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Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

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chiesa s’<strong>in</strong>terrogava sul ruolo delle confraternite e si fece strada tra gli ecclesiastici, dai<br />

vescovi ai parroci, ai religiosi, l’aspirazione a creare un coord<strong>in</strong>amento parrocchiale<br />

organico e funzionale dei <strong>Luoghi</strong> <strong>pii</strong> 52 . Lo stesso Lodovico Antonio Muratori,<br />

impegnato anche come sacerdote nell’attività dell’<strong>assistenza</strong>, esprimeva un giu<strong>di</strong>zio<br />

negativo su gran parte delle congregazioni religiose: “…ve ne ha ben delle ottime tra<br />

esse, ma alcune (non me ne voglia male persona, s’io <strong>pubblica</strong>mente <strong>di</strong>co ciò che<br />

<strong>pubblica</strong>mente si vede) certo non son necessarie, e fors’anche son poco utili, stante il<br />

ridursi talvolta ad una semplice apparenza <strong>di</strong> bene quel poco ch’elle fanno; e ad un vero<br />

male que’ litigi e quelle <strong>di</strong>ssensioni, che loro son tanto familiari, appunto per<br />

mancamento della Carità Santissima” 53 . Dopo aver accennato all’ipotesi <strong>di</strong> fondare una<br />

congregazione della Carità o Misericor<strong>di</strong>a con un programma, da lui stilato, d’istruzione<br />

professionale per i figli dei bisognosi e volta a prevenire più che a soccorrere la<br />

povertà 54 il nostro aggiungeva “Altre Divozioni, altre Compagnie, e Congregazioni pie<br />

si danno, alle quali se ci aggreghiamo, o se ce ne ritiriamo, niun conto ne renderem a<br />

Dio, e fors’anche non perderemo molto; perché elle non son comandate da Dio, né<br />

necessarie al Cristiano, e talvolta son <strong>di</strong> poco rilievo” 55 . In sostanza Muratori prendeva<br />

le <strong>di</strong>stanze dall’esasperato pluralismo <strong>di</strong> istituzioni associative laicali, e proponeva <strong>di</strong><br />

regolare “la vita devozionale <strong>in</strong>torno a confraternite eucaristiche parrocchiali, lasciando<br />

<strong>in</strong> vita oltre ad esse unicamente le confraternite de<strong>di</strong>te, secondo le nuove prospettive da<br />

lui tracciate, a un concreto apostolato caritativo” 56 .<br />

Nel corso del secolo XVIII il processo <strong>di</strong> accentramento dell’attività devozionale nelle<br />

parrocchie, voluto dal concilio <strong>di</strong> Trento, giunse quasi a compimento e si assistette a un<br />

progressivo <strong>in</strong>debolimento delle attività devozionali delle confraternite ed al loro<br />

accentramento nelle parrocchie. Inoltre l’<strong>in</strong>gresso degli Stati nel campo dell’<strong>assistenza</strong> e<br />

dell’istruzione e l’erosione dei beni delle confraternite affievolirono l’impulso<br />

associativo dei fedeli. Sull’onda delle critiche degli illum<strong>in</strong>isti e sulla base delle<br />

perplessità avanzate d<strong>alla</strong> parte più avveduta degli stessi ecclesiastici nei vari Stati<br />

italiani si avviò una politica d’<strong>in</strong>terventi ra<strong>di</strong>cali sulle confraternite. In Toscana furono<br />

dal granduca Leopoldo (1778 – 1783) prima varate leggi per limitare la men<strong>di</strong>cità, poi<br />

nel 1785 furono soppresse le confraternite e, <strong>in</strong> ogni parrocchia, fu costituita una<br />

Compagnia della Carità 57 . A Modena, sotto la forte <strong>in</strong>fluenza del Muratori, prima fu<br />

ridotto il numero delle feste religiose con la giustificazione che “i poveri e i rustici<br />

possano provvedere col regolare lavoro al mantenimento delle loro famiglie” 58 e poi<br />

devo donare ad un vizioso, per somm<strong>in</strong>istrare pabolo alle sue <strong>in</strong>famità…gl’impotenti, gli storpi, i<br />

bisognosi tutti hanno dritto sul nostro superfluo, soccorriamoli dunque. In tutto il vasto impero<br />

c<strong>in</strong>ese i vecchi e gl’impotenti sono alimentati a spese dell’imperadore: nel regno <strong>di</strong> Napoli pagano<br />

anche i pesi civili”, op. cit., p. 377.<br />

52 Cfr. Roberto Rusconi, op. cit., p. 502.<br />

53 Lodovico Antonio Muratori, Della Carità cristiana <strong>in</strong> quanto essa è amore del prossimo, 1723,<br />

p. 207.<br />

54 I classici del pensiero italiano, Lodovico Antonio Muratori, a cura <strong>di</strong> Giorgio Falco e Fiorenzo<br />

Forti, Milano 2006, p.547.<br />

55 Lodovico Antonio Muratori, op. cit., p. 212.<br />

56 Cfr. Roberto Rusconi, op. cit., p. 502.<br />

57 Stuart J. Woolf, , p. 129.<br />

58 Carlo Poni, Aspetti e problemi dell’agricoltura modenese dall’età delle riforme <strong>alla</strong> f<strong>in</strong>e della<br />

Restaurazione, <strong>in</strong> AA.VV. Aspetti e problemi del Risorgimento a Modena, Modena 1963, p. 24,<br />

citato da Stuart J. Woolf, op. cit., p. 110.

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