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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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G. Latini et al.<br />

dalla membrana timpanica (MT) viene trasferita quasi completamente al labirinto;<br />

per favorire la conservazione dell’energia meccanica, la catena ossiculare non<br />

deve dissipare ne immagazzinare energia e a tale scopo è necessario che sia:<br />

1) Sospesa nell’OM. Per evitare la dispersione energetica, è necessario che la<br />

catena ossiculare sia completamente staccata dall’osso temporale, senza prendere<br />

contatto con le pareti della cassa timpanica.<br />

2) Rigida. Gli elementi della catena costituiscono un insieme coerente e continuo<br />

che non deve deformarsi sotto l’azione dell’energia meccanica; comportandosi<br />

in maniera elastica la catena ossiculare non immagazzina energia ma<br />

la trasferisce completamente alle strutture labirintiche.<br />

E’ quindi opportuno che ogni riparazione ossiculare rispetti tali principi fisiologici.<br />

CARATTERISTICHE DELLE RICOSTRUZIONI OSSICULARI<br />

L’intervento di ricostruzione della catena ossiculare deve essere.<br />

1) Funzionale: deve garantire l’ottimale trasferimento energetico dalla MT ai<br />

liquidi labirintici. Il trasferimento deve essere efficace senza dissipamento o<br />

immagazzinamento di energia.<br />

2) Stabile: deve durare nel tempo. Per essere stabile nel tempo è necessario che<br />

il dispositivo utilizzato per la ricostruzione sia biocompatibile. Per biocompatibilità<br />

si intende la capacità di svolgere una specifica funzione da parte di<br />

una elemento esterno, in un ambiente biologico, con una risposta appropriata<br />

da parte dell’ambiente stesso 57 .<br />

Il mantenimento di tali caratteristiche viene garantito:<br />

a. Dal materiale con cui si costruiscono le protesi.<br />

b. Dalla forma, dalle caratteristiche strutturali e dal posizionamento delle protesi.<br />

c. Dalla tecnica chirurgica utilizzata.<br />

d. Dalla presenza di una MT integra e ben funzionante e di una cassa timpanica<br />

ben areata, condizioni necessarie affinché l’OPL possa ottenere un risultato<br />

ottimale. In caso di patologia flogistica dell’OM quindi l’OPL può essere<br />

effettuata in un tempo chirurgico successivo a quello destinato alla terapia del<br />

processo infiammatorio.<br />

Analizzeremo separatamente le diverse caratteristiche sopraelencate.<br />

MATERIALI<br />

Nel corso degli anni sono stati utilizzati numerosi materiali con risultati variabili.<br />

Generalmente i materiali possono essere classificati in base alla loro natura<br />

(differenzieremo quindi i materiali biologici da quelli sintetici) o in base alla loro<br />

azione sul tessuto ospite (differenzieremo quindi i materiali BIOATTIVI – capaci<br />

di stimolare nell’ospite una risposta chimica o biologica – dai materiali BIOI-<br />

NERTI – che non determinano risposte da parte dell’organismo).<br />

Nell’OPL la risposta biologica dell’ospite potrebbe contribuire a limitare il<br />

risultato funzionale in quanto favorisce il riassorbimento, l’estrusione e la fissità<br />

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