01.06.2013 Views

Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

12<br />

confraternite, possa chiarire la funzione economico-sociale svolta da tali associazioni<br />

nella società napoletana del XVIII secolo 12 ”.<br />

Tornando <strong>alla</strong> nostra ricerca, è doveroso avvertire che non per tutti i comuni della<br />

<strong>di</strong>ocesi è stato possibile r<strong>in</strong>venire la stessa quantità <strong>di</strong> documenti. Del resto, questo<br />

stu<strong>di</strong>o vuole offrire un’immag<strong>in</strong>e d’<strong>in</strong>sieme dei luoghi <strong>pii</strong> e della società <strong>di</strong>ocesana; gli<br />

elementi descrittivi <strong>di</strong> aspetti particolari <strong>di</strong> un comune non sono, verosimilmente, molto<br />

<strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> altri comuni. Per cui cambiando piccoli particolari ed i nomi delle<br />

persone, le caratteristiche della borghesia e degli altri ceti <strong>di</strong> una località erano presenti<br />

anche <strong>in</strong> altri. Lo stesso vale per quanto riguarda gli eventi collettivi devozionali, come<br />

le feste. I s<strong>in</strong>goli elementi raccolti contribuiscono, qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, a dare un’immag<strong>in</strong>e<br />

d’<strong>in</strong>sieme della realtà dell’area <strong>di</strong>ocesana <strong>alla</strong> f<strong>in</strong>e del XVIII e all’<strong>in</strong>izio del XIX secolo,<br />

che probabilmente non è <strong>di</strong>ssimile da quella realmente esistita. Far rivivere le speranze,<br />

le angosce, i soprusi, i rancori, dei nostri antenati forse contribuisce a far comprendere<br />

anche la realtà <strong>di</strong> oggi, dove la presenza del degrado e del malcostume non può <strong>di</strong>rsi<br />

certo <strong>in</strong>feriore a quello del periodo preso qui <strong>in</strong> considerazione. All’epoca una parte<br />

delle Università era <strong>in</strong> amm<strong>in</strong>istrazione coatta, perché mal gestita d<strong>alla</strong> classe <strong>di</strong>rigente;<br />

oggi, una parte dei comuni della zona è sciolta per <strong>in</strong>filtrazione camorristica. Alla<br />

speculazione sulla cattiva gestione delle Università, sui beni dei luoghi <strong>pii</strong>, sugli appalti<br />

delle gabelle che un osservatore dell’epoca def<strong>in</strong>iva “perniciosa”, si è sostituita, spesso,<br />

una cattiva amm<strong>in</strong>istrazione dei comuni; ai “complotti dei paesani” contro “appaltatori<br />

forestieri” per l’accaparramento delle gabelle si è sostituito il “complotto” per l’appalto<br />

delle opere pubbliche. Parlando delle complicità esistenti tra i componenti della<br />

borghesia <strong>di</strong> un comune della zona, “quali per parentela, per aderenze, e per <strong>di</strong>pendenze<br />

su vari capi seco traggono tutto quel paese”, il citato osservatore scriveva: ”Sì fatto<br />

<strong>in</strong>conveniente è il più sensibile, e pernicioso, che quando non vi si accorre a ripararlo<br />

con solleciti e propri espe<strong>di</strong>enti renderà quasi miserabile il Patrimonio Universale a<br />

danno de poveri naturali, li quali portano il peso delle Gabelle, senza che l’Università ne<br />

senta il beneficio, usurpandoselo quei pochi, che sonosi uniti per rendersi perpetui <strong>in</strong><br />

detti affitti coll’estaglio a loro talento 13 ”.<br />

Viene da pensare che non a caso oggi i comuni a Nord <strong>di</strong> Napoli costituiscano un’area<br />

tra le più degradate d’Europa, con una vivibilità molto bassa e con le aree urbane<br />

deturpate d<strong>alla</strong> speculazione e<strong>di</strong>lizia e quelle rurali <strong>di</strong>ventate ricettacolo <strong>di</strong> rifiuti tossici.<br />

Prima <strong>di</strong> chiudere questa premessa desidero r<strong>in</strong>graziare Diego Carnevale, Giuseppe De<br />

Michele, Bruno D’Errico e Gerardo Pe<strong>di</strong>c<strong>in</strong>i che hanno letto il testo dandomi tante utili<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni; a Bruno D’Errico sono debitore anche dell’aiuto che mi ha dato nella<br />

raccolta delle <strong>in</strong>formazioni sui luoghi <strong>pii</strong> d<strong>alla</strong> visita apostolica del vescovo Baldu<strong>in</strong>o<br />

De Baldu<strong>in</strong>is. Al mio amico Alberto Morelli, che ha elaborato il programma <strong>in</strong>formatico<br />

per raccogliere i dati degli Stati <strong>di</strong>scussi ed ha preparato tutte le tabelle, va un<br />

r<strong>in</strong>graziamento particolare. Alla prof.ssa Anna Maria Rao, che mi ha <strong>in</strong>coraggiato a<br />

<strong>in</strong>traprendere e proseguire la ricerca, dandomi utili suggerimenti, va più che un<br />

r<strong>in</strong>graziamento.<br />

Napoli marzo 2013 Nello Ronga<br />

12 Enrica Delle Donne Robertazzi,. Un secolo <strong>di</strong> trasformazioni nel Regno <strong>di</strong> Napoli, Da<br />

Bernardo Tanucci a Francesco Ricciar<strong>di</strong>, Napoli 2004, pp. 134 e 135.<br />

13 ASN, Tribunale misto processi, busta 55, ff. 774, Relazione Al sig. don Gennaro de<br />

Ferd<strong>in</strong>ando Presidente della Regia Camera e Commissario, <strong>di</strong> Francesco Olay, 26 giugno 1775.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!