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Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

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3 Mastranza delle<br />

Grazie<br />

4 Mastranza del<br />

Rosario 380<br />

5 Monte del<br />

Purgatorio 382<br />

6 Congregazione<br />

del SS. mo<br />

Sacramento 384<br />

7 Congregazione<br />

del SS. mo<br />

Rosario 386<br />

121<br />

c. s. Due laici e/o<br />

ecclesiastici nom<strong>in</strong>ati<br />

dal parroco 379<br />

c.s. Due Laici e/o<br />

ecclesiastici <strong>di</strong> nom<strong>in</strong>a<br />

del parroco 381<br />

c.s. Un laico eletto dai<br />

Celebrazione <strong>di</strong> messe, olio,<br />

cere e feste dei titolari,<br />

contribuzione per il<br />

mantenimento della chiesa.<br />

c.s.<br />

confratelli 383<br />

Funerali, celebrazione messe e<br />

arre<strong>di</strong> sacri<br />

c.s. Un laico 385 Seppellire i poveri.<br />

Due maritaggi e celebrazione <strong>di</strong><br />

messe<br />

c.s. Un laico 387 Intervenivano alle processioni e<br />

ai funerali con “loro veste”.<br />

Da evidenziare nella Mastranza del Sacramento la presenza <strong>di</strong> una congregazione, senza<br />

ren<strong>di</strong>te, che si prendeva cura <strong>di</strong> seppellire i poveri e, con la gestione <strong>di</strong> “un piccolo<br />

legato pio sotto il titolo <strong>di</strong> S. Francesco Saverio”, assegnava “due piccioli Maritaggi” e<br />

faceva celebrare alcune messe. F<strong>in</strong>o a qualche decennio prima nella sede della<br />

congregazione, sotto il titolo <strong>di</strong> S. Francesco Saverio,si riunivano i capifamiglia per<br />

eleggere i s<strong>in</strong>daci dell’Università 388 .<br />

377 Per queste due mastranze il parroco annota solo che “tutte e due (erano) da tempo<br />

immemorabile <strong>in</strong>trodotte e addette all’Altare Maggiore per ajuto del Parroco”.<br />

378 Notaio Pascale Cerrone, Vito Errico.<br />

379 Don Francesco Simone e Gennaro Colella.<br />

380 Il parroco per le Mastranze delle Grazie e del Rosario annotava: “Da tempo immemorabile<br />

<strong>in</strong>trodotte <strong>in</strong> detta Parrocchiale”. Avevano ren<strong>di</strong>te tenuissime, vi concorreva la pietà dei fedeli con<br />

le annuali elemos<strong>in</strong>e.<br />

381 Giulio Gentile e Saverio Campanile.<br />

382 Accoglieva ecclesiastici, fratelli e sorelle. La ren<strong>di</strong>ta proveniva particolarmente dalle Mesate e<br />

Mortori.<br />

383 Governatore era Bartolomeo Condola o Connòla.<br />

384 Congregazione <strong>di</strong> laici, senza ren<strong>di</strong>te. Aveva un piccolo legato pio sotto il titolo <strong>di</strong> S.<br />

Francesco Saverio consistente nel <strong>di</strong>spensare due piccoli maritaggi e far celebrare poche messe.<br />

385 Priore era Giuseppe <strong>di</strong> Francesco.<br />

386 Non aveva ren<strong>di</strong>te ed accoglieva solo laici che “hanno loro veste per <strong>in</strong>tervenire alle<br />

Processioni, e funerali”.<br />

387 Priore era Saverio Campanile.<br />

388 Bruno D’Errico, Note per la storia <strong>di</strong> Grumo Nevano, Frattamaggiore 1987, p. 6.

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