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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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G. Latini et al.<br />

d Platinotomia puntiforme 13 . Tale provvedimento espone al rischio<br />

di affondamento della protesi nel labirinto.<br />

e. Frammenti di cartilagine tragale 13 .<br />

TECNICA CHIRURGICA<br />

La scelta della tecnica da utilizzare per la ricostruzione della catena ossiculare<br />

è strettamente correlata al quadro anatomico dell’orecchio medio al momento<br />

dell’intervento; su questo substrato anatomico deve sempre confrontarsi l’esperienza<br />

e la preferenza dell’operatore, anche in relazione dei materiali a disposizione,<br />

per garantire il risultato migliore. Ricordiamo che l’intervento di ossiculoplastica<br />

non può essere attualmente pianificato preoperatoriamente in quanto le<br />

metodiche di “imaging” non forniscono informazioni complete sullo stato della<br />

catena ossiculare 41.<br />

Come già esposto le varianti anatomiche fondamentali 2 all’atto dell’intervento<br />

chirurgico anche in funzione del risultato, sono correlate:<br />

1. alla presenza o assenza della sovrastruttura della staffa (S+, S-);<br />

2. alla presenza o assenza del manico del martello (M+, M-).<br />

A. Presenza del manico del martello e della sovrastruttura della staffa<br />

a. Erosione del processo lenticolare dell’incudine o erosione parziale<br />

della apofisi lunga dell’incudine.<br />

i. Interposizione tra capitello della staffa e porzione residua di apofisi<br />

lunga di materiale autologo (frammento di cartilagine o di osso).<br />

ii. “Incudo-stapedial-joint” (Applebaund).<br />

iii. Trasposizione dell’incudine autologa (IRA).<br />

b. Erosione totale dell’apofisi lunga dell’incudine (causa più frequente di<br />

discontinuità ossiculare).<br />

i. Trasposizione dell’incudine autologa (IRA). L’incudine viene<br />

estratta e rimodellata in maniera da coprire esattamente la distanza<br />

tra il capitello della staffa e il manico del martello.<br />

• L’estrazione dell’incudine deve essere eseguita con estrema delicatezza<br />

e massima accuratezza per limitare al massimo il rischio<br />

di lesioni della staffa e conseguentemente dell’orecchio interno.<br />

• Una volta estratta l’incudine viene rimodellata con fresa diamantata<br />

e sotto irrigazione costante; viene forgiato un acetabolo<br />

per il capitello della staffa, generalmente sulla linea di inserzione<br />

dell’apofisi lunga al corpo. Molti autori modellano anche<br />

un’intaccatura sul lato esterno dell’apofisi corta per adagiare<br />

l’IRA al manico del martello; nella nostra esperienza questo<br />

tempo non viene effettuato e l’incudine viene rimodellata come<br />

appare in Figura 5.<br />

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