La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Il <strong>progetto</strong> <strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong>. Quali competenze per studiare<br />
all’università?<br />
Elisabetta Bonvino<br />
1. Introduzione<br />
In base ai criteri delineati dalla CRUI, gli interventi formativi proposti dalle università<br />
italiane coinvolte nel <strong>progetto</strong> <strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong> mirano a far raggiungere agli <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong><br />
<strong>il</strong> livello dell’autonomia linguistico-comunicativa in italiano, identificata nel livello<br />
B1/B2 del Quadro comune europeo di riferimento (QCER).<br />
Nel QCER a livello B1, o livello soglia, <strong>il</strong> parlante non nativo comincia ad essere<br />
descritto come independent user. B1 è stato identificato dagli specialisti europei come<br />
<strong>il</strong> livello minimo di competenza in una L2 per l’inserimento nel mondo accademico.<br />
Tuttavia, è noto che se è vero che a livello B1 <strong>il</strong> parlante non nativo è in grado di<br />
destreggiarsi nella vita quotidiana (anche universitaria), non si può certo dire che possa<br />
con altrettanta fac<strong>il</strong>ità accedere ai contenuti specialistici delle materie insegnate nelle<br />
diverse Facoltà, cosa che invece permette la competenza di livello B2. 1<br />
Gli <strong>studenti</strong> <strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong> arrivano in Italia con una competenza della lingua italiana<br />
che varia dal livello di principiante assoluto al livello A2, 2 con rarissimi casi di<br />
competenza di livello più alto. Devono pertanto, in un periodo di circa 6 mesi, durante i<br />
quali sono impartite almeno 560 ore di attività <strong>didattica</strong> (come previsto nella circolare<br />
CRUI), raggiungere <strong>il</strong> livello B1 o <strong>il</strong> livello B2.<br />
Le difficoltà di questa operazione sono molte e sono state più volte evidenziate (cfr.<br />
Rastelli 2010, p. 11; Ambroso, in questo volume; Vedovelli, in questo volume). In primo<br />
luogo, <strong>il</strong> carico di lavoro previsto per gli <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong> è troppo intenso e i risultati attesi<br />
sono nella maggior parte dei casi troppo ambiziosi. Un principiante assoluto con una L1<br />
tipologicamente distante dalla lingua target non può in soli sei mesi raggiungere <strong>il</strong> livello<br />
B2 della competenza linguistico-comunicativa e probab<strong>il</strong>mente avrà difficoltà a<br />
raggiungere anche <strong>il</strong> livello B1. Per gli <strong>studenti</strong> che partono da conoscenze accertate di<br />
livello A2, le possib<strong>il</strong>ità di raggiungere <strong>il</strong> livello richiesto aumentano, ma abbiamo visto<br />
che non sono tanti gli <strong>studenti</strong> con questo livello di partenza.<br />
Il superamento del test finale del percorso linguistico, <strong>il</strong> quale è incentrato, come<br />
dalle linee guida CRUI, sugli aspetti «grammaticali, lessicali e pragmatici», può essere<br />
ottenuto con un test training adeguato. Tuttavia, <strong>il</strong> vero problema è costituito, a nostro<br />
avviso, principalmente da ciò che avviene in seguito. L’obiettivo degli <strong>studenti</strong> <strong>Marco</strong><br />
<strong>Polo</strong> è quello di inserirsi nel percorso formativo delle differenti Facoltà: saranno in<br />
grado di seguire con profitto un percorso accademico? Per rispondere a questa domanda<br />
sarebbe indispensab<strong>il</strong>e un monitoraggio di tutti gli <strong>studenti</strong> che hanno negli anni<br />
1<br />
Cfr. Vedovelli (2010, p. 72); sulla discussione del livello di competenza richiesta agli <strong>studenti</strong> <strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong>,<br />
si veda anche Ambroso, in questo volume.<br />
2<br />
Sono sempre più numerosi gli <strong>studenti</strong> in possesso di certificazioni degli enti certificatori italiani.