Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...
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Prov<strong>in</strong>cia di Parma MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />
31<br />
Fontanellato, Museo della Rocca Sanvitale: Parmigian<strong>in</strong>o, Affreschi della Saletta di Diana e Atteone, 1523-24<br />
10<br />
Fidenza<br />
Museo del Risorgimento<br />
“Luigi Mus<strong>in</strong>i”<br />
Il museo, istituito nel 1965 <strong>in</strong> Palazzo<br />
Porcell<strong>in</strong>i, è stato riallestito nel 1989<br />
nell’ex convento delle Orsol<strong>in</strong>e, edificato<br />
nel 1708 e di recente ristrutturato<br />
come sede della Biblioteca e delle altre<br />
istituzioni culturali cittad<strong>in</strong>e. Il nucleo<br />
centrale della raccolta è costituito dalla<br />
collezione del garibald<strong>in</strong>o Luigi Mus<strong>in</strong>i<br />
(1843-1903), donata al Comune dal<br />
figlio del patriota, Nullo. Ad essa si sono<br />
aggiunti documenti tratti dall’Archivio<br />
Comunale.<br />
Il <strong>per</strong>corso espositivo è ord<strong>in</strong>ato con un<br />
criterio cronologico, dal 1802 alla proclamazione<br />
della repubblica nel 1946.<br />
Le nove sale del museo sono disposte<br />
<strong>per</strong> approfondimenti tematici con sezioni<br />
<strong>in</strong>titolate a “Napoleone e Maria<br />
Luigia”, “I Borboni”, “I Fident<strong>in</strong>i nel Risorgimento”,<br />
“Giuseppe Garibaldi”, “Giuseppe<br />
Verdi”, “Luigi Mus<strong>in</strong>i”, “Dall’Unificazione<br />
a Sarajevo”, “Dal 24 maggio<br />
1915 alla guerra di Spagna”, “La Seconda<br />
Guerra Mondiale e la Resistenza”.<br />
La tipologia del materiale esposto è <strong>in</strong><br />
prevalenza documentaria. Si tratta di<br />
bandi, manifesti, fotografie e stampe,<br />
cui si aggiungono bandiere, uniformi e<br />
un numero limitato di armi. Nel museo<br />
è visibile una copia, delle sei esistenti,<br />
dell’album fotografico dei Mille.<br />
(p.t.)<br />
Il Museo del Risorgimento “Luigi Mus<strong>in</strong>i”, Bologna<br />
1989.<br />
11<br />
Fontanellato<br />
Museo della Rocca Sanvitale<br />
Il museo ha sede all’<strong>in</strong>terno della Rocca<br />
Sanvitale, che rappresenta uno degli<br />
esempi più validi dell’architettura fortificata<br />
e residenziale della regione.<br />
Costruita sull’area della fortezza <strong>in</strong>nalzata<br />
nel XII secolo dai Pallavic<strong>in</strong>o, <strong>per</strong>fettamente<br />
conservata nell’assetto orig<strong>in</strong>ario,<br />
con tre torri cil<strong>in</strong>driche e un<br />
torrione c<strong>in</strong>ti da mura merlate e fossato,<br />
venne eretta dai Sanvitale, succeduti<br />
nel 1404 ai Pallavic<strong>in</strong>i. Cicli pittorici<br />
c<strong>in</strong>quecenteschi, <strong>in</strong> parte attribuiti<br />
al Baglione, decorano alcuni<br />
ambienti dell’edificio, che racchiude al<br />
suo <strong>in</strong>terno la celebre saletta affrescata<br />
tra il 1523 e il 1524 dal giovane Parmigian<strong>in</strong>o<br />
con l’episodio di Diana e<br />
Atteone, tratto dalle Metamorfosi di<br />
Ovidio. Il racconto si snoda <strong>in</strong> senso<br />
orario nelle quattordici lunette a partire<br />
dall’effigie sopra la f<strong>in</strong>estra, presunto<br />
Ritratto di Paola Gonzaga,<br />
moglie di Galeazzo Sanvitale. Sulla volta<br />
della saletta, un <strong>per</strong>golato con putti<br />
sembra alludere alla correggesca<br />
Camera di S. Paolo, eseguita nel 1519.<br />
Nel 1948, gli stessi Sanvitale, che avevano<br />
abitato la rocca <strong>per</strong> oltre c<strong>in</strong>que<br />
secoli, cedettero la proprietà con gli<br />
arredi di famiglia al Comune. L’edificio<br />
fu successivamente adattato a sede<br />
museale.<br />
L’attuale <strong>per</strong>corso espositivo è <strong>in</strong>trodotto<br />
da alcune sale, tra gli ambienti più<br />
<strong>in</strong>teressanti dell’appartamento Sanvitale.<br />
Si segnalano la sala d’armi, con<br />
armi dal Sei all’Ottocento, la contigua<br />
stanza dei cimeli di Maria Luigia, dove<br />
è esposta la celebre mano con fiore al<br />
polso eseguita da Canova nel 1820, la<br />
sala da ricevimento, decorata da un fre-<br />
Fontanellato, Museo della Rocca Sanvitale:<br />
Teatr<strong>in</strong>o delle marionette, metà dell’Ottocento