Dimensiuni ale limbajului n context carceral
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Secţiunea Limbi şi literaturi romanice: Nagy Ella Bernadette – premiul I; Maria Bărăscu – premiul<br />
II; Daniela Ioana Demeni – premiul III.<br />
*<br />
*<br />
LE METAMORFOSI DEL DEVISEMENT DOU MONDE<br />
Ella Bernadette Nagy<br />
Conducător ştiinţific: lector univ. dr. Monica Fekete<br />
Secţiunea: Limbi şi literaturi romanice<br />
Il Devisement dou monde 1 o il Milione 2 , titolo sotto il qu<strong>ale</strong> l’opera è più nota al pubblico italiano, fa<br />
parte di un gruppo di testi medievali che costituiscono la cosiddetta “letteratura di viaggio”, che raccoglie<br />
opere eterogenee, non classificabili in un genere nettamente delimitato.<br />
In realtà l’opera di Marco Polo presenta qualcosa in più rispetto alle altre scritture odeporiche: il<br />
Devisement dou monde, oltre a essere un resoconto di viaggio, è un trattato geografico-enciclopedico in<br />
sostanza. Il libro fornisce una quantità di informazioni sull’estremo oriente, costituendo una vasta<br />
documentazione sulla Cina e sull’Impero dei Mongoli. Presenta notizie di carattere geografico, antropologico<br />
e etnografico con note storiche. Oggi l’opera è un’importantissima fonte per gli orientalisti e antropologi.<br />
Nella sua complessità ha anche il suo valore letterario, nella descrizione del mondo orient<strong>ale</strong> vengono inserite<br />
parti narrative, veri e propri racconti.<br />
Redatto nel 1298 il libro si include nella letteratura franco-italiana o franco-veneta: l’impiego del<br />
francese da parte di autori italiani era molto frequente nel ‘200 fino ai primi decenni del ‘300. Nell’Italia<br />
settentrion<strong>ale</strong> la lingua d’oїl era la lingua della prosa narrativa, dei rifacimenti della materia cavalleresca e<br />
anche delle opere cronachistiche, storiografiche come Les Estoires de Venise di Martin da Canal, o dei trattati<br />
enciclopedici, come Le livre dou trésor di Brunetto Latini. 3<br />
Rustichello da Pisa, autore di un Meliadus, compilazione romanzesca che si inquadra sempre nella<br />
letteratura franco-italiana, sembra essere l’autore, o piuttosto co-autore del Devisement dou monde. Si tratta di<br />
un’opera scritta dunque in una lingua fortemente mescidata da elementi lessicali, morfologici, grafici e<br />
fonetici del francese e di varietà italiche di area veneta soprattutto, ma anche di area toscana. Non abbiamo la<br />
certezza assoluta però che questa era la veste linguistica origin<strong>ale</strong> del Devisement, perché questi tratti<br />
1<br />
‘descrizione del mondo’, dal verbo deviser che in antico francese significava non soltanto dividere, spartire, ma anche esporre,<br />
descrivere, raccontare, cfr. GODEFROY, 2. vol. pp. 703-704. L’opera circolò successivamente anche con altri titoli, come La<br />
description du monde, Livre des Merveilles, Livre du Grand Khan de Tartarie, ecc. Devisement è la forma che dovette essere<br />
probabilmente il titolo originario dell’opera. Il codice più autorevole, il ms. fr. 1116 della BnF ci tramanda l’intitolazione in due<br />
forme: nella rubrica inizi<strong>ale</strong> c’è la forma devisement, mentre nella tavola del codice si legge divisiment, che L. F. Benedetto<br />
corregge in divisament, cfr. BARBIERI 2004, p. 131n. La forma divisament è ripresa anche nell’edizione di RONCHI 1982.<br />
2<br />
Il Milione è la forma aferetica di Emilione, soprannome di un ramo della famiglia Polo.<br />
3<br />
SEGRE 1995, pp. 632-3.