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Musei in Emilia-Romagna - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e ...

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186 MUSEI IN EMILIA-ROMAGNA<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Rim<strong>in</strong>i<br />

1<br />

Bellaria - Igea Mar<strong>in</strong>a<br />

Museo delle Conchiglie<br />

e della Carta Moneta<br />

Il museo ha sede nella Torre Saracena<br />

edificata nel 1673 dalla Camera Apostolica<br />

nel piano di fortificazione della costa,<br />

unica rimasta con i caratteri orig<strong>in</strong>ali delle<br />

sei presenti a tre piani co<strong>per</strong>ti a volta<br />

e con scala a chiocciola <strong>in</strong>terna. Ai piani<br />

su<strong>per</strong>iori dell’edificio è allestita la collezione<br />

malacologica, con re<strong>per</strong>ti <strong>in</strong> parte<br />

provenienti dalla raccolta Desideri di<br />

Roma, acquistata dal Comune di Bellaria<br />

e ord<strong>in</strong>ata dall’<strong>Istituto</strong> di Zoologia dell’Università<br />

di Bologna. Si tratta di una<br />

cospicua serie di conchiglie, molluschi,<br />

scheletri di organismi mar<strong>in</strong>i, madreporari,<br />

ech<strong>in</strong>odermi, crostacei, corazze di<br />

tartarughe. Tra gli esemplari più rilevanti<br />

figurano alcuni nautili dell’Oceano<br />

Indiano, tritonidi, grandi volute, ostriche<br />

<strong>per</strong>lifere e le rare navicelle utilizzate dall’argonauta<br />

<strong>per</strong> l’<strong>in</strong>cubazione delle uova.<br />

Al piano terra è collocata una raccolta<br />

della carta moneta fuori corso, donata al<br />

Comune di Bellaria da Ugo Graziani nel<br />

1972, e comprendente oltre duemila pezzi:<br />

dai biglietti di Credito delle Reali<br />

F<strong>in</strong>anze emessi nel 1750, alla valuta pontificia<br />

del Banco di Santo Spirito e del<br />

Monte di Pietà di Roma, modificata dal<br />

governo napoleonico, al raro nucleo delle<br />

“Notgeld” tedesche caratterizzate da<br />

giochi di parole allusivi all’<strong>in</strong>flazione degli<br />

anni Venti.<br />

(s.v.)<br />

2<br />

Cattolica<br />

Antiquarium Comunale<br />

Inaugurato nel 1973, l’antiquarium trova<br />

posto <strong>in</strong>sieme al Museo della Mar<strong>in</strong>eria<br />

e alla Biblioteca Comunale nel<br />

Centro Culturale Polivalente, ideato e<br />

progettato agli <strong>in</strong>izi degli anni Settanta.<br />

Raccoglie pr<strong>in</strong>cipalmente le testimonianze<br />

archeologiche relative all’<strong>in</strong>sediamento<br />

romano antecedente la fondazione<br />

di Cattolica, avvenuta nel XIII<br />

Cattolica, Antiquarium Comunale<br />

secolo ad o<strong>per</strong>a di nuclei di abitanti di<br />

Rim<strong>in</strong>i e di Focara. Scavi condotti nell’attuale<br />

piazza del Mercato Ortofrutticolo,<br />

nell’area cortilizia di casa Filipp<strong>in</strong>i<br />

e nelle adiacenze hanno recu<strong>per</strong>ato i<br />

resti di un complesso edilizio unitario<br />

caratterizzato da diverse fasi che vanno<br />

dall’epoca tardo repubblicana e primoim<strong>per</strong>iale<br />

al <strong>per</strong>iodo tardo romano o<br />

bizant<strong>in</strong>o, utilizzato probabilmente come<br />

luogo di sosta lungo la Flam<strong>in</strong>ia,<br />

tracciata nel 220-219 a.C. <strong>per</strong> il collegamento<br />

fra Pesaro e Rim<strong>in</strong>i. Il <strong>per</strong>corso<br />

museale si realizza <strong>in</strong> dodici grandi<br />

vetr<strong>in</strong>e. Una pannellatura <strong>per</strong>imetrale<br />

didascalica suggerisce la lettura delle<br />

varie classi di re<strong>per</strong>ti, <strong>in</strong> prevalenza ceramici,<br />

