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Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

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7 Confraternita del<br />

SS. mo<br />

Sacramento 459<br />

8 Confraternita<br />

delle Anime del<br />

Purgatorio 461<br />

parrocchiale<br />

Oratorio<br />

proprio<br />

accosto <strong>alla</strong><br />

parrocchia<br />

Oratorio<br />

proprio nella<br />

parrocchia<br />

128<br />

Tre laici eletti con voti<br />

segreti 460<br />

Tre laici eletti con voti<br />

segreti 462<br />

Suffragi, celebrazione <strong>di</strong> messe<br />

e mantenimento dell’altare.<br />

Suffragi, celebrazione <strong>di</strong> messe<br />

d’obbligo, mantenimento<br />

oratorio.<br />

Per la Cappella del SS. mo Sacramento, pur essendo essa “<strong>in</strong> adjutorium Parochi”, i due<br />

amm<strong>in</strong>istratori erano nom<strong>in</strong>ati uno dal parroco e l’altro dall’Università. Interessante<br />

l’annotazione del parroco che la festa del santo protettore si celebrava ogni anno<br />

“solennemente” a cura della Cappella del Salvatore. Chiaramente non <strong>in</strong> tutti i comuni<br />

della <strong>di</strong>ocesi la festa patronale poteva essere celebrata con solennità a causa della<br />

povertà <strong>di</strong>ffusa. Altro particolare <strong>in</strong>teressante è la nom<strong>in</strong>a, da parte del parroco, degli<br />

amm<strong>in</strong>istratori del Monte <strong>di</strong> S. Anna, al quale s’iscrivevano solo le donne. E’<br />

un’ulteriore conferma che le donne, oltre alle attività devozionali, non potevano<br />

esercitare alcun compito <strong>di</strong> gestione del luogo pio anche quando erano le sole iscritte.<br />

La funzione tutoria era esercitata, <strong>in</strong> questo caso, dal parroco.<br />

Teverola<br />

N. Luogo pio Sede Amm<strong>in</strong>istrata da Attività <strong>in</strong><strong>di</strong>cata dal parroco<br />

1 Confraternita del<br />

SS. mo<br />

Sacramento 463<br />

Parrocchia S.<br />

Giovanni<br />

Evangelista 464<br />

Due laici eletti<br />

dall’università <strong>in</strong><br />

pubblico parlamento 465<br />

In adjutorium parochi,<br />

mantenimento del SS. mo e<br />

altro.<br />

2 Monte delle c.s. Due laici nom<strong>in</strong>ati<br />

Anime del<br />

dall’Università 467<br />

‘<br />

Purgatorio 466<br />

3 Confraternita del<br />

SS. mo Rosario<br />

Cappella<br />

propria<br />

Due laici 469 Assistenza funeraria<br />

nel 1613 su <strong>in</strong>iziativa dei Domenicani. Precedentemente la congregazione era <strong>in</strong>titolata <strong>alla</strong> SS.<br />

Concezione, cfr. Bruno D’Errico e Franco Pezzella, op. cit., p. 116.<br />

458 Priore era Giacomo della Corte, assistenti Girolamo Margarita e Nicola Pastena.<br />

459 La confraternita <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>te e delle mesate dei fratelli. Ottenne l’approvazione della<br />

fondazione e delle Regole il 9 ottobre 1776, ASCE. Inventario A7.<br />

460 Giuseppe d’Angelo era il priore e Girolamo <strong>di</strong> Virlio e Giancarlo Costant<strong>in</strong>o gli assistenti.<br />

461 La confraternita <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>te e delle mesate dei fratelli.<br />

462 Il parroco non riporta i nomi.<br />

463 Ottenne l’approvazione della fondazione e delle Regole il 26 aprile 1779, ASCE, Inventario<br />

A7.<br />

464 Il parroco era Agost<strong>in</strong>o Caserta.<br />

465 Carm<strong>in</strong>e Barone e Nicola Petrarca.<br />

466 Don Agost<strong>in</strong>o Caserta annotava che il Monte era stato eretto dal parroco Ascanio Cappella nel<br />

1668 col <strong>di</strong>ritto, per il parroco, <strong>di</strong> eleggere due economi laici e <strong>di</strong> scegliere due fratelli del Monte<br />

dai quali far visionare i conti <strong>alla</strong> presenza <strong>di</strong> un ecclesiastico, nom<strong>in</strong>ato dal vescovo. Da un anno,<br />

cont<strong>in</strong>uava don Agost<strong>in</strong>o, gli economi e i revisori dei conti erano nom<strong>in</strong>ati dall’Università <strong>in</strong><br />

pubblico parlamento.<br />

467 Leonardo <strong>di</strong> Seccia e Lorenzo Paciello.

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