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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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F. Berni Canani et al.<br />

Colesteatoma dell’attico quando è presente una retrazione della pars flaccida<br />

con estensione verso l’attico, antro, mastoide o cavità timpanica<br />

Colesteatoma del seno timpanico caratterizzato da una perforazione o<br />

ampia retrazione del quadrante posterosuperiore della pars tensa con invasione<br />

del mesotimpano posteriore<br />

Colesteatoma della pars tensa in caso di ampia retrazione o fenomeni adesivi<br />

dell’intera pars tensa con interessamento del protimpano e dell’orifizio<br />

timpanico della tuba.<br />

Classificazione di M.Tos<br />

Tipo A: Mesotimpanico<br />

Tipo B: Epitimpanico<br />

Tipo A B: Epitimpanico e mesotimpanico ed epidermizzazione della cassa<br />

Classificazione di Zini e Sanna<br />

Riportiamo infine la classificazione patogenetica classica che divide il colesteatoma<br />

in:<br />

• Colesteatoma acquisito primario<br />

• Colesteatoma acquisito secondario<br />

• Colesteatoma congenito<br />

Il colesteatoma congenito presenta aspetti peculiari per quanto riguarda età<br />

di insorgenza e presentazione clinica. Circa quaranta anni fà Derlacki e Clemis 30<br />

definirono per primi i criteri di identificazione del colesteatoma congenito: una<br />

massa bianca posta medialmente ad una membrana timpanica integra in un soggetto<br />

con anamnesi negativa per otorrea, chirurgia dell’orecchio medio o traumatismi<br />

della rocca. L’origine del CC rimane ad oggi ancora incerta; ma recenti<br />

studi anatomici embrionali hanno prospettato l’origine del CC da residui embrionali<br />

della cavità timpanica identificando una formazione epidermoide nel quadrante<br />

antero superiore in orecchi medi di feti umani; tali formazioni non sono<br />

più identificabili in ossa temporali umane dopo la 33° settimana di sviluppo fetale;<br />

la persistenza di questi residui dopo tale epoca, come confermato da studi<br />

recenti di C.S. Karmody 31 , porterebbe al colesteatoma. Ad oggi sono stati descritti<br />

numerosi casi di CC, alcuni aspetti riguardanti la tecnica chirurgica più adeguata<br />

e la valutazione dei risultati a lungo termine rimangono ancora largamente<br />

dibattuti. Nella maggior parte dei casi descritti in letteratura la lesione sembra<br />

originare a livello del quadrante anterosuperiore della MT anteriormente al mani-<br />

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