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Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...

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70 MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Modena<br />

23<br />

Modena<br />

Museo Muratoriano<br />

Il museo risale al 1931 ed è ospitato nella<br />

canonica della Chiesa di Santa Maria<br />

di Pomposa, della quale era stato parroco<br />

dal 1716 Ludovico Antonio Muratori<br />

(1672-1750). L’<strong>in</strong>tero isolato forma<br />

la cosiddetta Aedes Muratoriana, che<br />

comprende la chiesa nella quale Ludovico<br />

Pogliaghi eseguì il sepolcro monumentale<br />

dello storico modenese.<br />

L’odierno <strong>per</strong>corso del museo si articola<br />

all’<strong>in</strong>terno dell’appartamento abitato<br />

da Muratori. Nei restanti ambienti dell’edificio<br />

ha la propria sede la Deputazione<br />

di Storia Patria <strong>per</strong> le Antiche Prov<strong>in</strong>ce<br />

Modenesi.<br />

L’it<strong>in</strong>erario di visita si apre con la biblioteca<br />

settecentesca nella quale sono<br />

conservate tutte le edizioni delle o<strong>per</strong>e<br />

di Muratori, alcuni autografi e la collezione<br />

delle medaglie coniate <strong>in</strong> suo onore.<br />

Si prosegue con lo studio, entro il<br />

quale, oltre ai mobili, ai cimeli e a oggetti<br />

<strong>per</strong>sonali, sono conservati alcuni ritratti<br />

del Muratori. Una saletta contigua<br />

ne documenta l’attività di sacerdote,<br />

seguita da una piccola stanza alle cui<br />

pareti si all<strong>in</strong>eano alcune vedute dei luoghi<br />

muratoriani.<br />

(p.t.)<br />

T. Sorbelli, La tomba di L.A. Muratori e il<br />

Museo muratoriano <strong>in</strong> Modena, «Atti e Memorie<br />

Della R. Deputazione di Storia Patria <strong>per</strong><br />

le Prov<strong>in</strong>cie Modenesi», VII, 1931; T. Sorbelli, Il<br />

Museo muratoriano della città di Modena, Modena<br />

1950.<br />

24<br />

Modena<br />

Museo della Figur<strong>in</strong>a<br />

Il museo è stato istituito nel 1992 a<br />

seguito della donazione al Comune di<br />

Modena della più ricca collezione tuttora<br />

esistente a livello mondiale di figur<strong>in</strong>e<br />

a datare dalla prima metà dell’Ottocento<br />

f<strong>in</strong>o ai giorni nostri. È attualmente<br />

ubicato <strong>in</strong> una sede provvisoria, <strong>in</strong><br />

attesa di essere riord<strong>in</strong>ato presso il<br />

Palazzo Santa Margherita, nel centro<br />

storico della città. L’<strong>in</strong>tera raccolta comprende<br />

oltre settecentoc<strong>in</strong>quantamila<br />

esemplari raccolti da Giuseppe Pan<strong>in</strong>i,<br />

il fondatore dell’omonima <strong>in</strong>dustria grafica<br />

nel 1961. Uno dei nuclei più rari è<br />

rappresentato dalle figur<strong>in</strong>e Liebig, edite<br />

tra il 1873 ed il 1975 dall’omonima<br />

società produttrice dell’estratto di carne.<br />

La raccolta comprende oltre c<strong>in</strong>quantamila<br />

pezzi, compresi i bozzetti, le<br />

prove di stampa e le pietre litografiche.<br />

Migliaia sono le figur<strong>in</strong>e dei grandi<br />

magazz<strong>in</strong>i parig<strong>in</strong>i “Au Bon Marché”,<br />

“cigarette cards” ottocentesche statunitensi.<br />

Il museo raccoglie, <strong>in</strong>oltre, immag<strong>in</strong>i da<br />

scatole di fiammiferi, carte di caramelle<br />

e calendarietti di barbieri ed altre<br />

rarità che nell’<strong>in</strong>sieme costituiscono un<br />

vero e proprio centro di documentazione<br />

<strong>per</strong> la storia della grafica e della<br />

comunicazione pubblicitaria.<br />

(e.l.)<br />

25<br />

Modena<br />

Raccolta d’Arte<br />

della Prov<strong>in</strong>cia di Modena<br />

La raccolta è allestita <strong>in</strong> <strong>per</strong>manenza dal<br />

