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xciii congresso nazionale - S.I.O.e.Ch.CF.

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La chirurgia del nervo facciale intratemporale<br />

LA CHIRURGIA DEI TUMORI PRIMITIVI DEL NERVO FACCIALE<br />

I tumori primitivi del nervo facciale rappresentano una patologia piuttosto<br />

rara e di diagnosi difficoltosa, a tal punto che un numero non trascurabile di casi<br />

viene inizialmente diagnosticato come paralisi di Bell, con il rischio di estensione<br />

della patologia alle strutture contigue. La rarità di queste neoplasie inoltre<br />

non ha favorito la diffusione di studi con ampie casistiche e il raggiungimento<br />

di strategie terapeutiche univoche e ben codificate. Sotto l’aspetto dell’istopatologia<br />

si tratta prevalentemente di tumori benigni a lento accrescimento, quali<br />

schwannomi, neurofibromi ed emangiomi. Sono stati descritti rarissimi casi di<br />

tumori a cellule granulari, di schwannomi maligni e di tumori glomici primitivi<br />

del nervo.<br />

Lo schwannoma o neurinoma rappresenta il principale di questi tumori e<br />

prende origine dalle cellule di Schwann, probabilmente dalla componente sensitiva<br />

del nervo 46 . Questi tumori presentano un accrescimento lento per anni e talvolta<br />

sono apparentemente multicentrici, come fossero tumori multipli distinti<br />

lungo il nervo; in realtà sono state documentate connessioni intraneurali tra porzioni<br />

distanti del tumore, che può interessare più segmenti nervosi.<br />

Macroscopicamente si presenta come una tumefazione del nervo e per delimitare<br />

con precisione la sua estensione lungo il decorso nervoso spesso è necessario<br />

l’esame istologico in estemporanea. Dal punto di origine la neoplasia si accresce<br />

in modo eccentrico in direzione della minor resistenza comprimendo progressivamente<br />

il tronco del nervo oltre a poter erodere la coclea e il labirinto, in particolare<br />

a livello della porzione anteriore dei canali semicircolari laterale e superiore<br />

42 . Dal punto di vista topografico i neurinomi del facciale possono interessare<br />

qualsiasi segmento del nervo, ma prediligono più frequentemente l’area del<br />

ganglio genicolato e il segmento timpanico, mentre più raramente hanno sede<br />

intracranica 7,9,13,42 . La resistenza delle fibre del VII nc alla compressione tumorale<br />

è piuttosto elevata grazie soprattutto alla barrriera epineurale e sotto questo<br />

aspetto l’area anatomica più ristretta e quindi funzionalmente più vulnerabile è<br />

rappresentata dalla porzione labirintica con il foro meatale.<br />

L’emangioma del nervo facciale è probabilmente un amartoma vascolare più<br />

frequentemente localizzato a livello del ganglio genicolato probabilmente a<br />

causa di un più ricco plesso vascolare a tale livello. Tale neoformazione, anche<br />

se di piccole dimensioni, può provocare precocemente una paralisi facciale con<br />

un meccanismo di furto vascolare e conseguente ischemia acuta del nervo. In<br />

passato di raro riscontro, allo stato attuale grazie al perfezionamento delle tecniche<br />

di imaging è più facilmente diagnosticato e quindi di più frequente riscontro.<br />

In alcuni casi questo tumore presenta fenomeni di ossificazione configurando il<br />

quadro dell’emangioma ossificante e tali condizioni conferiscono alla neoplasia<br />

aspetti radiologici caratteristici che ne permettono una più agevole diagnosi<br />

preoperatoria.<br />

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