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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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P. Laudadio et al.<br />

Di rilievo sono le possibili aderenze che si possono creare tra la protesi o il<br />

lembo di chiusura della finestra ovale e il sottostante labirinto membranoso 29 (fig.<br />

4). Queste ultime in particolare rappresentano un significativo elemento di<br />

rischio negli interventi di revisione e richiedono una particolare cura nelle manovre<br />

di manipolazione o rimozione della protesi, pena il rischio di labirintizzazione;<br />

in alcuni casi, come in presenza di protesi molto “affondate”, può essere più<br />

prudente evitarne la rimozione.<br />

Fig. 4<br />

In ogni caso ogni manovra sul tessuto cicatriziale richiede particolare prudenza<br />

e la scelta accurata degli strumenti più adatti a ogni singola situazione.<br />

L’introduzione del laser ha permesso di semplificare molto questo problema e di<br />

ridurre i rischi di complicanze, rendendo molto meno traumatiche soprattutto le<br />

manovre sulla finestra ovale e sull’estremità della protesi che è a contatto con essa.<br />

2) La dislocazione della protesi dalla finestra ovale è una delle più tipiche<br />

cause di insuccesso, più frequente negli anni passati, in cui si praticava la stapedectomia<br />

totale con interposizione di lembo di vena; il non corretto posizionamento<br />

del lembo e la sua lateralizzazione favorisce la fuoriuscita della protesi,<br />

specialmente se leggermente corta (fig. 5). Una concausa è costituita dalla trazione<br />

esercitata su di essa da tessuto cicatriziale (fig. 6).<br />

116<br />

Fig. 5 Fig. 6

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