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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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D. Dall’Olio et al.<br />

mucosa timpanica è deficitaria. L’acido ialuronico è poco malleabile e viene riassorbito<br />

prima che la mucosa sia ricostituita. Il silastic ed il teflon sono materiali<br />

inerti che non vengono riassorbiti e che, qualche volta, possono essere estrusi.<br />

Inoltre, se la cassa non è ben areata, possono determinare la formazione di due<br />

strati di connettivo fibroso dello spessore di 0,5-1 mm al di sopra e al di sotto del<br />

foglietto di silastic o teflon che, tuttavia, può essere asportato con facilità nel<br />

secondo tempo operatorio in quanto non provoca aderenze tenaci. Quindi non<br />

esiste una materiale ideale: in teoria si dovrebbero fabbricare materiali inerti che<br />

stessero in sede per qualche settimana (tempo necessario per la rigenerazione<br />

della mucosa) e poi essere assorbiti spontaneamente senza fibrosi.<br />

L’ossiculoplastica può essere praticata utilizzando l’incudine modellata autologa<br />

(IRA), che costituisce il miglior materiale attualmente disponibile in quanto<br />

non stimola la formazione di nuovo tessuto osseo e non è sottoposta a riassorbimento.<br />

Innesti di osso corticale autologo si comportano allo stesso modo e possono<br />

essere utilizzati se gli ossicini autologhi non sono disponibili (Merchant<br />

1998).<br />

Si terminerà l’intervento attraverso la sutura del lembo fibroperiosteo sottocutaneo<br />

per evitare la stenosi del condotto fibrocartilagineo e la sutura cutanea<br />

sarà eseguita su due piani. Alcuni chirurghi otologi posizionano dei drenaggi<br />

nella mastoide, utilizzati per facilitare l’eventuale drenaggio ematico, praticare<br />

lavaggi locali e facilitare l’aerazione locale. Essi poi saranno da rimuovere dopo<br />

qualche giorno o poche settimane al massimo. Noi siamo contrari in quanto rapidamente<br />

tali drenaggi risultano infetti e attraverso loro si possono propagare le<br />

infezioni. Nel condotto la membrana timpanica sarà coperta da frammenti di gelfoam<br />

riassorbibile con posizionamento di un otowick, che sarà rimosso in quinta-ottava<br />

giornata. Nel postoperatorio si somministra al paziente terapia antinfiammatoria<br />

per via generale ed antibiotica per via locale.<br />

La causa più frequente di fallimento della timpanoplastica è l’infezione ricorrente<br />

che può condurre alla riperforazione della membrana timpanica ed osteite<br />

con riassorbimento dell’eventuale ricostruzione ossiculare. Tuttavia questa condizione<br />

è infrequente tanto che la chirurgia timpanomastoidea per otite cronica<br />

mucosa ha un relativo buon successo nell’80-90% dei casi (Merchant 1998).<br />

Nella nostra esperienza, in 24 pazienti operati dal 1992 al 2002, con follow-up<br />

minimo di 3 anni (range: 3-13 anni), abbiamo riscontrato un successo del 96%<br />

(23 su 24 pazienti), con la riperforazione della membrana timpanica di solo un<br />

paziente (verificatosi dopo tre anni di completo benessere).<br />

Esistono molte variabili e fattori che possono influenzare i risultati della timpanoplastica<br />

nell’otite cronica mucosa: fattori locali, regionali e sistemici.<br />

Saranno necessari degli studi prospettici per valutare il ruolo di questi fattori ed<br />

altre possibili cause nei risultati della chirurgia dell’otite cronica mucosa e nella<br />

causa delle recidive in seguito, in genere, ad episodi acuti secondari a flogosi<br />

delle cavità nasali e del rinofaringe.<br />

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