05.01.2013 Views

xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

E. Cunsolo<br />

Le macro-oscillazioni extra-uditive<br />

La comprensione di tale pattern funzionale dello STO prende, ancora una<br />

volta, le mosse dalla constatazione dell’entità delle pressioni alle quali è sottoposto<br />

l’orecchio medio. Quelle che abbiamo sino a qui considerato sono le<br />

pressioni sonore, direttamente implicate nella funzione uditiva dell’orecchio<br />

medio. Questo è, nel contempo, una cavità pneumatica connessa da un lato alle<br />

alte vie respiratorie per il tramite del sistema tubarico, dall’altro all’aria atmosferica,<br />

dalla quale è separato dalla membrana timpanica. Ciò espone l’orecchio<br />

medio alla pressione atmosferica ed alle sue variazioni. Questo tipo di<br />

pressione si definisce Pressione Statica ed ha valori d’intensità enormemente<br />

più alti rispetto a quelli della pressione acustica. Basti pensare che immergendosi<br />

alla profondità di 10 metri si aumenta la pressione atmosferica di 1bar, con<br />

una pressione di 100.000.000.000 μPa (ricordiamo che la soglia uditiva è di<br />

20μPa), che corrisponde alla pressione sonora di un tono a 1000Hz di 194dB 4 !<br />

Esiste, evidentemente, un meccanismo biomeccanico che “disaccoppia”<br />

queste mega-oscillazioni dello STO, in modo da interrompere quel sistema non<br />

distorsivo di input/output che abbiamo visto in azione nelle micro-oscillazioni<br />

uditive. In altre parole, occorre rendere non solidali le oscillazioni dell’unità<br />

timpano-malleolare con quelle dell’effettore finale dello STO, che è la staffa.<br />

Questo può ottenersi interponendo tra i 2 estremi della catena un elemento<br />

intermedio che, al momento opportuno, disaccoppi il sistema. La “frizione”<br />

centrale è l’incudine e questo è il motivo per il quale, almeno secondo questa<br />

chiave interpretativa, la catena ossiculare è a 3 elementi.<br />

Tali concetti risultano particolarmente chiari quando si considerino gli<br />

eventi biomeccanici connessi all’esecuzione di un esame timpanometrico. La<br />

pressione/depressione creata nel condotto uditivo esterno produce degli spostamenti<br />

consensuali dell’unità timpano-malleolare dell’ordine di 1mm, che si<br />

riducono a soli 10μ della staffa.<br />

La base anatomica di questo comportamento è da ricercare nelle peculiarità<br />

anatomiche delle articolazioni incudo-malleolare ed incudo-stapediale.<br />

Un’ampia oscillazione timpano-malleolare produce uno spostamento verso<br />

l’alto della testa del martello nei movimenti d’introflessione timpanica. Si crea<br />

così un reciproco scivolamento delle faccette articolari incudo-malleolari<br />

(Fig.5).<br />

14

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!