La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Atti del seminario «<strong>La</strong> <strong>didattica</strong> dell’italiano a <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong>» 53<br />
L’apprendente non si sintonizza fac<strong>il</strong>mente con la prosodia dell’italiano e non<br />
riesce a produrre in maniera fluente frasi composte da elementi linguistici<br />
semanticamente e prosodicamente legati.<br />
Le parole italiane sono diffic<strong>il</strong>i da memorizzare e da riprodurre in tutta la loro<br />
interezza per la loro complessità morfologica, 11 ma anche perché composte da s<strong>il</strong>labe la<br />
cui struttura può complicare e ritardare considerevolmente <strong>il</strong> raggiungimento della<br />
competenza comunicativa orale.<br />
Gli apprendenti devono riuscire, inoltre, a gestire la variazione intonativa<br />
dell’italiano per distinguere domande, esclamazioni o affermazioni ed essere in grado<br />
di cogliere <strong>il</strong> valore pragmatico della variazione intonativa come parte integrante e<br />
fondamentale del cambiamento delle diverse funzioni che uno stesso enunciato può<br />
assumere nella comunicazione.<br />
In italiano, la diversa altezza assunta dalle s<strong>il</strong>labe – che disegna contorni intonativi<br />
diversi (ascendente o discendente) – dà luogo alla distinzione, ad esempio, tra una frase<br />
interrogativa (sei uscito?) e una affermativa (sono uscito). <strong>La</strong> variazione della tonalità che<br />
si estende a tutte le s<strong>il</strong>labe dell’enunciato ha valore distintivo a livello prosodico, mentre<br />
in cinese l’altezza tonale è distintiva a livello semantico per distinguere parole di<br />
significato diverso. Il tono viene assegnato a ogni s<strong>il</strong>laba sia accentata che non accentata<br />
e l’intonazione di una determinata frase può terminare con contorni di altezza diversi<br />
secondo <strong>il</strong> contorno tonale che la s<strong>il</strong>laba finale ha, mentre le forme intonative<br />
(ascendente, discendente e sospensiva) non assumono valore distintivo (Xianonan 1990).<br />
Gli <strong>studenti</strong> sinofoni hanno difficoltà a orientarsi nel riconoscimento dei parametri<br />
acustici che caratterizzano la s<strong>il</strong>laba 12 italiana rispetto a quelli relativi all’intonazione<br />
tanto che, nei primi livelli, non sono in grado di distinguere e dare <strong>il</strong> giusto valore alla<br />
variazione intonativa rispetto alla forza accentuale delle s<strong>il</strong>labe.<br />
L’acquisizione della consapevolezza di come gestire la variazione intonativa ai fini<br />
di una comunicazione pragmaticamente efficace 13 si può constatare negli apprendenti<br />
sinofoni solo ai livelli avanzati, mentre ai primi livelli è ritenuta sufficiente<br />
l’identificazione e la riproduzione, ad esempio, del valore interrogativo o affermativo di<br />
una frase.<br />
<strong>La</strong> prosodia dell’italiano, inoltre, è caratterizzata da fenomeni di durata<br />
consonantica distintiva (sono-sonno), un fenomeno marcato la cui acquisizione crea<br />
considerevoli difficoltà soprattutto a quegli apprendenti che non possiedono questo<br />
tratto distintivo nella propria lingua materna.<br />
11 <strong>La</strong> lingua cinese è ricca di elementi monos<strong>il</strong>labici gestiti dai quattro toni con diversa curva melodica che<br />
danno loro un diverso valore semantico (Abbiati 2008). <strong>La</strong> variazione di tonalità è determinante per<br />
riconoscere monos<strong>il</strong>labi che senza di essa sarebbero omofoni.<br />
12 In italiano le s<strong>il</strong>labe accentate hanno maggiore forza articolatoria e durata, la variazione della posizione<br />
accentuale nelle parole può assumere valore distintivo (come nelle parole: vèstiti-vestìti).<br />
13 <strong>La</strong> frase «Hai capito, vero?» può essere una semplice domanda per verificare la comprensione avvenuta da<br />
parte di una persona, mentre se realizzata con variazioni intonative e di forza accentuale può assumere, ad<br />
esempio, la funzione di minaccia o di rimprovero.