La didattica dell'italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo ...
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Atti del seminario «<strong>La</strong> <strong>didattica</strong> dell’italiano a <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong>»<br />
Livello B1 – Lettura: Comprende testi scritti prevalentemente in linguaggio quotidiano e<br />
relativo alla sua area di lavoro. Capisce la descrizione di avvenimenti, di sentimenti e di<br />
desideri contenuta in lettere personali.<br />
Livello B2 – Ascolto: Comprende discorsi di una certa estensione e conferenze. È in<br />
grado di seguire argomentazioni anche complesse purché l’argomento gli sia<br />
relativamente fam<strong>il</strong>iare […].<br />
Livello B2 – Lettura: Comprende articoli, servizi giornalistici, relazioni su questioni di<br />
attualità in cui l’autore prende posizione ed esprime un punto di vista determinato.<br />
Riesce a comprendere un testo narrativo contemporaneo anche se di una certa<br />
lunghezza. (QCER pp. 34-35).<br />
Un’indagine condotta su un campione di quattordici <strong>studenti</strong>, 10 volta a identificare le<br />
difficoltà degli <strong>studenti</strong> “<strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong>” una volta iniziati i corsi nelle varie Facoltà di<br />
Roma Tre, 11 ha mostrato che gli <strong>studenti</strong> si sentono maggiormente carenti nelle ab<strong>il</strong>ità<br />
ricettive. Infatti <strong>il</strong> 50% degli intervistati ha dichiarato di incontrare maggiori difficoltà<br />
nell’ascolto e <strong>il</strong> 30% difficoltà nella lettura. Tutti gli intervistati 12 hanno comunque<br />
dichiarato di incontrare difficoltà nel seguire le lezioni per una delle seguenti ragioni, in<br />
prevalenza riconducib<strong>il</strong>i alla comprensione orale:<br />
• velocità di eloquio del docente<br />
• presenza di termini sconosciuti<br />
• mancanza di conoscenze di base o generali sull’argomento.<br />
Malgrado l’importanza delle ab<strong>il</strong>ità ricettive, a tutti gli <strong>studenti</strong>, e non solo quindi agli<br />
<strong>studenti</strong> “<strong>Marco</strong> <strong>Polo</strong>”, viene raramente proposto un insegnamento che si concentri sullo<br />
sv<strong>il</strong>uppo di tali ab<strong>il</strong>ità (diversificate a seconda degli obiettivi), nonché sulle strategie<br />
cognitive e meta-cognitive indispensab<strong>il</strong>i per mettere in atto una comprensione efficace.<br />
L’ascolto è probab<strong>il</strong>mente l’ab<strong>il</strong>ità più importante ai fini dell’apprendimento<br />
linguistico, nonché quella più spesso percepita, non soltanto dagli <strong>studenti</strong> <strong>cinesi</strong>, come<br />
più diffic<strong>il</strong>e da apprendere e più ansiogena (cfr., fra gli altri, Vandergrift 2007, p. 191;<br />
Graham 2006).<br />
È possib<strong>il</strong>e sv<strong>il</strong>uppare la capacità di comprensione orale essenzialmente:<br />
a. esercitando questa ab<strong>il</strong>ità<br />
b. ampliando <strong>il</strong> lessico<br />
c. rendendo l’apprendente autonomo e consapevole<br />
d. lavorando sulle strategie di apprendimento.<br />
10 L’indagine non è significativa ai fini statistici, vista l’esiguità dei dati dovuta alla grande dispersione degli<br />
<strong>studenti</strong>, ma interessante come spunto di riflessione. <strong>La</strong> ricerca è stata svolta nell’ambito della tesi di laurea di<br />
Valentina Serena (2010), L’italiano dei <strong>cinesi</strong>: indagine sulle strategie di apprendimento da parte di un<br />
gruppo di <strong>studenti</strong>, Tesi di laurea triennale, relatrice Elisabetta Bonvino, Roma Tre.<br />
11 Pertanto alla fine della formazione linguistica prevista prima dell’accesso ai singoli corsi di laurea.<br />
12 Anche coloro che hanno indicato come più diffic<strong>il</strong>e la produzione orale.<br />
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