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Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...

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Prov<strong>in</strong>cia di Parma MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />

41<br />

ghi. Dal cortile, una lunga galleria c<strong>in</strong>quecentesca<br />

detta “il Bocchirale” conduce<br />

al vasto parco all’<strong>in</strong>glese, il cui<br />

assetto risale <strong>in</strong> prevalenza all’impianto<br />

progettato nel 1772 da Raimondo Casal<strong>in</strong>i<br />

e agli <strong>in</strong>terventi di Luigi Voghera e<br />

Camillo Rusca, che tra il 1822 e il 1834<br />

aggiunsero la serra, la caffè house e il<br />

laghetto romantico sul quale prospetta<br />

il tempietto neogotico merlato.<br />

L’it<strong>in</strong>erario di visita agli ambienti della<br />

rocca, dove si conservano gli arredi orig<strong>in</strong>ari,<br />

com<strong>in</strong>cia con la Sala Rossa al pian<br />

terreno, con sei Paesaggi di Francesco<br />

Monti detto il Brescian<strong>in</strong>o <strong>in</strong>corniciati<br />

dai preziosi <strong>in</strong>tagli di Giuseppe Bosi.<br />

Attraverso la Sala del Biliardo o degli<br />

Antenati, si accede poi al Salone degli<br />

Stucchi, ideato nel 1688 dall’architetto<br />

Draghi <strong>per</strong> Giampaolo IV, che commissionò<br />

gli affreschi con Il Trionfo dei<br />

Meli Lupi a Francesco e Ferd<strong>in</strong>ando<br />

Bibiena, probabili autori dei disegni <strong>per</strong><br />

gli stucchi di Giacomo Mercoli.<br />

Dalla vic<strong>in</strong>a Galleria dei Poeti, costruita<br />

nel 1792 da Giovan Battista Fontana, si<br />

arriva all’Oratorio di Santa Croce, edificato<br />

nel 1616 dal cremonese Pedardi e<br />

decorato dal Mercoli nel 1697. Qui si<br />

conservano il monumento funebre di<br />

Ugolotto Lupi, del 1351, già nella chiesa<br />

di S. Francesco al Prato di Parma, e un<br />

rilievo marmoreo di Giovanni Antonio<br />

Amadeo, datato al 1470.<br />

Risalgono al cantiere c<strong>in</strong>quecentesco<br />

del palazzo il Salone delle Grottesche<br />

affrescate da Cesare Baglione e la Sala<br />

d’Ercole, dip<strong>in</strong>ta <strong>in</strong>torno al 1543 da Niccolò<br />

dell’Abate. La visita al piano nobile<br />

culm<strong>in</strong>a con l’appartamento di Giampaolo<br />

IV, costituito dalla sala del trono,<br />

dal salotto e dall’alcova.<br />

Il complesso, realizzato nei primi anni<br />

del Settecento e rivestito dagli <strong>in</strong>tagli e<br />

dagli stucchi dorati di Lorenzo Aili e Giacomo<br />

Mercoli, rappresenta l’episodio<br />

senza dubbio più straord<strong>in</strong>ario nella<br />

decorazione d’<strong>in</strong>terni <strong>in</strong> ambito regionale,<br />

reso più prezioso dai mobili del veneziano<br />

Fanoli.<br />

(e.l.)<br />

G. Cirillo, G. Godi, B. Colombi, Soragna, Milano<br />

1996.<br />

33<br />

Soragna<br />

Museo Ebraico “Fausto Levi”<br />

La posizione geografica di Soragna, al<br />

centro dei territori degli Stati Parmensi<br />

dove alla metà del XVI secolo si <strong>in</strong>sediarono<br />

le otto comunità ebraiche di Borgo<br />

S. Donn<strong>in</strong>o, attuale Fidenza, Busseto,<br />

Colorno, Cortemaggiore, Fiorenzuola,<br />

Monticelli e della stessa Soragna, è<br />

apparsa ideale <strong>per</strong> la costituzione di un<br />

museo di cultura ebraica che, <strong>in</strong>augurato<br />

nel 1982, è stato successivamente<br />

dedicato alla memoria del suo fondatore,<br />

Fausto Levi. Il museo è articolato <strong>in</strong><br />

diverse sezioni negli ambienti annessi<br />

alla s<strong>in</strong>agoga. Nelle due salette a s<strong>in</strong>istra<br />

