La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
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98<br />
Carla Bagna<br />
22. Quanti amici italiani hai conosciuto?<br />
□ nessuno □ pochi (1-15) □ tanti (15-40)<br />
23. In quali situazioni parli con italiani ?<br />
____________________________________________________________________<br />
24. Con chi vivi In Italia?<br />
□ da solo □ in famiglia □ con altri <strong>cinesi</strong> □ con ragazzi di altre nazionalità<br />
Dei 150 <strong>studenti</strong> coinvolti, ben 115 <strong>studenti</strong> fanno parte del gruppo MP / TUR, <strong>studenti</strong><br />
che vivono in Italia per 6 mesi per poi proseguire gli studi in Italia e che quindi hanno<br />
come motivazione principale allo studio dell’italiano la motivazione ‘studio’. Hanno 20<br />
anni e nel 55% dei casi stanno frequentando un livello A2 (33% <strong>il</strong> B1). Dichiarano di<br />
parlare un’altra lingua straniera (inglese), perché in Cina dalla scuola primaria alla<br />
scuola superiore l’unica lingua straniera insegnata è l’inglese. Le difficoltà r<strong>il</strong>evate<br />
nell’apprendimento della lingua italiana (domanda 8 del questionario) r<strong>il</strong>evano<br />
soprattutto difficoltà nella gestione della grammatica e morfologia italiana.<br />
Un altro elemento che emerge riguarda la gestione e l’uso di supporti didattici per<br />
l’apprendimento dell’italiano. Dalle domande 10, 11, 12, 13, 14 (Grafico 1) si r<strong>il</strong>eva<br />
quali strumenti aus<strong>il</strong>iari gli apprendenti usino per migliorare <strong>il</strong> loro italiano (al di fuori<br />
della classe). Solo una minoranza ut<strong>il</strong>izza la TV e i giornali: solo l’1% degli <strong>studenti</strong><br />
guarda la TV e legge i giornali italiani frequentemente. Questi <strong>studenti</strong> guardano poco<br />
la TV per due motivi principali: sia perché l’input fornito dalla TV risulta ancora poco<br />
gestib<strong>il</strong>e per la velocità del parlato televisivo e per lo st<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> registro di molti<br />
programmi, sia per i contenuti che presuppongono conoscenze dettagliate della realtà<br />
italiana. Un 73% degli <strong>studenti</strong> non ha mai letto un giornale italiano, data la difficoltà<br />
di lettura dei quotidiani; allo stesso modo, solo pochissimi leggono libri al di fuori dal<br />
contesto di apprendimento. Tale dato risulta problematico se si considera che gli <strong>studenti</strong><br />
dovranno gestire testi complessi quali i manuali universitari che, per quanto pertinenti al<br />
loro ambito di studio, presentano strutture complesse. Il dato è ancor più preoccupante se<br />
si considera che l’indagine è stata svolta quasi al termine dei corsi MP / TUR.<br />
Un altro dato riguarda invece l’ut<strong>il</strong>izzo di manuali b<strong>il</strong>ingue: <strong>il</strong> 43% degli <strong>studenti</strong> si<br />
serve spesso di manuali b<strong>il</strong>ingue, mentre gli <strong>studenti</strong> che consultano i manuali<br />
monolingue sono soltanto <strong>il</strong> 17%.