Dimensiuni ale limbajului n context carceral
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contrees.” Può darsi che già il testo originario abbia avuto alcune discordanze tra le voci narrative, ma è più<br />
probabile, che siano ulteriori interventi. Le divergenze tra le varie redazioni spiegano l’intervento degli<br />
amanuensi per rendere più credibile e attendibile l’imago mundi.<br />
Le descrizioni geografiche spesso vengono interrotte da brani narrativi per raccontare di una<br />
meraviglia o un evento storico, che fanno parte delle choses merveilleuses. In tal modo si intreccia la<br />
descriptio del mondo orient<strong>ale</strong> con la narratio di tipo storico. Si potrebbero classificare le narrazioni: da una<br />
parte ci sono episodi della dinastia gengiskhanide, dall’altra parte troviamo narrazioni di carattere<br />
miracolistico che raccontano della rivalità tra cristiani e musulmani, mentre altri brani narrativi sono di tipo<br />
aneddotico, da considerare come vere e proprie novelle, raccolte da Marco Polo durante il suo viaggio in<br />
partibus orientis.<br />
Sono descritte minuziosamente le tecniche di combattimento dei Mongoli, soprattutto alcune battaglie<br />
di Gengis Khan e di Khubilai Khan. In queste scene è forte l’influenza di Rustichello, le scene di<br />
combattimento ci fanno pensare ai romanzi cavallereschi. Forse si deve al pisano anche la narrazione<br />
dell’assedio della città di Sanyanfu o Saianfu (l’odierna Siang-Yang, cap. 142 in TA, CXLVI in F): secondo il<br />
testo i tre Polo hanno contribuito all’esito dell’assedio costruendo macchine da guerra. In realtà, la battaglia<br />
ha avuto luogo qualche anno prima che i Polo arrivassero nell’Impero dei mongoli. Nella redazione toscana<br />
questo episodio è più conciso, resta solo l’essenza della storia, privo di particolari. Molte parti narrative nelle<br />
redazioni toscane hanno subito simili riduzioni. Le notizie che trattano meraviglie legate alla fede cristiana<br />
(come il famoso episodio sulla meraviglia avvenuta a Baudac, raccontata nei capp. XXV-XXVIII, la storia<br />
della colonna della chiesa sospesa per volontà di Dio, cap. LII, l’apparizione di San Tommaso, cap. CLXXVI,<br />
o altre notizie sempre di carattere miracolistico, p. es. quella sui re magi, capp. XXXI-XXXII) e anche quelle<br />
aneddotiche (come la storia del prete Gianni, quella sul Veglio della Montagna, capp. XLI-XLIII) sono più<br />
brevi nelle redazioni toscane mentre si mantiene quasi tutto nella versione in buon francese 1 . Di solito la<br />
riduzione consta nell’eliminazione dei dialoghi oppure di alcuni particolari non rilevanti nella successione dei<br />
fatti. Così TA diventa notevolmente più ridotto rispetto alla redazione franco-italiana, e privilegia le notizie<br />
commerciali. Questo documenta che in Italia il Milione è stato letto dal ceto borghese-mercantile. Ciò viene<br />
dimostrato anche dal fatto che tutti i testimoni della redazione toscana sono scritti con scrittura mercantesca. 2<br />
Quindi il testo primitivo del Devisement dou monde, rimasto sotto il segno di incompiutezza, con ogni<br />
nuovo manoscritto passa attraverso una ripulitura: si eliminano gli elementi considerati meno importanti, i<br />
nomi propri si adattano, si modificano 3 . Il Milione è cambiato nel corso della sua storia, e spetta ai filologi<br />
1<br />
Ovviamente ogni manoscritto abbrevia, ma non quanto le redazioni toscane. Nell’episodio sul Veglio della Montagna B4 sembra<br />
seguire la redazione franco-italiana, ma solo fino a un certo punto: dopodiché abbrevia la parte fin<strong>ale</strong>.<br />
2<br />
La descrizione dei codici toscani in BERTOLUCCI PIZZORUSSO 2003, pp. 327-340.<br />
3<br />
Che è spiegabile anche con il fatto che nelle scritture medievali alcune lettere sono simili. Il ms. B4 confonde spesso le c e le t, le u<br />
e le n e le i e le r , cfr. BADEL 1998, p. 38.