La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
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Atti del seminario «<strong>La</strong> <strong>didattica</strong> dell’italiano a <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong>» 59<br />
Nella realizzazione dei malapropismi potrebbe aver influito anche <strong>il</strong> grado di<br />
fam<strong>il</strong>iarità acquisita con le parole, cioè <strong>il</strong> numero di volte in cui gli <strong>studenti</strong> hanno<br />
incontrato determinate parole studiando l’italiano. <strong>La</strong> fam<strong>il</strong>iarità, infatti, abbassa la<br />
soglia di attivazione delle parole e rende la loro rappresentazione codificata nella<br />
memoria a lungo termine più fac<strong>il</strong>mente e velocemente disponib<strong>il</strong>e (Colombo 1993).<br />
Gli <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong> potrebbero aver acquisito fam<strong>il</strong>iarità con le parole soprattutto<br />
attraverso la rappresentazione ortografica; è noto, infatti, come questi apprendenti<br />
facciano forte riferimento alla scrittura della lingua e come amino sfogliare <strong>il</strong> dizionario<br />
per avere un contatto visivo con le parole nuove e con quelle già apprese.<br />
2.7. I suoni consonantici<br />
Quando si parla dell’apprendimento dei suoni consonantici 27 dell’italiano da parte degli<br />
<strong>studenti</strong> sinofoni vengono subito in mente i fonemi /r/ e /l/, due fonemi che gli<br />
apprendenti <strong>cinesi</strong> non riescono a percepire e a produrre in modo distintivo. Il cinese<br />
possiede <strong>il</strong> fonema /l/ che ricorre, però, solo all’inizio di s<strong>il</strong>laba e <strong>il</strong> fonema /r/ che ha <strong>il</strong><br />
modo di articolazione approssimante, mentre in italiano la /r/ è vibrante. <strong>La</strong> difficoltà<br />
nella percezione e nella produzione dei due suoni italiani 28 limita la capacità di usarli<br />
correttamente, gli errori più frequenti sono causati dalla sostituzione reciproca dei due<br />
suoni come in «sordato, musicare, apl<strong>il</strong>e, corele» soldato, musicale, apr<strong>il</strong>e, correre,<br />
ma abbiamo visto anche come i due suoni siano spesso coinvolti nei processi fonologici<br />
quali l’epentesi, la cancellazione e la metatesi attuati dagli apprendenti.<br />
L’apprendimento del suono [r] e la distinzione con <strong>il</strong> suono [l] vengono considerati<br />
scogli insuperab<strong>il</strong>i da parte degli <strong>studenti</strong> e degli stessi insegnanti 29 e <strong>il</strong> superamento<br />
anche parziale di questo ostacolo viene conseguentemente percepito come fattore<br />
predisponente all’apprendimento dell’italiano.<br />
Alla luce di quanto analizzato nella parte dedicata alla prosodia dell’italiano e di<br />
come l’aspetto fonologico interagisca con i diversi livelli della grammatica, non risulta<br />
particolarmente ut<strong>il</strong>e focalizzare l’attenzione sulla pronuncia dei due fonemi già nei<br />
livelli basici dell’apprendimento.<br />
Un’altra difficoltà riguarda l’apprendimento dei fonemi occlusivi dell’italiano che,<br />
ripartiti in due serie di tre elementi non sonori /p, t, k/ e di tre sonori /b, d, g/, sono<br />
particolarmente complessi per gli <strong>studenti</strong> sinofoni sia a livello percettivo che<br />
produttivo. Nella produzione orale gli errori commessi nelle prime fasi<br />
dell’apprendimento e che permangono fino ai livelli avanzati riguardano la sostituzione<br />
reciproca dei fonemi di ogni coppia come in «infrando, dre, apraccio, cambo, crazioso,<br />
gueste» infranto, tre, abbraccio, campo, grazioso, queste.<br />
27<br />
Per l’aspetto segmentale ci limiteremo all’analisi dell’apprendimento di alcuni suoni consonantici, mentre<br />
non viene esaminato quello dei suoni vocalici.<br />
28<br />
I <strong>cinesi</strong> provenienti dal Sud (Canton, Taiwan) non distinguono /l, r, n/come nelle parole pani, pali, pari<br />
(Canepari 2005).<br />
29<br />
Durante le lezioni in Cina viene dedicato molto tempo alla pronuncia di /r/ già nei primi livelli<br />
dell’apprendimento dell’italiano.