Dai Luoghi pii alla pubblica assistenza in Terra di Lavoro

3 Cappella 180 e Monte
delle Anime del
Purgatorio 181
Un suo
altare nella
parrocchia
4 Cappella S. Anna 183 Un suo
altare nella
5 Congregazione del
SS. mo Rosario 185
parrocchia
Nella Chiesa
dei
domenicani
103
Due laici nominati dal
parroco 182
Due laici nominati dal
parroco 184
Mantenimento della
cappella
Celebrazione di messe e
suffragi
Festa della santa e
mantenimento della
cappella
Due laici 186 Celebrazione di messe
per le anime dei fratelli e
sorelle in vita e in morte.
In questo comune sarà fondato con regio decreto del 13 maggio 1871 un Monte De
Angelis che distribuirà maritaggi 187 .
S. Cipriano
N. Luogo pio Sede Amministrata da
Attività indicata dal
parroco
1 Cappella del SS. mo Parrocchia di
Sagramento S. Croce 188
Due laici e un
ecclesiastico nominati dal
parroco 189
Celebrazione di messe,
opere di pietà,
mantenimento cappella,
2 Cappella del SS. mo c.s. Un laico e un
culto del Sagramento e
Viatico.
Rosario
ecclesiastico 190
Celebrazione di messe e
opere di pietà
3 Cappella di S. c.s. Un ecclesiastico e un
Cipriano
laico 191
Celebrazione di messe,
oglio per lampada, “cere
e cose simili”.
179 Magnifico Antonio Bagno di Giovanbattista e Agnello di Fiore.
180 Disponeva di poche rendite.
181 Accoglieva fratelli e sorelle che pagavano una cinquina al mese, era amministrata dagli
economi della Cappella.
182 Flavio di Marino del fu Antonio e Vincenzo Ferriero del fu Giuseppe.
183 Aveva circa trenta carlini di rendita.
184 Donato di Marino del fu Giacinto e Lorenzo di Marino del fu Giuseppe.
185 Le regole, approvate col R.D. del 5 luglio 1782, sono state pubblicate da Francesco De
Michele, Cesa dei nostri nonni, Napoli 1978, pp. 72-75. All’epoca la confraternita aveva sede
nella chiesa annessa al convento dei domenicani. Accoglieva fratelli e sorelle che pagavano una
cinquina al mese. Sulla chiesa cfr. Franco Pezzella, Chiesa del SS. Rosario in Cesa, in Pasquale
Costanzo, Don Giustino Marini, Una vita al servizio del prossimo, Frattamaggiore 2008, p. 25 e
sgg.
186 Priore era Geronimo Marino del fu Giuseppe e Lorenzo Malvasio di Francesco.
187 Archivio di Stato di Caserta, inventario A3 opere pie.
188 Il parroco era Giacomo di Martino.
189 Sacerdote don Bonaventura Vargas, Giuseppe Capasso ed Isidoro Diana. Avevano anche il
compito di fare la questua.
190 Sacerdote don Lorenzo Bevilacqua e Francesco Mariniello.
191 Sacerdote don Francesco Diana e Giuseppe Martino.