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Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

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Giuseppe festeggiava il suo protettore con due messe cantate e i vespri, nel giorno del<br />

santo e nel giorno del suo patroc<strong>in</strong>io. I Carnevaletti erano pre<strong>di</strong>sposti d<strong>alla</strong> Cappella<br />

delle Anime purganti. A Orta la Cappella del Sacramento celebrava la festa del Corpus<br />

Dom<strong>in</strong>i e quella del Santo Sepolcro, facendosi carico della spesa per le tavole e per i<br />

chio<strong>di</strong>. La congregazione del Crocefisso celebrava i venerdì <strong>di</strong> marzo e la ricorrenza del<br />

Crocefisso che si teneva <strong>in</strong>sieme a quella dell’Addolorata, con messa cantata, sparo <strong>di</strong><br />

mortaretti e processione con torce e candele. La Cappella e la Congregazione del<br />

Rosario tenevano <strong>in</strong>sieme la festività della Beata Verg<strong>in</strong>e con messe cantate,<br />

processioni, spari e suoni la prima domenica <strong>di</strong> maggio e <strong>di</strong> ottobre. La Congregazione<br />

del Sacramento si faceva carico della messa cantata nel giorno dell’Epifania del Signore<br />

e contribuiva <strong>alla</strong> celebrazione della festa <strong>di</strong> S. Giuseppe. La Congregazione <strong>di</strong> S.<br />

Massimo, protettore del paese, si faceva carico dei riti religiosi con messe e vespri e<br />

contribuiva alle spese della festa.<br />

A Pascarola la Congregazione del Rosario faceva celebrare dal parroco la messa cantata<br />

e il vespro, <strong>alla</strong> processione <strong>in</strong>terveniva oltre al clero locale formato forse da tre o<br />

quattro sacerdoti che provvedevano anche alle confessioni, <strong>di</strong>eci sacerdoti e chierici<br />

forestieri. Non mancavano i suoni delle trombette, <strong>di</strong> altri strumenti e i fuochi <strong>di</strong><br />

artificio. La congregazione e la cappella del Sacramento spendevano 80 ducati per la<br />

festa del Sacramento, per la processione dell’ottavario, i riti religiosi ai quali <strong>in</strong>vitavano<br />

anche il clero dei paesi vic<strong>in</strong>i, i fuochi pirotecnici e la musica. A Crispano la<br />

Congregazione del Purgatorio <strong>di</strong>stribuiva una candela a ciascun confratello il giorno<br />

della Candelora <strong>in</strong>sieme a un piatt<strong>in</strong>o <strong>di</strong> creta; la domenica delle Palme offriva loro una<br />

frasca <strong>di</strong> palma. La Mastranza del Sacramento spendeva 4,40 ducati per l’officiatura<br />

nell’Epifania e per la lettura del Passio durante la settimana santa. Contribuiva con un<br />

ducato <strong>alla</strong> festa <strong>di</strong> S. Gregorio Magno, patrono del paese, e spendeva 6 ducati per la<br />

“fattura” del S. Sepolcro. Anche il Monte del Purgatorio dava un contributo per la festa<br />

<strong>di</strong> S. Gregorio che probabilmente era celebrata con molta parsimonia, perché la stessa<br />

Congregazione, che ne portava il nome, spendeva meno <strong>di</strong> due ducati. La congregazione<br />

delle Anime del Purgatorio contribuiva con un ducato <strong>alla</strong> festa del Corpus Dom<strong>in</strong>i e<br />

con mezzo ducato per le pre<strong>di</strong>che dell’Avvento e <strong>di</strong> Quaresima.<br />

A Teverola la Cappella e il Monte delle Anime del Purgatorio celebravano la festività<br />

dell’Assunta con addobbo della cappella, riti religiosi con novena, sermoni e spari.<br />

Anche la Cappella del Rosario con 17 ducati <strong>di</strong> entrate spendeva 3 ducati per la festa del<br />

Rosario con messe cantate, spari “e altro”. La Cappella del Sacramento spendeva 100<br />

ducati per le feste del Santo Sepolcro, del Natale e del Corpus Dom<strong>in</strong>i che prevedevano<br />

messe cantate, novene, musica, addobbi, primo e secondo vespro, processioni “con preti<br />

del luogo ed esteri”. A Trentola la Cappella <strong>di</strong> S. Michele, grazie <strong>alla</strong> generosità dei<br />

fedeli, spendeva più dei 16 ducati che poteva stanziare per le feste, la più importante<br />

delle quali era quella <strong>di</strong> S. Michele, patrono del paese, che ricorreva nel mese <strong>di</strong> maggio<br />

e consisteva <strong>in</strong> una messa cantata, musica e spari. La Cappella delle Anime del<br />

Purgatorio organizzava la festa <strong>di</strong> S. Giuseppe anche con il contributo del Monte degli<br />

Agonizzanti sotto il titolo <strong>di</strong> S. Giuseppe, che vi contribuiva con due ducati e mezzo. La<br />

Cappella del Sacramento teneva gli esercizi spirituali nei giorni dei Carnevaletti con una<br />

durata <strong>di</strong> otto giorni, chiamando probabilmente due sacerdoti da qualche paese vic<strong>in</strong>o<br />

perché offriva loro il trasferimento <strong>in</strong> calesse e “le cibarie ai medesimi <strong>in</strong> detti otto<br />

giorni”. A Succivo la Congregazione del Rosario spendeva quattro ducati per la festa<br />

dell’Immacolata Concezione e <strong>di</strong>stribuiva candele il giorno della Candelora. La<br />

Cappella del Sacramento ne spendeva do<strong>di</strong>ci per la festa del Corpus Dom<strong>in</strong>i e per i riti

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