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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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P. P. Cavazzuti et al.<br />

TRATTAMENTO MEDICO<br />

Una volta confermato il sospetto diagnostico di fistola liquorale dell’osso<br />

temporale occorre programmare un trattamento adeguato.<br />

Anche se il rischio di meningite è elevato, è controverso l’uso di terapia con<br />

antibiotici a scopo profilattico. Secondo molti Autori, infatti, l’antibiotico impiegato<br />

potrebbe selezionare ceppi resistenti tra i batteri presenti nell’organismo,<br />

rendendo più difficile un trattamento in caso di flogosi meningea conclamata. Al<br />

contrario, altri Autori raccomandano l’uso di antibiotici anche in assenza di sintomatologia<br />

per evitare che la meningite si manifesti in modo subdolo, subclinico,<br />

rendendosi evidente in fase già di danno irreversibile. Vi è comunque generale<br />

accordo sull’antibioticoterapia in caso di pazienti immunodepressi o se sono<br />

presenti presidi come cateteri di drenaggio ventricolare o lombare.<br />

Possono essere impiegati altri farmaci allo scopo di ridurre la produzione di<br />

liquor, quali diuretici, in particolare dell’ansa o osmotici, inibitori dell’anidrasi<br />

carbonica e steroidi.<br />

TRATTAMENTO CHIRURGICO<br />

L’impiego di un drenaggio continuo lombare può essere attuato con successo<br />

in quanto la riduzione di volume e di pressione del liquor cefalo-rachidiano permette<br />

ai processi di guarigione dei tessuti di avvenire spontaneamente. Può essere<br />

usato anche come presidio post-chirurgico per favorire la stabilizzazione della<br />

chiusura.<br />

Il trattamento chirurgico è l’opzione terapeutica di scelta in caso di fistola<br />

spontanea e si impone in tutti quei casi di fistola traumatica, anche iatrogena, che<br />

si risolvono spontaneamente.<br />

La natura e la posizione del tramite fistoloso determinano la scelta dell’approccio<br />

chirurgico.<br />

In caso di malformazioni della capsula otica come la sindrome di Mondini di<br />

solito la chiusura si effettua per via trans-canalare con l’obliterazione delle cavità<br />

dell’orecchio medio con tessuto adiposo.<br />

Nella maggior parte dei difetti spontanei è comunque da preferire un approccio<br />

trans-mastoideo, che permette di identificare visivamente la fistola e di ripararla<br />

mediante l’apposizione di fascia autologa sostenuta da Gelfoam o da cartilagine<br />

tragale. Occasionalmente, se la fistola è di grandi dimensioni o non è riconoscibile<br />

in corso dell’esplorazione, può rendersi necessaria l’obliterazione della<br />

mastoide con grasso.<br />

Un problema a parte è rappresentato dalle fistole che comunicano con la fossa<br />

posteriore anteriormente al seno sigmoide: in questo caso la liquorrea è molto<br />

importante in quanto proviene direttamente dalla cisterna magna e il flusso difficilmente<br />

può essere controllato dalla sola fascia o da obliterazioni parziali. Si<br />

impone quindi la chiusura della mastoide con un ampio lembo di tessuto adiposo<br />

ed è utile il ricorso ad un drenaggio lombare nel periodo postoperatorio.<br />

Se la fistola comunica con la fossa cranica media ed è di grandi dimensioni,<br />

con diametro superiore al centimetro, è molto probabile che l’orecchio medio<br />

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