01.06.2013 Views

Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

189<br />

Cappella del SS. mo Sacramento celebrava la festa del Corpus Dom<strong>in</strong>i con due<br />

trombette che suonavano il mercoledì al vespro, il giovedì, la domenica successiva e<br />

l’ottavario davanti <strong>alla</strong> processione. Due addobbatori <strong>di</strong> Napoli restavano a<br />

Frattamaggiore per c<strong>in</strong>que giorni, per addobbare la chiesa, costruire un Pa<strong>di</strong>glione 18 ove<br />

si ponevano sette camere <strong>di</strong> panni tutti nuovi che dovevano servire anche per<br />

l’ottavario. Si costruiva una macch<strong>in</strong>a 19 ove si esponeva il Sacramento. La processione,<br />

con la partecipazione del giurato, si svolgeva attraverso metà paese la matt<strong>in</strong>a del<br />

giovedì, la domenica nell’altra metà, si ripeteva nell’ottavario durante la festa dei<br />

Quattro altari e nelle terze domeniche del mese. Essa si articolava <strong>in</strong> questo modo: una<br />

persona portava l’ombrello, un’altra la sfera, sei sacerdoti reggevano le mazze del<br />

pallio, quattro chierici reggevano quattro lampioni, sei chierici portavano sei torce a<br />

quattro lum<strong>in</strong>i <strong>in</strong>torno al Santissimo, due chierici con due <strong>in</strong>censieri accompagnavano la<br />

croce. Un mastro <strong>di</strong> cerimonia e sei sacerdoti assistevano al vespro celebrato dal parroco<br />

con due cantori che <strong>in</strong>tonavano l’antifona e i versetti; due facch<strong>in</strong>i suonavano le<br />

campane otto giorni prima della solennità, e un’ora <strong>di</strong> notte nelle processioni e durante<br />

le funzioni, due figlioli, vestiti da angeli, suonavano i campanelli davanti <strong>alla</strong><br />

processione, il sacerdote nell’ottavario cantava le litanie. Altra festa era quella dei<br />

Sepolcri per la quale si pagava un ducato e 20 grani per trasportare il legname, le tavole,<br />

la Piramide, i pilastri e altro, tre ducati al mastrod’ascia e otto all’addobbatore. Due<br />

persone accendevano e spegnevano i lumi.<br />

La cappella, ossia la chiesa <strong>di</strong> S. Maria del Carm<strong>in</strong>e, celebrava la festa della Madonna,<br />

<strong>di</strong> cui portava il nome, con la novena, l’addobbo della chiesa e la processione <strong>alla</strong> quale<br />

partecipavano tutti i sacerdoti e i chierici del paese (62 + 30). Si organizzava un<br />

concerto <strong>di</strong> suoni bassi e si <strong>di</strong>stribuivano immag<strong>in</strong>ette ai fedeli. La festa <strong>di</strong> S. Teresa era<br />

celebrata con le stesse modalità con le trombette che sostituivano il concerto. Le due<br />

feste <strong>di</strong> cui parlano i memorialisti più antichi <strong>di</strong> Frattamaggiore sono quelle del lunedì <strong>in</strong><br />

albis e della prima domenica <strong>di</strong> maggio. La prima detta “Sona che sceta” ha scarso<br />

riscontro nei bilanci da noi esam<strong>in</strong>ati dei luoghi <strong>pii</strong>, evidentemente perché essi vi<br />

partecipavano senza un ruolo preciso. La Cappella dell’Angelo, ad esempio, pagava due<br />

suonatori <strong>di</strong> tamburo e <strong>di</strong> piffero ed i soldati del Tribunale <strong>di</strong> Campagna per mantenere<br />

l’ord<strong>in</strong>e durante la processione.<br />

Nella festa della prima domenica <strong>di</strong> maggio i <strong>Luoghi</strong> <strong>pii</strong> erano più presenti con i<br />

confratelli, le statue e altre <strong>in</strong>iziative. Alla processione partecipava tutto il clero. I<br />

confratelli della Cappella dell’Angelo Custode portavano le statue <strong>in</strong> processione, e <strong>alla</strong><br />

f<strong>in</strong>e gli amm<strong>in</strong>istratori offrivano loro dolci spendendo 3,40 ducati. La Cappella del SS.<br />

mo Rosario contribuiva al pagamento dei musicisti e dei fuochisti. I confratelli<br />

reggevano le mazze del Pallio e portavano le loro statue durante la processione. Si<br />

occupavano anche del “porto e riporto delle petagne”, ricevendo d<strong>alla</strong> Cappella un<br />

regalo. Anche La Cappella <strong>di</strong> S. Maria delle Grazie partecipava <strong>alla</strong> processione. La<br />

Cappella <strong>di</strong> S. Antonio, Annunziata, S. Giuseppe e Anime Scordate era presente con le<br />

18 Erano costruzioni provvisorie celebrative <strong>di</strong> eventi anche civili, Cfr. Franco Manc<strong>in</strong>i, Feste ed<br />

apparati civili e religiosi <strong>in</strong> Napoli dal Viceregno <strong>alla</strong> Capitale, Napoli 1997.<br />

19 Anche le macch<strong>in</strong>e erano costruzioni provvisorie costruite nelle più <strong>di</strong>verse occasioni. A<br />

Casandr<strong>in</strong>o, ad esempio, nel 1723 il marchese Francesco Maria Salerni, commissario <strong>di</strong><br />

Campagna, fece costruire una macch<strong>in</strong>a <strong>di</strong> Foco Artificiale nella piazza, per il giorno <strong>di</strong> S. Carlo<br />

per la Faustissima Nuova della Gravidanza dell’Augustissima Imperatrice, cfr. Franco Manc<strong>in</strong>i,<br />

op. cit., p. 42 ove è riportata anche la foto.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!