La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
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Introduzione<br />
riscontrano una enorme difficoltà nell’insegnamento e nella valutazione delle<br />
competenze orali. L’esecuzione di compiti orali si scontra con <strong>il</strong> muro della<br />
salvaguardia della faccia. Il programma MP costringe anche a fare i conti con <strong>il</strong><br />
concetto di valutazione prospettica o predittiva. <strong>La</strong> valutazione prospettica si preoccupa<br />
di cercare e definire gli indici che, una volta sommati ed esaminati attentamente, ci<br />
fanno ritenere che una data studentessa o un dato studente sarà poi in grado di<br />
frequentare l’università. Questi indici devono proiettarsi al di là dei termini temporali<br />
quali sono stab<strong>il</strong>iti nella durata complessiva di un corso di lingua italiana. Per esempio,<br />
un indice positivo è la curva della performance: non ci aspettiamo che un bravo<br />
studente cinese di italiano L2 lo sia fin da subito. Per interiorizzare alcune strutture e<br />
per poterle processare ci vogliono molti mesi e forse anni. Una buona performance nel<br />
primo periodo di insegnamento può dipendere da pura e semplice memorizzazione. Un<br />
secondo indice positivo, in prospettiva, è <strong>il</strong> graduale minore affidamento da parte degli<br />
<strong>studenti</strong> alla memoria (strumento cognitivo ritenuto indispensab<strong>il</strong>e nell’ambiente di<br />
provenienza) e <strong>il</strong> graduale distacco dall’uso del dizionario.<br />
<strong>La</strong> valutazione predittiva potrebbe rappresentare <strong>il</strong> primo passo verso una comune<br />
assunzione di responsab<strong>il</strong>ità. Occorrerebbe trovare <strong>il</strong> tempo di discutere e confrontarsi<br />
per stab<strong>il</strong>ire con la massima precisione scientifica possib<strong>il</strong>e, ma anche con la massima<br />
um<strong>il</strong>tà e apertura intellettuale, alcuni indici linguistici che possono aprire delle<br />
prospettive e dare credito alla vita futura degli <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong> in Italia.<br />
2. I contributi<br />
In questo volume abbiamo raccolto alcuni contributi presentati al XV seminario<br />
dell’AICLU (Associazione Italiana Centri Linguistici Universitari), tenutosi a Roma <strong>il</strong><br />
19 febbraio 2010 all’Università degli Studi di “Roma Tre”, intitolato «<strong>La</strong> <strong>didattica</strong><br />
dell’italiano per <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong>: <strong>il</strong> programma <strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong> e altre esperienze». I curatori<br />
ringraziano comunque tutti i partecipanti al seminario per aver determinato la riuscita<br />
dell’iniziativa e contribuito al dibattito con le loro idee (tutti gli interventi possono<br />
essere ascoltati e scaricati in formato audio sul sito del Centro Linguistico di Ateneo). 1<br />
Naturalmente – rispetto alla versione originaria – molti contributi presentano una<br />
rielaborazione dei concetti, una più ampia messe di dati e un aggiornamento dei<br />
repertori bibliografici.<br />
<strong>La</strong> prima parte del volume raccoglie gli interventi di carattere più generale, legati<br />
ai temi della politica linguistica, della docimologia, della glotto<strong>didattica</strong>, della<br />
linguistica acquisizionale e sperimentale, della fonologia. Nella seconda parte sono<br />
raccolti invece gli interventi più schiettamente didattici in cui gli esperti e gli insegnanti<br />
descrivono (e motivano dal punto di vista glottodidattico) le attività e le iniziative<br />
dedicate al pubblico degli <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong>. Abbiamo sollecitato gli autori di queste<br />
sezione a collegare <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e la descrizione delle loro esperienze alla teoria<br />
1 .