vi sono<br />

dubbi sull’adeguatezza della chiusura dell’area della finestra ovale, è invece<br />

necessario un reintervento precoce.<br />

- In caso di evidenti segni di labirintizzazione acuta è indicata la sola terapia<br />

medica a base di cortisonici ad alte dosi, antibiotici e vasoattivi.<br />

- In caso di perforazione iatrogena della membrana timpanica è indicata la<br />

U.O. di ORL – Dipartimento di Neuroscienze – Ospedale Maggiore - Bologna<br />

La chirurgia di revisione dell’otosclerosi<br />

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