dell’<strong>in</strong>gresso si trova la sezione storica<br />

generale con bolle papali, grida e documenti<br />

dal 1555 al 1803, <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>ale o<br />

riprodotti e testimonianze sulle deportazioni<br />

e l’Olocausto. Sempre a piano terra,<br />

un vasto ambiente allestito di recente<br />

è dedicato alla documentazione delle<br />

antiche comunità ebraiche di Cortemaggiore,<br />

Fiorenzuola e Soragna, mentre un<br />

apparato fotografico illustra gli <strong>in</strong>terni<br />

delle antiche s<strong>in</strong>agoghe del territorio. Al<br />

piano su<strong>per</strong>iore si conservano alcuni<br />

arredi provenienti dalla s<strong>in</strong>agoga di Cortemaggiore.<br />

Nell’atrio di accesso alla<br />

s<strong>in</strong>agoga sono esposti argenterie sacre,<br />

libri, materiali di culto dal XVIII al XIX<br />

secolo. Il <strong>per</strong>corso di visita comprende<br />

anche la suggestiva aula s<strong>in</strong>agogale <strong>in</strong>augurata<br />

nel 1855 <strong>in</strong> stile neoclassico, decorata<br />

da stucchi di Antonio Rusca e affreschi<br />

di Giuseppe Levi. Non meno <strong>in</strong>teressante<br />

è il matroneo, chiuso da grate<br />

<strong>in</strong> metallo f<strong>in</strong>emente lavorato.<br />

(v.m.)<br />

34<br />

Traversetolo<br />

Museo “Renato Brozzi”<br />

Il museo è stato istituito a seguito della<br />

donazione al Comune di Traversetolo di<br />

una consistente raccolta di oggetti appartenuti<br />

al noto orafo locale Renato<br />

Brozzi (1887-1963). All’<strong>in</strong>terno del Palazzo<br />

comunale sono ord<strong>in</strong>ate statue e<br />

varie o<strong>per</strong>e di fusione, ma anche strumenti<br />

di lavoro, testimonianze, cimeli<br />

legati alla vita ed all’attività dell’artista.<br />

Nell’archivio del museo si conservano<br />

importanti documenti, fotografie, carteggi<br />

sui rapporti d’amicizia e di lavoro<br />

dell’artista di Traversetolo con Gabriele<br />

D’Annunzio.<br />

(o.p.)<br />

A. Mavilla (a cura), Carteggio Brozzi-D’Annunzio<br />

1920-1928, Traversetolo 1994.<br />

35<br />

Traversetolo<br />

(Mamiano)<br />

Fondazione Magnani Rocca<br />

Costituita dal letterato e critico musicale<br />

Luigi Magnani (1906-1984), la Fondazione<br />

ha a<strong>per</strong>to al pubblico nel 1990<br />

l’ottocentesca Villa Magnani di Mamiano,<br />

situata entro un vasto parco di pittoresco<br />

impianto romantico, con la sua<br />

notevolissima collezione d’arte antica e<br />

moderna, ricca di autentici capolavori.<br />

Il <strong>per</strong>corso espositivo, voluto dallo stesso<br />

Magnani, comprende un cent<strong>in</strong>aio di<br />

o<strong>per</strong>e. Tra i dip<strong>in</strong>ti più rilevanti della<br />

raccolta spiccano una tavola di scuola<br />

centroitaliana raffigurante una Madonna<br />

col Bamb<strong>in</strong>o, eseguita tra l’XI e il<br />

Traversetolo, Fondazione Magnani Rocca:<br />

Albrecht Diirer, Madonna col Bamb<strong>in</strong>o, 1495

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