Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

1 Cappella del SS. mo
Sacramento
2 Cappella del SS. mo
Rosario
3 Cappella delle
Anime santissime
del Purgatorio
Castello di Casaluce
Luogo pio
N.
1 Cappella del
Sacramento
2 Cappella del SS. mo
Rosario 127
3 Cappella delle
Anime del Purgatorio
4 Chiesa
Tammaro
di S.
Parrocchia di
S. Michele 120
98
Due laici nominati dal
parroco 121
c.s. Due laici nominati dal
parroco 123
c.s. Laici nominati dal
parroco 124
Sede Amministrata da
Parrocchia di
S. Maria
della neve 125
due laici nominati dal
parroco 126
c.s. Due laici nominati dal
parroco 128
Mantenimento della
cappella, olio e cera per
associazione 122 del
Viatico, celebrazione di
messe legate.
Celebrazione di Messe e
mantenimento cappella.
Celebrazione di Messe
in suffragio delle anime
del Purgatorio e
manutenzione della
cappella.
Attività indicata dal
parroco
In adiutorium Parochi e
manutenzione della
cappella
Messa cantata ogni
prima
mese.
domenica del
c.s. Laici eletti dal parroco 129 Messe legate
Chiesa
propria
Parroco Sostentazione del
parroco e mantenimento
della chiesa
Il parroco di Casaluce è l’unico della diocesi ad annotare che i beni della chiesa di S.
Tammaro erano utilizzati oltre che per la manutenzione della chiesa anche per la
“congrua sostentazione del parroco il quale ne sopporta i pesi delle Messe”. Suona
strano che nessun altro parroco l’abbia evidenziato, segno probabilmente che gli altri lo
ritenessero implicito nella formula che veniva di solito usata per le cappelle del
Sacramento, in adiutorium Parochi o in adiutorium ipsius. Nel comune
120
Il parroco era Girolamo Tessitore.
121
“Detti economi sono presentemente Saverio Verolla e Saverio Mottola i quali hanno cura di
questuare per il paese due volte la settimana, esiggere le dette rendite e darne conto nella fine
anno a detto parroco”.
122
Associare nel significato di trasferire, portare qualcuno in un luogo scortandolo.
123
Antonio Goffredo e Nicola Grande “li quali amministrano detta picciola rendita e fanno la
questua una volta la settimana”.
124
Non sono riportati i nomi degli amministratori i quali facevano la questua e amministravano i
pochi carlini di rendita e gli altri pochi carlini che si raccoglievano con la questua.
125
Il parroco era Niccolò del Giudice.
126
Giovanni Picone e Nicola Ciaramella col compito di economi e di questuanti.
127
Aveva di rendita solo due tomoli di grano all’anno.
128
Francesco Cantile e Giovanni Simonelli col compito di fare la questua.
129
Marco d’Aloja e Beniamino d’Ausilio.