vitrei, metallici, collegati all’<strong>in</strong>sediamento<br />

romano di Cattolica. Non mancano<br />

<strong>in</strong>formazioni sulla storia preromana<br />

del territorio e del bac<strong>in</strong>o del fiume<br />

Conca, pur documentate da un più esiguo<br />

nucleo di materiali. Da alcuni anni il<br />

museo organizza <strong>in</strong>teressanti corsi di<br />

storia e archeologia navale e promuove<br />

il censimento dei siti e dei re<strong>per</strong>ti sommersi<br />

propedeutici alla realizzazione di<br />

una carta archeologica del mare. È prossimo<br />

il trasferimento del museo, con le<br />

sue due sezioni, nella nuova sede dell’ex<br />

Ospedale dei Pellegr<strong>in</strong>i, un edificio di<br />

proprietà comunale ad impianto c<strong>in</strong>quecentesco<br />

con estesi rifacimenti databili<br />

agli anni Trenta.<br />

(f.l.)<br />

A. Tripponi, Il Museo Civico di Cattolica come<br />

esempio di decentramento, «Bollett<strong>in</strong>o dei <strong>Musei</strong><br />

Ferraresi», III, 1973, pp. 232-242; M.G.<br />

Maioli, M.L. De Nicolò, Antiquarium. Museo<br />

della Mar<strong>in</strong>eria, Verucchio 1995; Dove si cambia<br />

il cavallo. Luoghi di sosta lungo la Via<br />

Flam<strong>in</strong>ia e le vie dei Romani, catalogo della<br />

mostra (Cattolica 1996), Verucchio 1995.<br />

3<br />

Cattolica<br />

Museo della Mar<strong>in</strong>eria<br />

Il nucleo orig<strong>in</strong>ario del museo, <strong>in</strong>serito<br />

nel Centro Culturale Polivalente, rimanda<br />

all’allestimento della mostra “Barche<br />

e gente dell’Adriatico:1400-1900” realizzata<br />

a Cattolica nel 1985.<br />

Il <strong>per</strong>corso espositivo, arricchitosi nel<br />

tempo grazie a diverse donazioni, si articola<br />

<strong>in</strong> sezioni tematiche sui diversi<br />

aspetti della cultura del mare, con particolare<br />

riferimento all’attività portuale<br />

del tratto di costa che fa capo all’attuale<br />

Cattolica: dall’attività cantieristica alle<br />

tecniche di costruzione delle imbarcazioni<br />

adriatiche ai vari sistemi di pesca,<br />

alcuni dei quali, come lo spontale e<br />

la tratta, sono praticati tuttora. I modelli<br />

di imbarcazione esposti sono realizzati<br />

da Antonio Della Sant<strong>in</strong>a, che a partire<br />

dagli anni Trenta realizzò le prime<br />

barche da lavoro a vela, oltre a “sardellare”,<br />

“trabaccoletti” a motore e grandi<br />

pescherecci. Morse, squadre e utensili<br />

documentano la cantieristica locale della<br />

seconda metà dell’Ottocento, rappresentata<br />

da Giovanni Ubalducci e dalla<br />

sua famiglia. Non mancano rare<br />

immag<strong>in</strong>i fotografiche sulla vita e il lavoro<br />

della gente di mare, illustrati da capi<br />

d’abbigliamento ed esemplari di reti da<br />

pesca tradizionali.<br />

È <strong>in</strong> corso di def<strong>in</strong>izione un piano di riallestimento<br />

del museo.<br />

(o.p.)<br />

M.G. Maioli, M.L. De Nicolò, Antiquarium. Museo<br />

della Mar<strong>in</strong>eria, Verucchio 1995.

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