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Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

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c<strong>in</strong>quanta once oro, eventuali lasciti a favore <strong>di</strong> <strong>Luoghi</strong> <strong>pii</strong>. Ciò perché gli ere<strong>di</strong> dei<br />

testatori spesso occultavano tali lasciti e se ne impadronivano 179 .<br />

Nello spirito della Riforma trident<strong>in</strong>a, il vescovo Manzolo istituiva una confraternita del<br />

SS. Sacramento nella chiesa dei santi Filippo e Giacomo 180 . Nella cattedrale, il<br />

Manzolo, nella visita del 1589, annotava la presenza della Società del SS. Sacramento<br />

che, oltre a tenere accese le lampade davanti al Sacramento, ne promuoveva il culto e<br />

assegnava maritaggi alle ragazze oneste e povere. Confermava la presenza, già rilevata<br />

dal De Baldu<strong>in</strong>is, del Monte della Pietà, governato da laici 181 . Questo sodalizio “tra le<br />

opere <strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a realizzava forme <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> campo assistenziale, <strong>di</strong>stribuiva<br />

me<strong>di</strong>camenti e farmaci agli ammalati, sosteneva con elemos<strong>in</strong>e i cittad<strong>in</strong>i privi <strong>di</strong> aiuti,<br />

collocava <strong>in</strong> matrimonio con solenne cerimonia religiosa le ragazze povere e oneste 182 .<br />

La devozione verso il SS. Sacramento era <strong>di</strong>ffusa <strong>in</strong> tutte le chiese della città e negli<br />

altri comuni della <strong>di</strong>ocesi 183 , perché essa aveva una storia antica nella <strong>di</strong>ocesi essendo<br />

stata alimentata dal suo vescovo Guitmondo (1088-1095) s<strong>in</strong> dal me<strong>di</strong>oevo, conv<strong>in</strong>to<br />

assertore della presenza reale del corpo <strong>di</strong> Cristo nel Sacramento 184 .<br />

Il vescovo Morra (1598-1605), <strong>di</strong> formazione borromaica, fondò ad Aversa la prima<br />

congregazione della Dottr<strong>in</strong>a Cristiana 185 . Poco prima del 1629 fu fondata la<br />

confraternita delle Anime del purgatorio 186 . Riguardo al controllo dei luoghi <strong>pii</strong> laicali e<br />

misti, <strong>di</strong>versa appare la situazione con il vescovo Filippo Sp<strong>in</strong>elli (1605 – 1616), il<br />

quale nella relazione ad lim<strong>in</strong>a del 1608 annotava che “ Ha già compiuto la terza visita<br />

generale della città e della <strong>di</strong>ocesi, e si acc<strong>in</strong>ge a fare la quarta, ha potuto eseguire con<br />

esattezza la visita alle persone, tranquillamente, <strong>in</strong> modo speciale senza <strong>in</strong>contrare alcun<br />

contrasto nelle confraternite laicali e negli ospedali, ottenendo il completo rispetto delle<br />

norme <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto ecclesiastico e l’esecuzione delle <strong>di</strong>sposizioni pie da lui perseguita con<br />

sollecitud<strong>in</strong>e pastorale” 187 .<br />

Nel 1623, ai tempi del vescovo Carlo Carafa (1616 – 1644), nella visita pastorale<br />

eseguita dal vicario generale Paolo Squillante, si contavano nell’<strong>in</strong>tera <strong>di</strong>ocesi<br />

settantac<strong>in</strong>que 188 confraternite, così ripartite:<br />

Aversa n. 5 ( Sacramento, Tr<strong>in</strong>ità, S. Rocco, Gonfalone, S. Giovanni Battista) 189 .<br />

Cesa n. 3 (Sacramento, Dottr<strong>in</strong>a Cristiana, S. Maria del Suffragio).<br />

179 Allo scopo <strong>di</strong> agevolare le denunzie <strong>di</strong> chi occultava testamenti a favore <strong>di</strong> luoghi <strong>pii</strong>, si offriva<br />

un premio <strong>in</strong> once d’oro così ripartito: un terzo all’accusatore, un terzo al luogo pio, un terzo <strong>alla</strong><br />

regia corte, Cfr. Vito Giliberti, Polizia ecclesiastica del Regno delle Due Sicilie, Napoli 1845, p.<br />

131.<br />

180 L. Orabona, Vescovi e società <strong>in</strong> Aversa, tra riforma e controriforma, Napoli 2003, p. 41.<br />

181 Ivi, pp. 49-50.<br />

182 Ivi, p. 50.<br />

183 Lo conferma il vescovo Ors<strong>in</strong>i nella sua relazione della visita del 1592: Sodalitates Corporis<br />

Christi <strong>in</strong> cunctis Parochialibus Dioecesis meae Ecclesiis iam erectae sunt”, cfr. Luciano<br />

Orabona, op. cit., p. 87.<br />

184 Cfr. Guitmondo <strong>di</strong> Aversa, La dell’Eucarestia: De corporis et sangu<strong>in</strong>is Christi<br />

veritate, a cura <strong>di</strong> L. Orabona, Napoli 1995.<br />

185 Luciano Orabona, Vescovi e sacerdoti. cit., p. 300.<br />

186 Ivi, p. 303.<br />

187 Ivi, p. 143.<br />

188 La notizia è ripresa da Luciano Orabona, op. cit., le confraternite riportate nell’elenco però<br />

sono solo 33.<br />

189 Nel 1688 Aversa contava 12 confraternite laicali, cfr. Luciano Orabona, op. cit., p. 278.

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