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La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...

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Atti del seminario «<strong>La</strong> <strong>didattica</strong> dell’italiano a <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong>»<br />

Conferenza dei Rettori e <strong>il</strong> Ministero per l’Educazione cinese hanno stab<strong>il</strong>ito<br />

concordemente i parametri da rispettare da parte di tutte le università italiane a<br />

garanzia della gestione dell’accoglienza degli <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong>. Tali criteri,<br />

unitamente a quelli per la formazione linguistica, <strong>il</strong>lustrati in seguito,<br />

rappresentano gli indispensab<strong>il</strong>i indicatori di qualità;<br />

• la Confindustria, che ha fortemente sostenuto questa iniziativa, prevedendone <strong>il</strong><br />

successo.<br />

Per meglio individuare le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi<br />

previsti, nel 2005 è stato istituito un Tavolo di coordinamento Cina-<strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong>,<br />

composto da rappresentanti dei principali soggetti attuatori (CRUI, Confindustria) e<br />

dei vari Ministeri di riferimento (per <strong>il</strong> MAE agiva un altro gruppo di lavoro, <strong>il</strong><br />

Coordinamento del Comitato Governativo Italia-Cina, creato ad hoc). L’attività del<br />

Tavolo, protrattasi fino al 2006, ha portato all’individuazione dei temi ritenuti<br />

prioritari e alla formulazione di risposte operative per la realizzazione del<br />

programma <strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong>, quali:<br />

• le procedure per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio dei Visti;<br />

• <strong>il</strong> rispetto degli standard di qualità stab<strong>il</strong>iti concordemente dalla CRUI e <strong>il</strong><br />

Ministero per l’Educazione cinese per l’accoglienza degli <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong> nel<br />

sistema universitario italiano, che deve prevedere: la disponib<strong>il</strong>ità di un<br />

mediatore culturale; un servizio di tutorato, anche linguistico, all’arrivo e<br />

durante la permanenza degli <strong>studenti</strong>; l’accesso a tutti i servizi e alle fac<strong>il</strong>itazioni<br />

previste dall’ateneo (ad esempio impianti sportivi, mensa, attività culturali, etc.);<br />

<strong>il</strong> soggiorno in residenze universitarie o in abitazioni con standard controllato e<br />

stanze fino a un massimo di tre posti letto;<br />

• le modalità per fac<strong>il</strong>itare l’apprendimento della lingua italiana in base alle lineeguida<br />

elaborate dalle Università per Stranieri di Perugia e di Siena e dal Ministero<br />

per l’Educazione cinese 6 in base quanto stab<strong>il</strong>ito dal Consiglio d’Europa.<br />

2. Qualche dato informativo<br />

L’Accordo del 2005 – firmato tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Popolare Cinese<br />

sul riconoscimento dei titoli di studio e i periodi di studio trascorsi rispettivamente<br />

all’estero – stab<strong>il</strong>isce che i due Ministeri dell’Istruzione riconoscano reciprocamente i<br />

titoli di studio superiori. Tale apertura è alla base delle scelte operate dagli <strong>studenti</strong><br />

<strong>cinesi</strong>, siano o no aderenti al Programma <strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong>, di venire a frequentare in Italia un<br />

corso post laurea triennale. <strong>La</strong> Tabella 1 presenta le corrispondenze e la durata dei<br />

rispettivi corsi di studio che portano al conseguimento del titolo accademico.<br />

6 I corsi devono avere una durata di almeno 6 mesi, comprendere un minimo di 560 ore di lezione ed essere<br />

calibrati su contenuti che portino al conseguimento di competenza linguistica di livello B1/B2 così come<br />

descritta nel QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento). Ciascun corso deve inoltre prevedere una<br />

verifica finale e r<strong>il</strong>asciare un attestato finale di superamento del corso e/o di eventuali carenze formative.<br />

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