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Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

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252<br />

Decennio erano stati raggiunti risultati positivi; i proietti, <strong>in</strong>fatti, erano affidati alle<br />

nutrici <strong>di</strong>etro compenso <strong>di</strong> 1,20 ducati al mese, e non erano <strong>in</strong>viati più <strong>alla</strong> ruota<br />

dell’Annunziata a Napoli.<br />

Nei comuni le Commissioni amm<strong>in</strong>istrative degli stabilimenti <strong>di</strong> beneficenza erano<br />

abbastanza attive.<br />

Nel 1815 Giugliano 49 spendeva 436 ducati all’anno per assistere oltre 20 bamb<strong>in</strong>i,<br />

fornendo ai nuovi arrivati il corred<strong>in</strong>o, che costava circa c<strong>in</strong>que ducati ed era formato da<br />

un lenzuolo per fare camicelle e fasciatoio, due panni bianchi <strong>di</strong> lana, due fasce bianche<br />

<strong>di</strong> cotone, c<strong>in</strong>que braccia <strong>di</strong> tela <strong>di</strong> canapa per un paglione (materass<strong>in</strong>o), uno sportone,<br />

evidentemente con funzione <strong>di</strong> culla. Uguale attenzione era riposta nel fornire ai<br />

bamb<strong>in</strong>i il corred<strong>in</strong>o <strong>in</strong>vernale, <strong>in</strong>fatti, proprio la Commissione <strong>di</strong> Giugliano il 13<br />

ottobre del 1815 scriveva <strong>alla</strong> Commissione <strong>di</strong>strettuale:<br />

Essendo ritornata la stagione <strong>in</strong>vernale, e risentendosi molto bene il freddo, è <strong>di</strong> assoluta necessità<br />

che i proietti <strong>di</strong> questo comune siano al solito forniti <strong>di</strong> vestimenta per <strong>di</strong>fendersi dal rigore<br />

dell’<strong>in</strong>vernata. Le nutrici sebbene danno pruove <strong>di</strong> materno affetto verso i bamb<strong>in</strong>i affidati <strong>alla</strong> <strong>di</strong><br />

loro cura, non possono per la <strong>di</strong> loro povertà riparare al bisogno dei figli <strong>in</strong>felici. Questa<br />

circostanza ci sp<strong>in</strong>ge ad avvanzare le premure acciò prontamente si accorra all’urgenza e siano<br />

<strong>di</strong>sposte le forniture. All’uopo per mezzo del più onesto artefice e perito abbiamo fatto re<strong>di</strong>gere la<br />

nota dello spesato che abbiamo l’onore <strong>di</strong> rimettere a V. S. ed atten<strong>di</strong>amo i riscontri opportuni,<br />

acciò la spesa sia rilevata dal fondo del ratizzo. Rassegniamo <strong>in</strong>tanto a V.E. gli attestati della<br />

nostra stima e del più profondo rispetto. Gennaro Pianese, Orazio Porcelli, Domenico <strong>di</strong> Napoli<br />

parroco.<br />

Il preventivo ammontava a 27,19 ducati ed era costituito da 11 vesticciuole, 22<br />

camicelle, 11 paia <strong>di</strong> calzette, 11 paia <strong>di</strong> scarpe (al costo <strong>di</strong> 1,65 ducati).<br />

A S. Antimo la Commissione, formata dal s<strong>in</strong>daco Luigi Morlando, dai parroci Angelo<br />

Iavarone e Aniello Cappuccio, e dal deputato ai problemi dei proietti Domenico<br />

D’Agost<strong>in</strong>o, assisteva circa <strong>di</strong>eci bamb<strong>in</strong>i.<br />

La mortalità era scesa <strong>di</strong> molto, <strong>in</strong>fatti dalle situazioni <strong>in</strong>viate dai s<strong>in</strong>daci alle<br />

sott<strong>in</strong>tendenze, risultava che i bamb<strong>in</strong>i morti erano pochissimi. Si forniva ai proietti<br />

anche un’<strong>assistenza</strong> me<strong>di</strong>ca particolare e, <strong>in</strong> alcuni casi, si chiedeva l’autorizzazione a<br />

retribuire il me<strong>di</strong>co. Ad esempio il s<strong>in</strong>daco <strong>di</strong> S. Antimo nel 1816 si rivolgeva al<br />

sott<strong>in</strong>tendente per pagare tre ducati al dottore fisico Giuseppe Iavarone, che aveva<br />

curato a lungo e bene un bamb<strong>in</strong>o, pur tenendo conto che il me<strong>di</strong>co era tenuto a fornire<br />

l’<strong>assistenza</strong> a tutti i poveri del paese. Mensilmente tutti i comuni fornivano i dati relativi<br />

ai bamb<strong>in</strong>i abbandonati, compresi quelli che non ne avevano 50 .<br />

Più complessa era la situazione dell’Annunziata <strong>di</strong> Napoli, nel 1814 l’Intendente 51<br />

comunicava ai s<strong>in</strong>daci che era stato deciso <strong>di</strong> affidare quanti più bamb<strong>in</strong>i possibile alle<br />

nutrici nei paesi, perché si era constatato che quelli allevati dalle nutrici nelle loro case,<br />

e specialmente nelle abitazioni campestri, godevano <strong>di</strong> una salute “assai migliore <strong>di</strong><br />

quella che ottengono quei che si allevano <strong>in</strong> quest’ospizio dell’Annunziata”<br />

49<br />

ASN, Intendenza <strong>di</strong> Napoli, I versamento, fascio 805. La commissione Amm<strong>in</strong>istrativa <strong>di</strong><br />

questo comune era formata da Gaetano Cuc<strong>in</strong>iello, con l’<strong>in</strong>carico <strong>di</strong> <strong>in</strong>teressarsi dei proietti,<br />

Orazio Porcelli, Domenico <strong>di</strong> Napoli, parroco, Raffaele Marzano, Gennaro Pianese, s<strong>in</strong>daco.<br />

50<br />

Il comune <strong>di</strong> Grumo nel 1815 e 16 <strong>in</strong>viava una situazione negativa a firma <strong>di</strong> Giovanni Batista<br />

Parolisi.<br />

51<br />

ASN, Intendenza <strong>di</strong> Napoli, I versamento, fascio 805

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