La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
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Lidia Costamagna<br />
In cinese esistono sei fonemi occlusivi ma si distinguono in base al tratto<br />
dell’aspirazione /p, t, k/ e /ph, th, kh/ e l’opposizione si realizza solo nei contesti<br />
s<strong>il</strong>labici accentati /p, ph, t, th, k, kh/, mentre nelle s<strong>il</strong>labe non accentate i tre fonemi<br />
non-sonori /p, t, k/ possono sonorizzarsi fino a diventare [b, d, g], e i fonemi aspirati<br />
/ph, th, kh/ possono perdere <strong>il</strong> tratto di aspirazione [p, t, k]. Pertanto <strong>il</strong> tratto della<br />
sonorità, distintivo per i fonemi occlusivi dell’italiano, può essere presente in cinese<br />
solo con valore allofonico.<br />
L’ortografia Pynin in cui ogni grafema corrisponde a un fonema, adottata nella<br />
scuola cinese per fac<strong>il</strong>itare l’accesso alla fonologia della lingua, costituisce un ulteriore<br />
ostacolo all’apprendimento dei fonemi occlusivi dell’italiano. Nel Pynin, infatti,<br />
esistono i grafemi b, d, g a cui corrispondono i fonemi /ph, th, kh/ per cui gli <strong>studenti</strong><br />
sinofoni interpretano la grafia b, d, g dell’italiano con i suoni adottati in cinese. Come<br />
dimostrato in alcune ricerche (Bassetti 2007), l’ortografia Pynin può influenzare la<br />
rappresentazione mentale dei fonemi e nel nostro caso può concorrere al diffic<strong>il</strong>e<br />
apprendimento dei suoni occlusivi sonori e non-sonori inducendo a una cattiva<br />
interpretazione della corrispondenza grafema/fonema in italiano.<br />
3. <strong>La</strong> scrittura<br />
Le difficoltà di percezione e di segmentazione della lingua parlata producono errori<br />
evidenti anche nella forma grafica della lingua straniera.<br />
Negli elaborati scritti degli <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong> emergono, infatti, errori in cui è chiara<br />
la difficoltà di restituire la forma delle parole italiane. «Agiro uno scatolo, aggio<br />
staccolo, agio un astacolo, a giro una stacoro, agino oscotacolo» sono alcune delle<br />
scritture che gli <strong>studenti</strong> hanno realizzato dopo aver ascoltato la frase aggiro un<br />
ostacolo. In questi esempi, le s<strong>il</strong>labe sono state raggruppate in modo improprio creando<br />
fenomeni di cancellazione e di metatesi che riflettono la difficoltà percettiva e di<br />
strutturazione delle s<strong>il</strong>labe dell’italiano, già riscontrate nel parlato. <strong>La</strong> scrittura può<br />
essere foriera di difficoltà legate anche alla discriminazione di singoli segmenti, in<br />
dettati di parole senza senso si evidenzia, ad esempio, l’incapacità di scrivere<br />
correttamente i grafemi che corrispondono a /r, l/ o a /p, t, k, b, d, g/.<br />
<strong>La</strong> scrittura errata di p, t, k, b, d, g non è solo causata da interferenze di ordine<br />
percettivo ma anche per effetto dell’influenza della grafia Pynin che può avere, quindi,<br />
effetti negativi sia sulla pronuncia che sulla grafia dell’italiano.<br />
L’interpretazione della scrittura dell’italiano riserva per gli apprendenti sinofoni<br />
altre complessità legate all’uso di grafemi maiuscoli e minuscoli e ai diversi caratteri<br />
(corsivo, stampatello) che nella scrittura a mano assumono, oggi, forme sempre più<br />
distanti da una norma calligrafica.<br />
<strong>La</strong> scrittura manuale italiana può contenere caratteri corsivi mescolati a quelli in<br />
stampatello e numerosi varianti di uno stesso grafema, pensiamo solo ai diversi<br />
caratteri ut<strong>il</strong>izzati nella scrittura degli italiani, ad esempio, per i fonemi /r, f, s/. Il<br />
sistema grafico del cinese è, invece, regolato da norme calligrafiche ferree. Gli