Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...
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138 MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />
Prov<strong>in</strong>cia di Ferrara<br />
go Giovanni Karker su disegni di Garofalo<br />
e Camillo Filippi. Seguono arredi e<br />
paramenti sacri, tra i quali tre cappucci<br />
di piviali ricamati databili tra C<strong>in</strong>que e<br />
Seicento e un paliotto ricamato <strong>in</strong> oro,<br />
ventidue corali m<strong>in</strong>iati tra il 1473 e il<br />
1535, una croce <strong>in</strong> argento e quarzo della<br />
prima metà del XV secolo, il reliquiario<br />
di S. Giorgio di Bartolomeo da Regolio<br />
(1388).<br />
(f.b.)<br />
B. Giovannucci Vigi, Il Museo della Cattedrale<br />
di Ferrara, Bologna 1989.<br />
35<br />
Ferrara<br />
Museo Ebraico<br />
Il museo si trova all’<strong>in</strong>terno della palazz<strong>in</strong>a<br />
corrispondente all’edificio che nel<br />
1455 rappresentò il centro della comunità<br />
ebraica ferrarese. Articolato <strong>in</strong> tre<br />
s<strong>in</strong>agoghe, le Scole Tedesca, Fanese, tuttora<br />
<strong>in</strong> funzione, e Italiana, l’attuale complesso<br />
comprende alcuni spazi espositivi<br />
entro i quali sono documentati molteplici<br />
aspetti della vita e della cultura ebraiche:<br />
la nascita, la circoncisione, il riscatto<br />
del primogenito, l’<strong>in</strong>gresso nel mondo<br />
adulto, il matrimonio, la morte, oltre ai<br />
diversi momenti del culto religioso e<br />
comunitario, come la preghiera, le feste,<br />
i riti connessi agli avvenimenti storici dell’ebraismo.<br />
Nel 1999 è stata allestita una<br />
piccola sezione dedicata alla storia della<br />
comunità ebraica di Ferrara. Il <strong>per</strong>corso<br />
espositivo, che <strong>in</strong>clude la visita alle s<strong>in</strong>agoghe,<br />
term<strong>in</strong>a nella Scola Italiana, utilizzata<br />
<strong>per</strong> manifestazioni comunitarie e<br />
culturali, e <strong>in</strong> una sala ove si proietta un<br />
video su “Ferrara ebraica”.<br />
(f.b.)<br />
agricolo e collezionista Guido Scaramagli<br />
<strong>in</strong> collaborazione con il Comune di<br />
Ferrara. Sono oltre dodicimila gli oggetti<br />
che la compongono, riuniti dallo stesso<br />
Scaramagli ed esposti <strong>in</strong> alcune sale<br />
di una casa rurale costruita <strong>in</strong>torno al<br />
1950, nel fienile annesso e nei due corpi<br />
laterali aggiunti negli anni Ottanta. In<br />
questi edifici sono stati ricostruiti un<br />
ambulatorio medico, botteghe artigiane,<br />
un’aula scolastica ed alcuni ambienti<br />
domestici.<br />
Nel fienile si trovano due ateliers di buratt<strong>in</strong>ai,<br />
corredati di palco, scene mobili<br />
e copioni. Una costruzione più recente<br />
ospita attrezzi e macch<strong>in</strong>e <strong>per</strong> il lavoro<br />
agricolo, oltre a testimonianze dei mestieri<br />
ambulanti. Nello stesso capannone<br />
vengono allestite mostre temporanee.<br />
Nel museo è consultabile una biblioteca<br />
di agricoltura, nella quale figurano libri e<br />
riviste di particolare <strong>in</strong>teresse e rarità<br />
come la raccolta <strong>in</strong>tegrale dell’“Agricoltore<br />
ferrarese”.<br />
(m.t.f.)<br />
G. Scaramagli, R. Sitti, C. Ticchioni (a cura), Inventario-guida<br />
del Centro di Documentazione<br />
Mondo Agricolo ferrarese. Raccolta Guido Scaramagli,<br />
Ferrara 1985.<br />
37<br />
Mesola<br />
Centro di Educazione<br />
Ambientale<br />
Inaugurato nel 1990, il centro è stato<br />
promosso e realizzato dall’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />
Prov<strong>in</strong>ciale di Ferrara <strong>in</strong> alcuni<br />
ambienti del Castello della Mesola, delizia<br />
estense voluta da Alfonso II su progetto<br />
di Marco Antonio Pasi alla metà<br />
del C<strong>in</strong>quecento.<br />
Sorto con uno scopo essenzialmente<br />
didattico-culturale <strong>per</strong> la diffusione della<br />
conoscenza naturalistica e ambientale<br />
del delta del Po, il centro dedica alcune<br />
sale alla descrizione degli aspetti<br />
evolutivi geomorfologici, la flora e la<br />
fauna dell’ambiente delle valli d’acqua<br />
dolce e salmastra, nonché quelle del<br />
Boscone della Mesola. Un ampio plastico<br />
dell’area deltizia mostra <strong>in</strong> modo s<strong>in</strong>tetico<br />
l’altimetria, mentre le salette<br />
degli acquari, degli audiovisivi ed il laboratorio<br />
con la biblioteca naturalistica,<br />
costituiscono efficaci sussidi didattici.<br />
Presso la chiavica c<strong>in</strong>quecentesca di<br />
Torre dell’Abate, voluta da Alfonso II,<br />
sono visibili riproduzioni cartografiche<br />
36<br />
Ferrara<br />
(San Bartolomeo <strong>in</strong> Bosco)<br />
Centro di Documentazione<br />
del Mondo Agricolo Ferrarese<br />
La collezione è stata a<strong>per</strong>ta al pubblico<br />
nel 1981 <strong>per</strong> <strong>in</strong>iziativa dell’imprenditore<br />
Castello di Mesola, sede del Centro di Educazione Ambientale