La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
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Insegnare <strong>il</strong> lessico ai <strong>cinesi</strong> del Programma <strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong>.<br />
Esperienze di un laboratorio didattico<br />
Michela Lo Feudo<br />
1. Obiettivi generali<br />
Il corso di lessico si inserisce in una più ampia rete di laboratori linguistici di italiano<br />
L2 rivolti a <strong>studenti</strong> sinofoni del Programma <strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong>, presso l’Università di Napoli<br />
“L’Orientale”. Il modulo didattico, strutturato in 52 ore di lezione frontale, è stato<br />
infatti erogato in sinergia con altri cinque percorsi di apprendimento della stessa durata<br />
finalizzati allo sv<strong>il</strong>uppo delle ab<strong>il</strong>ità di comprensione e produzione orale, comprensione<br />
e produzione scritta, nonché al consolidamento delle competenze morfosintattiche<br />
previste dal s<strong>il</strong>labo. Tutti i laboratori, predisposti in affiancamento al corso di base di<br />
lingua e cultura italiana, sono stati così attivati parallelamente con l’obiettivo comune<br />
di portare <strong>il</strong> gruppo classe, composto da apprendenti principianti assoluti, a un livello di<br />
competenza B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER).<br />
2. Il <strong>La</strong>boratorio di lessico<br />
Oggetto di una crescente attenzione da parte dei linguisti, <strong>il</strong> lessico occupa, di fatto, un<br />
ruolo centrale nei processi di acquisizione della L2, meritando al contempo un posto più<br />
ampio all’interno dei percorsi educativi (Serra Borneto 1998). Come sottolinea infatti<br />
Bettoni (2001, p. 54): «in contesto comunicativo naturale, la prima produzione del<br />
parlato spontaneo è costituita di solito da forme fisse, e da alcune parole organizzate<br />
secondo principi semantici e pragmatici piuttosto che sintattici». Sistema molto più<br />
aperto della grammatica e della fonologia, 1 <strong>il</strong> lessico si situa, così, al crocevia di<br />
competenze linguistiche, sociolinguistiche e pragmatico-testuali. Esso occupa un ruolo<br />
di r<strong>il</strong>ievo nello sv<strong>il</strong>uppo delle ab<strong>il</strong>ità di comprensione e di produzione scritte e orali<br />
quanto nell’incremento della percezione metalinguistica sulla L2 da parte<br />
dell’apprendente. Come riassume sempre Bettoni (2001, p. 66), le parole racchiudono<br />
infatti una serie di proprietà, tra cui:<br />
una forma (fonica e grafematica);<br />
una struttura morfologica (nel caso dell’italiano, data dal morfema di base ed<br />
eventuali morfemi flessivi e derivazionali);<br />
un significato (sia referenziale, sia affettivo, sia metaforico);<br />
delle relazioni lessicali priv<strong>il</strong>egiate con altre parole della stessa classe (come per<br />
esempio la sinonimia, l’antinomia, l’iponimia, etc.);<br />
1 Si veda anche, a tal proposito: De Mauro (2008).