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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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Aspetti medico-legali nella chirurgia dell’orecchio medio<br />

mato. Requisiti essenziali per il chirurgo che affronta questo tipo di chirurgia<br />

devono essere la capacità di saper approcciare, in caso di necessità, tutto il percorso<br />

del nervo facciale dall’APC alla parotide e la possibilità di impiegare metodiche<br />

di monitoraggio intraoperatorio del VII nervo cranico. A questo proposito<br />

va ricordato, in tema di innovazioni tecnologiche nella chirurgia dell’orecchio<br />

medio, come esista per il medico l’obbligo di impiego di metodi o apparecchiature<br />

innovative che riducano i rischi di complicanze chirurgiche e migliorino i<br />

risultati operatori, soprattutto quando tali metodiche, prive di effetti collaterali,<br />

siano accettate e ritenute efficaci dalla comunità scientifica 3 .<br />

LE SCELTE TERAPEUTICHE DIFFICILI E CONTROVERSE<br />

Il problema delle scelte terapeutiche difficili è molto “rischioso”ed è indubbio<br />

che la frequente assenza di indirizzi terapeutici univoci e i risvolti funzionali<br />

connessi alla delicatezza delle strutture approcciate implicano che l’otochirurgo<br />

debba spesso confrontarsi con scelte difficili a potenziale rischio rivendicativo.<br />

La scelta terapeutica difficile, caratterizzata da un indirizzo terapeutico non<br />

univoco o controverso e con rischio di danni iatrogeni non sempre prevedibili<br />

con sicurezza, pone evidenti dubbi decisionali, specialmente in caso di possibilità<br />

di trattamenti diversi. Tale situazione non può prescindere dalle caratteristiche<br />

del singolo paziente e dalle sue richieste ed aspettative.<br />

Le variabili che, in ogni singolo caso, interferiscono e si influenzano reciprocamente<br />

determinando l’indirizzo terapeutico più consono alla specifica circostanza<br />

sono rappresentate da:<br />

- tipo di malattia: sintomatologia invalidante o meno, evoluzione clinica, prognosi<br />

e pericolosità;<br />

- disponibilità di trattamenti di elezione o alternativi accettati dalla comunità<br />

scientifica: collaudati dalla comune esperienza e consolidati nella pratica<br />

medica con validazione oggettiva del rapporto rischio-beneficio della terapia,<br />

dei risultati e delle complicanze prevedibili;<br />

- caratteristiche del singolo paziente: età, professione, livello culturale, condizioni<br />

cliniche generali, aspettative ed eventuali richieste dei suoi congiunti;<br />

- disponibilità dell’equipe medica: formazione culturale e professionale,<br />

grado di esperienza e competenza, indirizzi terapeutici di scuola e risorse tecnologiche.<br />

Dall’equilibrata e ponderata valutazione ed interazione di queste variabili<br />

dovrà scaturire la scelta più idonea del programma terapeutico da proporre al<br />

consapevole consenso del paziente. Di fronte a un caso clinico complesso, e al di<br />

fuori dello stato di necessità, al medico è richiesta una responsabile e critica valutazione<br />

delle proprie capacità e possibilità che, in presenza di problematiche di<br />

non facile ed univoca soluzione o in assenza di una specifica ed adeguata preparazione,<br />

implica la necessità di consultazione con colleghi con competenze specifiche<br />

e/o l’invio del paziente ad un centro specializzato con attrezzature ed<br />

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