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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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Il monitoraggio del nervo facciale nella chirurgia dell’orecchio medio<br />

Discriminazione degli artefatti rispetto all’attività EMG<br />

Un aspetto importante nell’analisi delle risposte è rappresentato dalla distinzione<br />

degli artefatti dalla attività EMG evocata (Figura 4). Una prima considerazione,<br />

per riconoscere gli artefatti elettrici, si basa sul fatto che essi compaiono<br />

simultaneamente su tutti i canali di registrazione o quasi, a differenza dell’attività<br />

EMG specifica di un nervo. Inoltre esistono apparecchiature come il NIM in<br />

possesso di sistemi di soppressione automatica degli artefatti, per esempio da stimolo<br />

elettrico o da elettrocoagulazione. Gli artefatti sono anche riconoscibili per<br />

particolari caratteristiche sonore rispetto alla normale attività EMG; infatti il<br />

rumore da artefatto è più stridente con un contenuto frequenziale più acuto e<br />

spesso non presenta correlazioni con le manovre di dissezione, bensì con l’impiego<br />

di strumenti che generano interferenza elettrica (cavitron, aspiratori, frese,<br />

elettrocoagulatori, laser, etc.) (Tabella VII).<br />

Figura 4. Fonti principali di artefatti elettrici in sala operatoria<br />

A. Tracciati registrati durante l’uso di cavitron o fresa<br />

B. Tipica risposta EMG train<br />

C. Tracciato EMG di base interrotto durante l’elettrocoagulazione per attivazione del<br />

sistema di rigetto degli artefatti.<br />

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