Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

90
Maggiore 47 lo stesso
titolo
Monte laico di S.
36
Lucia 49
Chiesa
propria dallo
stesso titolo
nel distretto
c.s.
Laici 50 Suffragi
Conservatorio di
37
donne pentite 51
Chiesa
Mater Dei
Ecclesiastico nominato dal
vescovo 52
Ricovero donne pentite
mantenute dal vescovo
Cappella SS. mo
38
Sagramento 53
Parrocchia S.
Maria della
Piazza 54
quattro laici nominati dal
vicario curato e dal rettore
del seminario 55
Aiuto al parroco e
mantenimento e decoro
della cappella.
39
Venerabile chiesa S.
Maria degli Angioli,
e Confraternita del
Gonfalone del Sacro
Sepolcro
Chiesa
propria dello
stesso titolo,
nel distretto
della
parrocchia
Laici 56
Monte di fratelli e
40
sorelle 57
Nella chiesa
S. Maria di
Torre
Bianca, nel
distretto c.s.
Laici 58
Nella
41
Cappella di Santa
Maria di Monserrato
e Confraternita di S.
Benedetto
cappella
laicale S.
Maria di
Monserrato,
distretto
Parrocchia S.
Laici 60
47 Non facevano uso di sacco né di altre insegne.
48 Superiore il notaio Pascale Petrone e tesoriere Biasio Ultasca.
49 I fratelli pagavano un carlino al mese per i suffragi e le messe da celebrare dopo morti per la
loro anima.
50 Don Nicola Ruffo e Antonio Bonavita tesoriere seu borziere.
51 Il conservatorio era mantenuto dal vescovo e con le elemosine della popolazione trattandosi di
donne povere.
52 Canonico decano don Giuseppe della Porta.
53 Subordinata direttamente al vescovo.
54 Il parroco era don Giuseppe Cacciapuoti.
55 “Vengono eletti quattro laici per adempiere a quegli officii che non così facilmente si possono
esercitare dagli ecclesiastici. Uno di detti laici esercita l’ufficio di tesoriere, il quale oggi dì è don
Filippo Vinzi, gl’altri tre laici sono economi volgarmente detti Mastri, cioè, Tommaso Barbato,
Domenico Pinto, Nicola Nardiello, e servono il Parroco in suo aiuto e per il decoro e
mantenimento di detta Cappella”.
56 Gli amministratori che gestivano la chiesa e la confraternita erano: don Nicola Palmieri e don
Onofrio de Bernardis.
57 Il Monte si reggeva con le mesate che pagavano i fratelli e le sorelle.
58 Paolo di Rosa, Agnello Santagata e Nicola Ventura.