1994 nelle sale di rappresentanza del<br />

Palazzo Prov<strong>in</strong>ciale costruito tra il 1843<br />

e il 1849 dall’architetto Cesare Costa.<br />

Qui sono esposti dip<strong>in</strong>ti e sculture prevalentemente<br />

di ambito modenese ed<br />

emiliano dalla metà del secolo scorso al<br />

secondo Novecento.<br />

Il <strong>per</strong>corso espositivo si apre sulla produzione<br />

della locale Accademia s<strong>in</strong>o al<br />

r<strong>in</strong>novamento impressionista e agli sviluppi<br />

nel Déco e nel Chiarismo rappresentati<br />

da o<strong>per</strong>e di Malatesta, Muzzioli,<br />

Reggiani, Valli, Graziosi e ancora Jodi,<br />

Cappelli, Zoboli, Forghieri. Figurano<br />

poi <strong>in</strong> mostra le diverse correnti artistiche<br />

del Novecento, <strong>in</strong>terpretate da Soli,<br />

Magelli, Gualdi, Annovi, e le tendenze<br />

figurative espresse nel dopoguerra da<br />

Bertoli, Pelloni, Vecchiati, Trevisi. Non<br />

mancano o<strong>per</strong>e di maestri del Novecento<br />

italiano, come Guttuso, Sughi,<br />

Zancanaro, Mattioli, Rossi.<br />

Completa la raccolta un nucleo di dip<strong>in</strong>ti<br />

di epoca compresa tra il XVI ed il XIX<br />

secolo provenienti dall’Educatorio Prov<strong>in</strong>ciale<br />

S. Paolo di Modena.<br />

In questa sezione si segnalano una pala<br />

d’altare di Giovan Battista Codebue e la<br />

serie di quattro Nature morte di Felice<br />

Rubbiani.<br />

(e.l.)<br />

G. Guandal<strong>in</strong>i (a cura), Raccolta d’Arte della<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Modena, catalogo della mostra,<br />

Modena 1990; G. Mart<strong>in</strong>elli Braglia, 800 e 900 a<br />

Modena, Raccolta d’Arte della Prov<strong>in</strong>cia, catalogo<br />

della mostra, Modena 1997.<br />

26<br />

Modena<br />

Museo di Storia Naturale<br />

e della Strumentazione Scientifica<br />

In fase di realizzazione al piano terra<br />

dell’ex Foro Boario, riunisce le collezioni<br />

dell’orig<strong>in</strong>ario museo istituito da<br />

Francesco III d’Este nel 1776, su <strong>in</strong>iziativa<br />

del Dicastero dei Riformatori degli<br />

Studi, poi ulteriormente <strong>in</strong>crementate<br />

<strong>in</strong> seguito alla donazione di Mons. Fogliani,<br />

che lasciò all’ateneo dell’Università<br />

modenese la propria <strong>in</strong>gente raccolta<br />

naturalistica.<br />

Le tre sezioni del costituendo museo<br />

(delle scienze della terra, della vita e<br />

della strumentazione scientifica) comprendono<br />

le raccolte paleontologiche,<br />

geologiche e m<strong>in</strong>eralogiche delle quali<br />

oggi sono visibili due scheletri di d<strong>in</strong>osauri<br />

acquistati negli Stati Uniti nel 1966<br />

oltre a circa millec<strong>in</strong>quecento strumenti<br />

della collezione di fisica, nonché una<br />

notevole donazione di macch<strong>in</strong>e matematiche.<br />

(g.b.p.)<br />

27<br />

Modena<br />

Museo Astronomico e Geofisico<br />

Il museo del Dipartimento di Scienze<br />

dell’Ingegneria dell’Università di Modena<br />

si colloca nella sede storica dell’Osservatorio<br />

Geofisico nella torre sud-

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