01.06.2013 Views

Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

146<br />

Se proviamo ad accorpare i comuni <strong>in</strong> fasce, sulla base del numero <strong>di</strong> abitanti,<br />

otteniamo una tabella che ci consente <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re l’analisi.<br />

Tabella n. 8 Rapporto tra popolazione e <strong>Luoghi</strong> <strong>pii</strong> laicali e misti<br />

Comuni sud<strong>di</strong>visi per fasce <strong>di</strong><br />

ampiezza della popolazione<br />

Totale popolazione<br />

Numero luoghi <strong>pii</strong><br />

laicali e misti<br />

Numero<br />

abitanti per<br />

ogni Luogo<br />

pio<br />

Comuni f<strong>in</strong>o a 2000 abitanti 26.973 113 238,70<br />

Comuni da 2001 a 4000 abitanti 17.649 45 392,20<br />

Comuni da 4001 a 6000 abitanti 5.674 9 630,44<br />

Comuni da 6001 a 8000 abitanti 14.500 24 604,17<br />

Comuni da 8001 a 10.000 abitanti 8.464 17 497.88<br />

Città <strong>di</strong> Aversa 14.177 67 211,60<br />

Totali 87.437 269 325,04<br />

Analizzando i dati emerge che nei comuni piccoli (f<strong>in</strong>o a 2000 abitanti) il rapporto<br />

abitanti/numero <strong>di</strong> <strong>Luoghi</strong> <strong>pii</strong> è piuttosto basso: circa 240, <strong>in</strong> questo caso certamente è<br />

decisiva la presenza delle cappelle del Sacramento volute dai vescovi aversani <strong>in</strong> ogni<br />

parrocchia e la presenza <strong>di</strong> altri luoghi <strong>pii</strong> voluti d<strong>alla</strong> pietà popolare o sorti per la<br />

presenza <strong>di</strong> qualche ord<strong>in</strong>e monastico. Fenomeno questo che trova parziale riscontro<br />

anche <strong>in</strong> altre parti d’Italia, dove, nel caso dei piccoli comuni spesso sono presenti due<br />

confraternite, una <strong>in</strong>titolata al Santissimo Sacramento e localizzata presso la chiesa<br />

parrocchiale, e un’altra mariana <strong>in</strong> genere legata <strong>alla</strong> recita del Rosario, con la<br />

conseguenza che “una oligarchia borghigiana maschile” gestisce i beni ecclesiastici e<br />

<strong>alla</strong> religiosità femm<strong>in</strong>ile si offre uno sbocco istituzionale. Aumentando la consistenza<br />

demografica, da oltre 2000 f<strong>in</strong>o a 4000 abitanti il rapporto quasi si raddoppia, segno che<br />

una volta coperte le esigenze <strong>di</strong> culto e <strong>di</strong> pietà cristiana, <strong>di</strong> luoghi <strong>pii</strong> non ne sorgevano<br />

più. Nella fascia tra i quattromila e gli ottomila abitanti, il rapporto si attesta <strong>in</strong>torno alle<br />

600 unità, ciò può voler <strong>di</strong>re che l’ipotesi fatta per la fascia precedente si consolida.<br />

Nella penultima fascia abbiamo solo il comune <strong>di</strong> Frattamaggiore nel quale il rapporto è<br />

<strong>di</strong> un luogo pio per circa 500 abitanti. Nella città <strong>di</strong> Aversa il rapporto cambia<br />

completamente e scende sotto a quello dei comuni piccoli, 211. Sembra evidente che la<br />

frequenza dei <strong>Luoghi</strong> <strong>pii</strong> era con<strong>di</strong>zionata dal numero degli abitanti, d<strong>alla</strong> ricchezza<br />

della popolazione e d<strong>alla</strong> maggiore o m<strong>in</strong>ore presenza <strong>di</strong> ord<strong>in</strong>i religiosi regolari. In<br />

relazione <strong>alla</strong> popolazione c’è un rapporto <strong>in</strong>versamente proporzionale. Nella fascia<br />

bassa c’è la tendenza ad aggregazioni più piccole, crescendo il numero degli abitanti<br />

aumenta teoricamente il numero <strong>di</strong> associati. Ad Aversa, dove si concentrava la<br />

burocrazia della curia vescovile, la presenza <strong>di</strong> vari conventi <strong>di</strong> ord<strong>in</strong>i regolari e <strong>di</strong><br />

Controriforma <strong>di</strong> <strong>in</strong>globare nel tessuto delle istituzioni ecclesiastiche tutti gli strati della società<br />

(…) ”, op. cit. pp. 495-496.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!